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Ah, i colli bolognesi!

Non serve che ribadisca qui quanto sono idilliaci (ci hanno già pensato ampiamente i LunaPop a farlo, gridandolo al mondo con la loro intramontabile 50 Special); tuttavia, mi preme sottolineare quanto, anche per una guida ambientale escursionistica local, essi sappiano sempre sorprendere e mostrarsi in nuove folgoranti prospettive.

trekking nei colli bolognesi: veduta dal sentiero 209 verso vedegheto
Una cartolina primaverile per voi dal presente trekking nei colli bolognesi

Di recente, per esempio, sono andata ad esplorare una porzione di territorio ubicato nella Valle del Lavino, e ho aggiunto un inedito trekking alla mia lista di percorsi preferiti nei colli bolognesi.

Spettacolare in modo insolito, ora scoprirete perché.

TREKKING NEI COLLI BOLOGNESI: UN ITINERARIO DA MONTEPASTORE A VEDEGHETO

Ricchissima di rigogliosa natura, poetici rilievi, antiche tradizioni e piccoli (anzi: piccolissimi!) centri abitati, la Valle del Lavino è davvero un posticino incantevole, perfetto per chi ama camminare all’aria aperta e ammirare panorami ad ampio respiro.

L’itinerario che vi propongo in codesto articolo è abbastanza semplice e poco conosciuto, ma in grado di fare breccia nel cuore, nella mente e nelle retine di chi deciderà di percorrerlo.

Insomma, un particolarissimo trekking nei colli bolognesi!

A voi i dati tecnici.

DATI TECNICI

  • Punto di partenza: Montepastore (comune di Monte San Pietro, BO)
  • Punto di arrivo: Vedegheto (comune di Valsamoggia)
  • Tipologia itinerario: a/r (andata e ritorno lungo lo stesso percorso)
  • Segnavia: CAI 209
  • Lunghezza totale del percorso: 8.2 km
  • Tempo di percorrenza totale: dalle 2 alle 3 ore
  • Dislivello: circa 250 metri
  • Altitudine massima: Montepastore (600 metri di quota)
  • Periodo consigliato: primavera e autunno

PUNTO DI PARTENZA E INIZIO DEL PERCORSO

Imboccare la retta via è semplicissimo: dopo aver superato il centro di Montepastore, un piccolo paese nel comune di Monte San Pietro che sorge poco lontano dalle sorgenti del torrente Lavino, proseguite su Via Varsellane fino a che non incontrerete, sulla destra, il segnavia CAI 209 con la scritta Vedegheto.

trekking nei colli bolognesi: cartello cai che indica il sentiero 209 per vedegheto
Eccolo! Volendo, proprio di fronte al cartello (dall’altro lato della strada) c’è uno spiazzo erboso in cui parcheggiare l’auto

Abbandonate dunque la strada asfaltata e girate a destra, sulla cavedagna in decisa salita che vi si parerà davanti.

Già dopo pochi passi, il percorso inizierà a sorprendervi: vi ritroverete infatti in un bucolico contesto di prati collinari, antiche abitazioni rurali in sasso, rotoloni di fieno (ovviamente se la stagione è quella propizia) e innumerevoli scorci pittoreschi.

prati fiabeschi con rotoloni di fieno a montepastore
Un’atmosfera fiabesca e d’altri tempi

Facendo attenzione a seguire sempre la bandierina bianca e rossa del CAI, dovrete sempre proseguire lungo tale itinerario che, in breve tempo, si tramuterà in un percorso ambientale.

prati e nuvole sui colli bolognesi
Veduta mozzafiato 1

Vi ritroverete a camminare su una stradina asfaltata ma che, almeno per un bel tratto, è pedonale / ciclabile e mostra tutti i connotati di un sentiero vero e proprio.

trekking nei colli bolognesi: piccolo laghetto vicino a montepastore
Veduta mozzafiato 2

All’incrocio con Via Cucola, dovrete girare a sinistra proprio su tale strada, percorrendola in discesa.

Anche panorami e vedute non mancano: si domina un ampio settore meridionale di colline e appennino, che si spinge verso i rilievi del Parco storico regionale di Monte Sole, l’appennino bolognese che sfocia in quello toscano, e un’altrettanto suggestiva prospettiva verso i colli bolognesi e la Riserva naturale del Contrafforte Pliocenico.

trekking nei colli bolognesi: suggestiva veduta di prati, ruderi e nuvole
Veduta mozzafiato 3

Sempre in discesa, e lungo tale via, transiterete fra alcune abitazioni: nel recinto di una di esse potreste essere accolti, a suon di belati e nitriti, da alcuni simpatici abitanti quadrupedi del luogo, desiderosi di cibo.

capretta sul percorso per vedegheto
trekking nei colli bolognesi: cavalli sul percorso per vedegheto

Salutateli e continuate a scendere, fino a che non approderete presso l’incrocio con Via Vedegheto.

Qui attenzione: anche se sembrerebbe più naturale tenere la sinistra (il piccolo bordo di Vedegheto si mostra, infatti, in quella direzione), il sentiero 209 continua a destra. Per cui girate in questa direzione su Via Vedegheto, fate qualche passo e imboccate il sentiero che comparirà alla vostra sinistra.

Quest’ultimo tratto è assai suggestivo: si abbandona la strada asfaltata e si transita fra dolci prati e boschetti, avvolti dalla frescura e dai suoni di una natura quasi incontaminata. Molto pittoresco anche l’attraversamento sul piccolo ponte, che vi consente di attraversare il placido torrente Venola.

A questo punto, sarete ormai in dirittura d’arrivo della meta prefissata: il paese di Vedegheto è lì a pochissima distanza.

VEDEGHETO

Questo minuscolo borgo si trova già nel comune di Valsamoggia, e vanta poco più di una settantina di abitanti stabili.

antica porta di legno nel paese di vedegheto
Welcome to Vedegheto!

Le sue radici sono molto antiche: viene nominato, per la prima volta, in un documento del 1116 con il nome di Intringete. In seguito inizierà a comparire con il toponimo di Videgeti e pare vantasse la presenza di un castello medievale (proprio come gran parte degli altri paesi della zona).

Anche se oggi ci appare come una frazione un po’ lasciata a se stessa, Vedegheto conserva varie costruzioni storiche (case torri, mulini, colombaie, abitazioni rurali), attentamente documentate dallo speleologo, archivista, archeologo e fotografo Luigi Fantini nella sua opera fotografica intitolata Antichi edifici della montagna bolognese, e oggi inserite nel catalogo dell’Istituto dei Beni Culturali e soggetti a tutela.

trekking nei colli bolognesi: il piccolo paese di vedegheto
Veduta su Vedegheto dal sentiero. Spicca il campanile della chiesa di San Cristoforo

IL RIENTRO A MONTEPASTORE

Dopo una sosta rigenerante nella tipica atmosfera di Vedegheto, sarà tempo di rimettersi in marcia per rientrare alla base, a Montepastore.

Io ho ripercorso gli stessi passi dell’andata, compiendo in salita il medesimo percorso. Consiglio anche a voi di fare così, anche se volendo si può compiere un anello transitando per le varie stradine asfaltate che puntano, sempre in salita, verso Montepastore.


Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog

Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.


1 commento

Clotilde Barbieri · 6 Maggio 2023 alle 16:52

Buongiorno Valentina, la ringrazio per le immagini degli itinerari viaggianti sempre molto interessanti e suggestivi, mai banali, e le sue descrizioni ricche di empatia. Mi piacerebbe vedere anche Verghereto, se le sarà possibile; ci sono passata quasi 17 anni fa, quando l’autostrada era chiusa in quel tratto per lavori, quindi ho percorso una via secondaria: è stato come attraversare l’eden. La ringrazio e le auguro ogni bene. Clotilde

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