Stagioni in Val Pusteria
In estate, la Val Pusteria accoglie il viaggiatore con i suoi preziosi mantelli di verde cangiante. I suoi dolci pendii costeggiano la strada principale, quella che porta in Austria, le meravigliose e sublimi vette dolomitiche fanno capolino dall’alto, raccogliendo i raggi del sole in una policromia che lascia senza fiato.
In inverno, invece, la Val Pusteria si tinge di bianco e d’azzurro, diventa un paesaggio da fiaba nordica che invita a camminare sui prati ovattati di neve, a gettarvisi dentro per fare l’angelo. A indossare gli sci e ad ascoltare il rumore delle lame al contatto con la pista mentre, intorno, le nuvole sono ancora basse e coprono questa immensa e ampia vallata alla fine dell’Italia.

In ogni stagione, la Val Pusteria risplende di luce propria e regala emozioni, che si modellano alle passioni, alle preferenze, ai gusti del viaggiatore.
SCOPRIRE LA VAL PUSTERIA IN INVERNO: UNDICI COSE DA FARE
In questo articolo vi avevo lasciato una piccola traccia per godersi tale valle di montagna durante la stagione estiva e di inizio autunno.
Oggi, invece, voglio parlarvi della magia pusterese invernale, quella adatta alle giornate corte ma intense, fredde ma che scaldano il cuore, bianche e azzurre come un cielo terso che lascia spazio alla neve, ma anche rosse come le fiamme di una stübe scoppiettante.
Ecco qui, dunque, ben undici cose da fare, tra neve e canederli, per scoprire la bellezza della Val Pusteria in inverno!
1. SCIARE AL MONTE ELMO
Noto anche come la montagna prediletta dagli sciatori in Alta Pusteria, non potevo non aprire le danze di questa lista senza citarvi lui, Mister Helm!
Monte al confine tra Italia e Austria, in inverno i suoi 2.343 metri d’altitudine si trasformano in un adrenalinico comprensorio sciistico, ricco di piste per tutti i gusti e livelli.
I principianti (come me!) potranno trovarsi a proprio agio con la bella pista Wiese, mentre i pro troveranno pane per i loro denti in piste nere quali la Raut Neu e la Hahnspiel-Eck, che arriva giù fino a Moso (Sesto).

Il Monte Elmo è molto facile da raggiungere: ci sono la cabinovia da Versciaco, la funivia da Sesto, le tre telecabine di collegamento con la Croda Rossa che, dal 2014, uniscono l’area sciistica dell’Elmo a quella, appunto, della Croda Rossa… Offrendo agli sciatori oltre 49 km di piste, tutti sci ai piedi!

Che altro dire… Io ho frequentato la scuola di sci del Monte Elmo, e conservo ricordi bellissimi. Piste splendide, boschetti incantati, panorami mozzafiato sulla Val Pusteria innevata e sulle Dolomiti di Sesto, gustosi bombardini ai vari rifugi presenti, canederli fumanti.

2. FARE UNA GITA AL LAGO DI BRAIES, PER AMMIRARLO NEL SUO MAGICO ABITO INVERNALE
Il lago di Braies è una perla, questo si sa. Una meraviglia, che non smette mai di incantare ogni volta che ci si trova al suo regale cospetto.
Io lo amo, ed è uno dei miei luoghi del cuore della zona, soprattutto da quando ho conquistato la cima della Croda del Becco (2.810m) e l’ho potuto ammirare dall’alto.

Tuttavia, come spesso succede quando un luogo è troppo bello, il lago di Braies si è trasformato in località da turismo di massa. Immense corriere vomitano, a tutte le ore, sciami di turisti-vandali (in estate sfoggiano sandali e infradito!!) i quali, armati di selfie-stick, corrono come forsennati per guadagnarsi la prospettiva più instagrammabile e per emozionarsi sentendosi i protagonisti di Un passo dal cielo.
Perdonatemi lo sfogo, ma questa cose proprio mi mandano in bestia! Ora torno sulla retta via.
Dicevo, nonostante le masse, il vociare continuo e la fila fuori dall’unico (super turistico) ristorante, il lago di Braies è meraviglioso, e vi consiglio caldamente di andare ad ammirarlo nel suo outfit invernale.

Potrete, forse, camminarci sopra, osservare la magia della neve intorno e le sculture naturali in ghiaccio che si formano sulle pareti che lo racchiudono.

3. GODERSI UN PRANZO, O UNA CENA, DA RATSBERG, AL MONTE ROTA
L’Alpenhotel Ratsberg, al Monte Rota, è uno di quei posticini che non mi stancherò mai di consigliare.
Piccolo tempio del gusto e della tradizione culinaria pusterese, questo posticino rientra tra gli ingredienti principali della mia personale ricetta della felicità (come vi ho raccontato in questo articolo), e le sue eccellenti pietanze, unite all’emozionante panorama che guarda dall’alto dei suoi 1650 metri d’altezza, lo rendono un tonico eccellente per il palato, per gli occhi, per il cuore.

Ecco perchè, se siete in Val Pusteria in inverno (ma anche in estate, ovviamente), non potete permettervi di non salire quassù a gustarvi tutto questo!

Capito?

4. ANDARE A SALUTARE LE RENNE ALLA CRODA ROSSA
Un’esperienza molto bella da non lasciarsi sfuggire mentre ci si dedica all’esplorazione della Val Pusteria in inverno è la conoscenza delle renne della Croda Rossa!
Bisogna recarsi a Moso, presso Sesto, prendere la cabinovia Croda Rossa e approdare alla stazione a monte, a quota 1600 metri. Lì, dove c’è il rifugio Rudi, troverete un bel recinto, dimora di un simpatico branco di renne capeggiate da Rudolph, colei che da il nome al rifugio e che si contraddistingue per il suo naso rosso.
C’è la possibilità di interagire con questo che pare sia l’unico branco di renne in Italia, viziandole con un bel pugno di muschio islandese o un goloso dessert di cereali. Trovate maggiori informazioni su come potrete sfamare le renne qui.

5. PASSEGGIARE DI SERA PER IL CENTRO STORICO DI DOBBIACO
Credo di non sbagliare quando affermo che Dobbiaco è il paese più bello dell’intera Val Pusteria.
A 1256 metri sul livello del mare è, insieme a Sesto e a San Candido, un comune delle Tre Cime di Lavaredo, e funge da porta di ingresso per la meravigliosa Valle di Landro, una zona ancora molto selvaggia e brulla dominata dal massiccio del Picco di Vallandro.
Dobbiaco vanta una storia lunghissima, che affonda le proprie radici nella preistoria; è famoso per le sue svariate manifestazioni culturali, e per essere stato, durante le lunghe estati del passato, il luogo di villeggiatura prediletto del compositore boemo Gustav Mahler, che alloggiava nel maso Trenker, a Carbonin Vecchia, e che qui compose la Nona e la Decima Sinfonia e il Canto della Terra.
Ci sarebbero tantissime altre cose che dovrei raccontarvi su Dobbiaco, ma questa non è la sede giusta. Mi limiterò solo a dirvi che l’inverno dona a questo romantico paese il suo migliore abito, e che una passeggiata serale per il suo centro storico è un tocco di poesia che fa molto bene alla mente e all’anima.

Girate intorno alla Chiesa di San Giovanni Battista, considerata la più importante chiesa barocca della Val Pusteria, entrate nel piccolo cimitero, luogo di pace e di silenzio; passate accanto al castello Herbstenburg, seguite il gentile scroscio d’acqua del torrente Drava (e scoprite al punto 12 di questo post perchè tale fiume è così importante, e perchè io ci sono così affezionata).
6. RILASSARSI E RISCALDARSI ALL’ACQUAFUN DI SAN CANDIDO
Ci sono solo tre cose che uno sciatore agogna dopo un’intera giornata a zonzo sulle piste: sorseggiare un energetico bombardino davanti al fuoco di un rifugio, affondare i piedi nella morbidezza di un bel paio di Moon Boot, introdursi nei vapori di una calda vasca idromassaggio, per non uscirne mai più.
Le prime due cose sono semplici, mentre per la terza potreste non sapere bene dove andare. Eccomi dunque qui, nelle vesti di promoter della cultura del benessere altoatesino, a prendervi per mano e a guidarvi verso San Candido, dove c’è il Piscina – Wellness Acquafun.
Piscine e scivoli da una parte (per chi non fosse ancora stanco), idromassaggi, percorsi Kneipp, biosaune, bagno turco, sauna finlandese e sauna a raggi infrarossi dall’altra. Direi che potrebbe bastare, no?
E non preoccupatevi, se all’uscita siete troppo rilassati per pensare di consegnarvi al freddo a procacciamento di cibo, potete virare al ristorante in loco, che non è male. Magari potete anche chiedere asilo per la notte, così il giorno dopo siete già lì per un’altra giornata dedicata al benessere 🙂
7. DARSI ALLO SCI DI FONDO
Scoprire la Val Pusteria in inverno dedicandosi allo sci di fondo: perchè no?
Se decidete di darvi a questo sport, direi che questa valle, per conformazione e offerta, è una scelta perfetta.
Trovate svariate proposte, anelli a diverse altitudini che hanno un solo comune denominatore: paesaggi di natura spettacolari!
Eccovi alcune tra le più gettonate piste da sci di fondo:
- la Dobbiaco-Cortina: si parte dal Nordic Arena, lo Stadio Sci da Fondo di Dobbiaco, e si arriva a Cortina attraversando la splendida Valle di Landro. Il percorso segue il tracciato della vecchia ferrovia che, fino a non molto tempo fa, collegava le due località. Non è granchè difficile, e il dislivello complessivo è di 300 metri.
- la pista da fondo di Prato Piazza: definito da molti come il paradiso dei fondisti, ci troviamo su un circuito di circa 6 km, a quota 2000 metri, nel Parco Naturale di Fanes-Senes-Braies. Il punto di partenza è il Rifugio Prato Piazza (che dovreste già conoscere se avete letto questo articolo), e vi sono percorsi adatti sia a principianti sia a pro. Non vi dico i panorami che avrete a portata di mano: Croda Rossa, Tofane, Monte Cristallo, Picco di Vallandro… Devo continuare?
- la pista da fondo della Val Fiscalina: siamo nel Parco Naturale delle Tre Cime di Lavaredo, precisamente presso le Dolomiti di Sesto. Anche questa pista è lunga circa 6 km, e arriva ai piedi della Cima Uno di Sesto. Si presenta sempre ben battuta e immersa in uno scenario da fiaba nordica.
8. SALIRE ALLA CHIESETTA DI PRATO ALLA DRAVA, PER OSSERVARE LA VAL PUSTERIA IN BIANCO
Prato alla Drava è l’ultimo paesino della Val Pusteria, esattamente ad un passo dal confine con l’Austria. È una piccola frazione di San Candido, ma si contraddistingue per una speciale particolarità, che noterete subito dalla strada principale: quella chiesetta beige che si erge in posizione sopraelevata rispetto al centro.
Si tratta della chiesa parrocchiale di San Niccolò: risale al XII secolo, mescola lo stile gotico al barocco del suo interno, ed è circondata da un piccolo cimitero.

Salite quassù tramite la breve Via Crucis, godetevi il silenzio e osservate il mondo.
La Val Pusteria è ai vostri piedi, le vette dolomitiche vi proteggono dall’alto della loro sublime bellezza, gatto Hubertus verrà a salutarvi e a rotolare ai vostri piedi . L’Italia sta finendo, e dietro di voi comincia la regione austriaca.
Ditemi che non sono la sola ad esaltarsi per queste cose!
9. TOGLIERSI GLI SCI E ANDARE A BERE QUALCOSA DI CALDO A SAN CANDIDO
Ok, non posso dire che San Candido rientri tra i primi posti della mia nutrita classifica dei paesini altoatesini più belli.
Non fraintendetemi! Innichen, il nome tedesco del paese, è splendida: colorata, pulita, chic, frequentatissima e alla moda. Forse è per questo che non mi ha conquistato, ma io sono amante dei luoghi più spartani e genuini, odio le cose che vanno di moda, l’apparenza, lo shopping e la gente che fa shopping.

Tuttavia, dopo una giornata di sci al Monte Elmo (vedi punto 1), una passeggiata per il centro di questa rinomata località non mi dispiace affatto. Se non altro per il gusto di aggirarmi in tuta da sci in mezzo a pellicce, stivali col tacco e damerini che hanno trascorso la giornata su una sdraio al sole e si stanno avviando all’aperitivo 🙂
E per gustarmi una cioccolata calda o un bombardino in uno dei tanti bei localini intorno a Piazza San Michele.
10. CIASPOLARE SELVAGGIAMENTE IN SCENARI NATURALI PAZZESCHI
Tutti dovrebbero godersi, di tanto in tanto, una bella ciaspolata nella neve e nel silenzio. Per ritemprarsi, per riconnettersi con la natura e imparare a godere del momento e delle piccole cose, senza fretta.
L’inverno in Val Pusteria consente ampiamente di farlo, e mette a disposizione dello ciaspolatore tante opzioni interessanti. Eccone due:
- escursione da San Candido alla Baita del Cacciatore: il punto di partenza è a San Candido, subito dopo il Parkhotel Sole Paradiso. Dalla strada forestale, bisogna poi prendere il sentiero 4/5 che, dopo un inizio pianeggiante, sale dolcemente arrivando ad immettersi nel suggestivo Sentiero delle fiabe e delle leggende (il 4). Si arriva alla Baita del cacciatore, 1.830m (che io vi ho raccontato qui), in circa 4 ore di cammino. Al ritorno, si può prendere la funivia presso la stazione a monte del Monte Elmo (quindi, dalla baita bisogna proseguire lungo il sentiero 4). Il disliivello totale è di 657m, la lunghezza 8 km.
- escursione sul Pfandleck (2.180m): si parte dal parcheggio presso il Passo Monte Croce, puntando la direzione della malga Nemes. Poco prima della malga, si abbandona il sentiero battuto e si inizia a salire lungo la valle del Pullbach, sul Pfandleck. Siamo sotto la cima Croda Fana, sul crinale delle Alpi Carniche. Il dislivello totale è di 670m, i km 12, il tempo di percorrenza totale è di circa 5 ore. I panorami, as always, sono spettacolari.
SPECIAL TIP – Vi consiglio assolutamente di scaricare sul vostro smartphone l’app WeWard! Con essa più camminate e più guadagnate dei soldini. Leggete il mio articolo dedicato e preparatevi anche a ricevere un bonus da parte mia di 1.50 euro! Come? Inserendo sull’app, nella sezione Inserisci il codice di riferimento, il codice VALE-TazXE (occhio alle corrette maiuscole e minuscole).
11. ANDARE AL LAGO DI DOBBIACO A LASCIARCI UN PEZZETTO D’ANIMA
L’ultimo dei consigli che vi do è assai prezioso: il lago di Dobbiaco, seppur meno famoso di quello di Braies, è uno dei laghi alpini più belli di sempre.
Si trova, lo dice il nome, a Dobbiaco, subito fuori dal paese in direzione sud. confine esatto tra il Parco Naturale di Fanes-Sennes-Braies e quello delle Tre Cime.
A differenza di quello di Braies, il Toblacher See è, generalmente, una zona tranquilla e non troppo affollata, perfetta per godersi il contatto con la natura e la magia dell’inverno.
Se è fattibile, potete fare la passeggiata intorno al lago, e farci qualche passo sopra.

P.S. Oltre agli articoli dedicati alle stagioni in Val Pusteria, ne ho scritto uno anche sulle attività che si possono fare in caso di maltempo! E voglio aggiungere un’attività bonus, da attuare se la quantità di neve lo consente: la visita alle Piramidi di Perca, un monumento naturale tra i più famosi dell’Alto Adige!
Cari lettori e care lettrici, spero tanto che questo articolo sia stato di vostro gradimento! Se avete piacere, e se le informazioni vi sono state utili, potete offrirmi un caffè o fare una piccola donazione cliccando sul bottone qui sotto. Servirà a coprire le spese di mantenimento di questo sito, e a darmi ancora più motivazione per continuare a scrivere e creare contenuti per voi.
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Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
12 commenti
Claudia · 1 Marzo 2019 alle 17:53
A Braies sono stata diverse volte ma mai d’inverno, le tue fotografie mi hanno ispirata, devo rimediare!
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:10
Grazie Claudia! Ti consiglio vivamente una capatina in quel di Braies in inverno, è molto suggestivo!
Beatrice · 24 Febbraio 2019 alle 21:59
Eccomi! Mi presento, sono Beatrice e sono malata di Val Pusteria, amo alla follia Dobbiaco, il Baranci, la Pizzeria Hans, le Tre Cime, Misurina eccc. Ok ora la smetto! 🙂
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:11
Ciaoo Beatrice!! Piacere di conoscerti 🙂 Condivido anche io follemente le tue passioni e i tuoi luoghi del cuore!
Marica · 26 Gennaio 2019 alle 12:45
Molto utile la tua guida,
il lago di Braies è bello in tutte le stagioni ma in inverno, secondo me, è un posto magico!
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:12
Grazie mille Marica! Concordo con te 🙂
amaranthinemess.it · 22 Gennaio 2019 alle 10:59
Amo la montagna e da quando mi sono trasferita a Milano sono sempre in cerca di itinerari per viaggi brevi nel nord Italia, quindi prendo nota di tutto quello che hai consigliato! Gli sci sono una cosa alla quale mi approccerò prima o poi ma ancora non mi sento pronta! Del resto, sono siciliana e non so nuotare, magari sugli sci vado che è una meraviglia! 🙂
Valentina · 24 Gennaio 2019 alle 11:18
Grazie mille!! <3 Ahahah, magari scopri il tuo sport, chissà! Mai dire mai 😉 Io invece che amo la neve, la montagna (come te) e il trekking estivo, pensavo di non avere nessuna difficoltà nello sci. E invece, mi sono rivelata una specie di frana 😀 Ho imparato subito, ma ho sempre una gran paura di prendere velocità e della mia goffaggine, quindi vado sempre a spazzaneve spaccandomi le ginocchia!
Elena · 21 Gennaio 2019 alle 11:26
Davvero! Ha ragione la lettrice che mi ha preceduta! Trasporti il lettore nei luoghi di cui parli, e senza nessuna fatica, ti sembra di assaggiare quel grappino, ti sembra di faticare tra fondo e ciaspole, ti sembra di poterti finalmente concere qualcosa di caldo dopo una giornata sulla neve.. Insomma, fai venire una gran voglia di avere qualche giorno di ferie per fare una piccola trasferta!
Valentina · 24 Gennaio 2019 alle 11:24
Non so come ringraziarti Elena! <3 Che carina, grazie mille e non posso fare altro che arrossire!! è l'amore che provo nei confronti della montagna e di questi luoghi che parla 🙂 In ogni caso, sono davvero felice di essere riuscita a trasmetterti queste sensazioni! 🙂
Sara Chandana · 18 Gennaio 2019 alle 23:42
Adoro leggerti, mi hai trasportata letteralmente (e con una dolce dose di poesia) nei luoghi da te vissuti e descritti. Il lago di Braies era uno dei miei piccoli sogni da realizzare, sembra incantevole. Eppure, dopo ciò che hai scritto circa il turismo di massa, potrei cambiare idea.
Valentina · 24 Gennaio 2019 alle 11:30
Grazie mille davvero Sara!! Che bel complimento! <3 Arrossisco! 🙂 No, non cambiare idea! Anzi, vai e realizza il tuo sogno di vivere il lago di Braies, è un luogo unico e stupendo. Purtroppo, il fatto dei turisti è vero, lo stanno trasformando in un'attrazione turistica di massa, ma non lasciarti influenzare! Ti consiglio, se puoi, di andarci fuori stagione (quindi evitando le settimane centrali di agosto e quelle sotto Natale), di non fermarti solo nel punto dove si fermano tutti, cioè quello in cui c'è la casetta di legno sull'acqua, punto di noleggio anche delle barche), e di esplorare i suoi angoli girandoci intorno. Vedrai che, pian piano, la gente sparirà e troverai angoli di pace 😉