Sulle tracce del gusto tra Val Gardena, Valle Isarco e Val Badia
Sono passati ormai due mesi dalla mia ultima capatina in Trentino Alto-Adige, e già il desiderio di tornare in questa terra si fa prepotentemente sentire. L’ho salutata in un giorno di metà settembre, quando l’estate volgeva ormai al termine e i prati cominciavano ad ammantarsi di arancione e rosso, vegliati da cime dolomitiche con una spruzzata di bianco.
Ora, lassù, quel bianco si è fatto corposo, ed è dappertutto: avvolge prati, boschi, paesi in un candido abbraccio, e sta per dare inizio alle caotiche danze della stagione sciistica. Questo succede in tutte le zone e in tutte le valli, anche nelle mie preferite: Val Gardena, Valle Isarco, Val Badia.
La vita di montagna è in continuo mutamento, in sincronia con il susseguirsi delle stagioni. In questo cerchio della vita (permettetemi l’espressione, ho visto da poco il Re Leone e sono ancora sotto il suo epico effetto), c’è solo un’unica, grande istituzione che rimane fissa: il cibo.
Il delizioso, saporito, fumante cibo della tradizione gastronomica altoatesina.

Come ormai dovreste sapere se siete dei Kilig-lettori affezionati, io parlo spesso, e con grande dedizione, di pietanze tipiche di questa nordica regione: parlo di rifugi deliziosi per gusto e design, di rudi alcove dove si mangia bene ma senza fronzoli, di sfiziosi ristoranti che generano assuefazione, e così via.
Oggi, invece, voglio proporvi un itinerario che spazia in tre valli, differenti ma ben collegate l’una all’altra, che tocca tre Ristoranti con la -r maiuscola, nel senso che tutti e tre figurano tra le rosse pagine della Guida Michelin.
Lo definisco itinerario perchè nel corso di una vacanza in una di suddette valli, è possibile testarli tutti e tre, magari approfittando di quelle giornate dal meteo particolarmente instabile, o progettando il proprio viaggio in funzione di esse.
TRE OTTIMI RISTORANTI MICHELIN, UNO PER OGNI VALLE
Sulle tracce del gusto tra Val Gardena, Valle Isarco e Val Badia, in un succulento itinerario tra alcune istituzioni gastronomiche di questi territori.
Tre ristoranti che, come sapete, ho sperimentato personalmente e in cui torno ogni volta che posso, ogni volta che mi trovo tra le montagne e le valli del mio cuore.
Tutti e tre sono contrassegnati dal marchio di qualità proprio della guida rossa, nonchè da due forchette Michelin; significa che si trovano ad un buonissimo livello, con un rapporto qualità-prezzo ancora abbordabile. Ovviamente, dovete essere delle buone forchette e amare visceralmente il cibo e la scoperta di esso nelle sue più varie manifestazioni, scoperta che va di pari passo con l’assegnazione di una parte chiave di ogni viaggio al cibo.
Se vi ritrovate in questa specie di identikit, allora le informazioni che seguono sono molto in linea con le vostre aspettative… e con i vostri palati!
• VALLE ISARCO: ANSITZ ZUM STEINBOCK
Cucina di qualità e due forchette Michelin
Pare di udire ancora lo scalpitio di zoccoli delle carrozze in arrivo, mentre la cucina gourmet si appresta a omaggiare i piatti della nonna, presentandoli alla contemporaneità in maniera squisitamente fresca e fantasiosa.
Questa frase, presa proprio dal sito web di Ansitz Zum Steinbock, va dritta al nocciolo della questione, descrivendo, in poche ma simboliche parole, l’essenza di suddetto posticino.

Mentre vi esercitate a pronunciare con scioltezza il nome del ristorante, sappiate che esso si trova nel centro storico del paese di Villandro, a 880 metri d’altitudine. Si raggiunge, dopo dieci tornanti in salita, da Chiusa, ed è una tappa consigliatissima per chi viaggia dalla pianura verso l’Alto-Adige, abbandonando l’autostrada proprio a Chiusa (io faccio spesso tappa a Villandro mentre sono sulla via per l’Alta Badia e la Val Gardena.
Il cuore antico di Villandro si estende sui ripidi prati dell’Alpe di Villandro, in una splendida e autentica atmosfera di silenzio e di natura. E di storia, poichè nell’area in questione sono stati rinvenuti, nel corso del tempo, reperti archeologici risalenti alla preistoria, all’epoca romana, al medioevo.
Gli elementi caratteristici di Villandro sono, in particolar modo, tre: la bella chiesa di Santo Stefano, lo splendido cimitero che, con le sue particolari croci sepolcrali in ferro battuto, è considerato uno dei più belli dell’Alto-Adige, e per una sorta di castello dalle spesse mura.
Ecco, dentro a quest’ultimo, c’è Ansitz Zum Steinbock: locanda gourmet che offre un eccellente ristorante e romantiche camere.

Se già l’esterno ci conquista, gli ambienti interni, ai quali si accede mediante cigolanti portoni secolari, ci fanno inevitabilmente capitolare: il calore e la morbida atmosfera legnosa delle sale e delle antiche Stube, impreziosite da semplici ma eleganti dettagli, fanno venire voglia di prendere residenza qui e non uscire mai più.

Vediamo ora al cibo: la cucina di Ansitz Zum Steinbock offre note e sapori propri dei piatti regionali, con ingredienti a km zero sapientemente rivisitati con creatività ed eleganza. Ogni portata incanta per i giochi di colore e per l’eleganza, e il gusto, ragazzi, è sempre, estremamente sublime!

Pietanze principesche, atmosfera d’altri tempi, squisita gestione famigliare. È qui, precisamente presso il tavolo accanto ad una delle finestre a bovindo, che sogno di trascorrere la serata di Capodanno.

E so già che, non appena proverete questa perla della Valle Isarco, sognerete le stesse cose anche voi!
- Ansitz zum Steinbock – Via Defregger 14, Villandro (BZ). Tel: +39 0472 843111. Mail: info@zumsteinbock.com – Chiuso il lunedì, dal 7 gennaio al 7 febbraio, dal 12 al 20 novembre.
• VAL GARDENA: TUBLADEL
Cucina di qualità e due forchette Michelin
Un po’ come per Ansitz Zum Steinbock (tra poco vi interrogo sulla pronuncia), anche il ristorante Tubladel parte già molto bene in fatto di contesto.
Dalla romantica Villandro, in Valle Isarco, dobbiamo ora spostarci verso la limitrofa Val Gardena, in particolare verso il suo paese più bello e più noto: Ortisei.
Non voglio usare espressioni banali o trite, ma la verità inconfutabile è che Ortisei è un gioiello. Punto. Situato nel cuore della Val Gardena, Ortisei ha un centro storico da favola, colorato e pieno di chiesette, case da sogno, invitanti caffetterie e splendide sculture.

Il ristorante Tubladel si trova molto vicino a suddetto centro, e la sua insegna si scorge bene anche dalla vicina strada principale. L’aspetto esterno richiama quello di una baita, i suoi spazi interni confermano, in modo superlativo, quest’impressione: il legno impera e avvolge i clienti in una romantica e intima atmosfera, gli effluvi che permeano l’aria sono decisamente invitanti, così come lo sono quei bellissimi tavoli rialzati (se avrete fortuna, o se lo richiederete al momento della prenotazione) potrete sedervi lì, sui morbidi divanetti.
L’impressione è quella di essere dentro una baita di montagna, un rifugio elegante e intimo. La cucina è sublime: propone pietanze proprie del territorio, ma non ha paura di discostarsene, di osare con ingredienti e sapori nuovi e differenti.

Il Tubladel vieta l’ingresso alla fretta. Una volta accomodati, vi verrà consigliato un aperitivo, giusto per preparare bocca e stomaco alle delizie che verranno dopo. Otre alle proposte in carta, vi sono sempre i piatti del giorno, appuntati su di una lavagnetta di legno.

Per non parlare poi dei dolci, che sono piccole, grandi, grandissime opere d’arte!

- Tubladel – Via Trebinger 22, Ortisei (BZ). Tel: 0471 796879 (consigliata la prenotazione). Mail: info@tubladel.com – Chiuso a maggio e a novembre.
• VAL BADIA: LA STRIA
Cucina di qualità e due forchette Michelin
Rimettiamoci in macchina e, dal cuore della Val Gardena, guidiamo in direzione Passo Gardena. Posto tra i miei preferiti al mondo, questo valico consente di passare da un gioiello ladino ad un altro che, come ben sapete, amo profondamente: la Val Badia.
La prima località che si incontra è Colfosco, e casualmente è proprio qui, nel paese più popoloso di tutta la valle, che si situa la nostra ultima tappa. Colfosco giace nelle vicinanze del Sassongher, una delle vette dolomitiche simbolo dell’Alta Badia, ai bordi dell’incantevole Parco Naturale Puez-Odle e, come se tutto questo non bastasse, alle pendici del Sella.
Questa sua invidiabile posizione lo rende il punto di partenza ideale per meravigliose escursioni e intrepide sciate (Colfosco è perfettamente collegato con il circuito del noto Sellaronda). Insieme alla vicina Corvara, questo paese è ormai conosciuto a livello internazionale, ma, a differenza di Corvara, non si è lasciato condizionare esageratamente dal lusso e dalla sciccheria.
Per raggiungerei il nostro point of interest, dobbiamo recarci presso la chiesa di San Vigilio, splendida nelle sue fattezze neogotiche e nel suo iconico campanile a cipolla. Qui possiamo parcheggiare, poichè la meta, il ristorante Stria, è vicinissima.
L’accoglienza è impeccabile, gli ambienti interni sono luminosi, puliti, sobri e impreziositi da decorazioni in legno e i piccoli dettagli tanto belli della tradizione sudtirolese.

Ho provato la Stria appena arrivata in Val Badia, dopo aver guidato per quattro ore. Questo ristorante è stato il bentornato più bello che potessi ricevere nella mia terra del cuore: c’erano i miei genitori ad attendermi, ero insieme al fidanzato romagnolo, ero in procinto di iniziare la mia vacanza montanara preferita. Si dice che l’attesa della felicità sia essa stessa la felicità più autentica, e io ho attestato la veridicità di questa affermazione proprio qui, mentre sorseggiavo un calice di Kerner chiacchierando e aspettando, senza fretta, le succulente pietanze.

Succulente a dir poco, poichè alla Stria i piatti sono eccezionali! Il menù contempla sia piatti della tradizione, sia presenze differenti, più esotiche.

Lo chef intreccia in modo impeccabile i sapori e gli ingredienti, creando accostamenti geniali e ricordi gastronomici assolutamente indelebili, sia per il palato che per gli occhi.

- La Stria – Via Val 18, Colfosco in Badia (BZ). Tel: 0471 836620. Chiuso il lunedì, anche la domenica sera in bassa stagione.
Bene, non vi dico la quantità di cibo da me ingurgitato mentre scrivevo questo articolo. Il ricordo dei piatti e dei ristoranti che vi ho raccontato era troppo bello per essere sostenibile, così ho dovuto sopperire a tale mancanza con quello che avevo in casa.
Sono partita da una sobria banana, e sono finita a mangiare del mascarpone. Stendo un velo pietoso, e passo a salutarvi, raccomandandovi, se amate la montagna e la buona tavola, anche la mia raccolta di rifugi imperdibili dell’Alta Badia!
Guten Appetit!

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
27 commenti
Claudia · 21 Marzo 2020 alle 16:28
Mi salvo queste indicazioni per quando si potrà di nuovo uscire di casa… io abito vicino a Bolzano quindi tutte e tre sono abbastanza a portata ma non solo, anche perché sono sempre alla ricerca di ristoranti che rivisitino la cucina tipica altoatesina aggiungendo il loro tocco e questi da te consigliati mi sembrano ottimi!
Silvia Terracciano · 13 Dicembre 2019 alle 1:17
Un tour fra ristoranti che fanno venire voglia di non alzarsi mai mi ne sono segnati un paio in cui volgio andare. Le foto dei piatti poi mi ham fatto tornare fame anche a sta ora
Valentina · 13 Dicembre 2019 alle 12:16
Grazie mille Silvia! Io stavo letteralmente morendo di fame mentre scrivevo l’articolo 🙂
lisatrevaligie · 29 Novembre 2019 alle 14:57
Le tue foto mi hanno fatto venire una nostalgia incredibile di quelle vallate! Tra tutte la mia preferita è sempre stata la Val Gardena. Non sono stata nel ristorante da te citato, ma devo dire che da quelle parti non sono mai rimasta delusa. Anzi! Finire poi la serata nelle grapperie, tra infusi alcolici e vin brûlé …. che te lo dico a fare!
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 15:50
Anche il tuo commento Lisa mi ha fatto venire una immensa nostalgia per queste montagne! Che spettacolo la Val Gardena, anche io la amo! E hai proprio ragione, si mangia divinamente in tantissimissimi posticini! E condivido con te la bellezza di finire la giornata tra chiacchiere rese ebbre dal vino, vin brûlé e grappini… C’è qualcosa di più bello al mondo?! 🙂
raffigarofalo · 21 Novembre 2019 alle 11:34
Gli itinerari gastronomici di livello sono quelli che amo di più. Sono delle esperienze davvero straordinarie che ti riempiono di gusto e di ricordi.
Valentina · 28 Novembre 2019 alle 14:47
Ben detto, anche io adoro sperimentare posticini e sapori!
Giovy Malfiori · 21 Novembre 2019 alle 7:53
La cucina in Alto Adige è meravigliosa, al di là delle stelle. Gli stellati altoatesini, però, hanno una marcia in più anche su altri grandi chef del nostro paese.
Valentina · 28 Novembre 2019 alle 14:50
Sì, sono davvero superlativi e pressochè imbattibili! 🙂
Dani · 21 Novembre 2019 alle 5:57
Un post davvero goloso! Amo la cucina dell’Alto Adige, primi fra tutti i canederli! Le tue foto fanno venire un’acquolina!
Valentina · 28 Novembre 2019 alle 14:50
Grazie Dani! Mi fa piacere 🙂 Io mi sono abbuffata mentre scrivevo l’articolo, ahahah!
antomaio65 · 20 Novembre 2019 alle 9:25
Le tue foto sono un invito golosissimo a provare tutti e tre i ristoranti che mi sembrano stupendi. Se dovessi scegliere io andrei sicuramente da Steinbock: a parte il nome mi affascina l’idea che ci siano anche le camere in modo da non dover guidare di notte in montagna dopo aver mangiato tutte quelle bontà e bevuto ottimi vini alto atesini
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 15:55
Condivido e sostengo in pieno la tua scelta! 🙂 E garantisco la bellezza di cenare lì <3
foodeviaggi · 19 Novembre 2019 alle 15:17
WOWOWOWO posso dirti che hai fatto delle foto food bellissime!? Mi hai fatto venir voglia di partire per la montagna solo per assaggiare quei deliziosi piatti che hai pubblicato! Brava
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 15:56
Ma grazie mille! Ne sono molto felice 🙂 Oltre che belli, quei piatti erano super buoni!
francesca · 19 Novembre 2019 alle 14:53
non sono un’amante dei ristoranti superstellati, ma in Val Gardena questa estate ho mangiato da Dio! E vengo da un luogo, dove non si mangia affatto male… 😉
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 15:59
Beh, è difficile mangiare male in Trentino Alto-Adige 🙂 Ma i ristoranti segnalati (questi tre non sono superstellati, come ho scritto, ma sono contrassegnati con la forchetta Michelin), hanno un’ulteriore marcia in più in fatto di abbinamento di sapori e pietanze!
Sognando Viaggi · 19 Novembre 2019 alle 14:34
Un piatto più appetitoso dell’altro, del resto sono zone in cui si mangia divinamente!
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 15:59
Esatto! Difficilissimo beccare male in questa regione 🙂
Ilaria Fenato · 19 Novembre 2019 alle 14:12
Sono stata ad Ortisei lo scorso giugno ed ho già prenotato per l’anno prossimo perché ho adorato! Sia il cibo (ho mangiato tantissimo nonostante il caldo) sia i panorami stupendi! *_*
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:00
Hai fatto benissimo! Anche io adoro tornare a Ortisei e dintorni, sono luoghi incantevoli da tutti i punti di vista (tra cui anche il fantastico cibo!) 🙂
Valentina · 19 Novembre 2019 alle 12:18
Wow, sarà che siamo in orario pranzo, ma mi è venuta una fame pazzesca!!! Quanti bei piatti e quanti bei locali 🙂 Sono troppo belle le sedie del locale Steinbock – abbrevio anche io 😉 – che ricordano quelle di Biancaneve nella casa dei Sette nani! Mi sono segnata questi ristoranti così la prossima volta che sarò in zona saprò dove andare a mangiare bene 🙂 Grazie per questi consigli!
ps: stai molto bene anche scura, ma con le sfumature chiare stavi benissimo
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:02
Cara Valentina, che bello leggere i tuoi commenti! Sono sempre bellissimi <3 Sai che non ci avevo fatto caso che le sedie di Steinbock sembrano quelle di Biancaneve e dei Sette Nani?! Ora le vedrò sempre in questa fiabesca ottica 😀 Grazie mille anche per il complimento! Prima o poi tornerò di nuovo alle sfumature bionde 🙂
Franca · 19 Novembre 2019 alle 9:45
😋😋sei un mito!!
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:03
Super Franca!! Ma grazieeee 😀 Sempre troppo gentile!
Martina Bressan · 18 Novembre 2019 alle 17:39
Sono stata ad Ortisei il mese scorso e se avessi avuto sotto mano il tuo articolo, avrei sicuramente cercato il ristorante Tubladel..Il Canederlo arrostito al formaggio Ortler con speck e insalatina mi ha conquistata.
Comunque questo è un articolo davvero prezioso per me, perché giro in queste zone e avere nomi di posti dove mangiare è sempre un consiglio ben accetto.
Valentina · 10 Dicembre 2019 alle 16:04
Grazie mille Martina! Confermo che quel canederlo era spaziale <3 Lo sogno ancora la notte! Anche io adoro avere sempre sottomano consigli gastronomici, e mi fa davvero piacere che tu abbia apprezzato i miei in questo post!