Inaugurato nel 2005, il Sentiero Busatte Tempesta è una delle escursioni obbligatorie quando ci si trova in quel di Torbole, Nago o Riva del Garda (o in qualunque altra località del meraviglioso Garda Trentino).
Per chi non lo sapesse, si tratta di un lungo e superlativo itinerario panoramico sul lago di Garda, accessibile pressoché a tutti e molto facile da percorrere.
Volete saperne di più? Non perdiamoci in chiacchiere allora, e andiamo subito al nocciolo del presente articolo!
IL SENTIERO BUSATTE TEMPESTA, UN ITINERARIO PANORAMICO SUL LAGO DI GARDA
Il Sentiero Busatte Tempesta si colloca presso la costa nord-orientale del lago, alle primissime pendici del Monte Baldo e proprio di fronte a quell’altro imperdibile itinerario che è il Sentiero del Ponale, al di là dello specchio d’acqua. Se quest’ultimo è un percorso ciclo-pedonale, il Sentiero Busatte Tempesta è invece interdetto a mountain bike ed e-bike in quanto la sua caratteristica più distintiva è la presenza di ben quasi 400 scalini (da percorrere in discesa in direzione Tempesta, ma in salita quando si fa ritorno verso Busatte).

Non allarmatevi, tuttavia, di fronte a questo dato: come vi ho già anticipato, si tratta di un percorso molto facile e intuitivo, battuto giornalmente da ogni tipologia di turista (compresi gli immancabili tipi da spiaggia in infradito).
A voi i dettagli tecnici.
DATI TECNICI
- Punto di partenza: Parcheggio del Parco Avventura Busatte, a Torbole
- Segnavia: Sentiero panoramico Busatte Tempesta
- Lunghezza del percorso: circa 11 km totali, comprensivi di andata e ritorno (c’è anche la possibilità di rientrare in autobus da Tempesta, in questo caso i km saranno 5.5)
- Tempo di percorrenza: 3 ore totali (1 ora e mezza per la sola andata)
- Difficoltà: turistico – escursionistico (T-E)
- Dislivello: 320 metri
PUNTO DI PARTENZA: IL PARCO DELLE BUSATTE
Non vi ho ancora detto che il Sentiero Busatte Tempesta deve il proprio nome alle due località che segnano i suoi estremi: Busatte e Tempesta. Si può percorrere in entrambe le direzioni, ma in questa sede vi narrerò di come l’ho effettuato io, partendo dalla bella Torbole.
L’inizio ufficiale di codesto trekking è il Parco Avventura delle Busatte: ubicato poco più in alto del paese di Torbole, questo splendido luogo offre un ampio e bucolico spazio di natura e un vero e proprio parco avventura, ricco di percorsi aerei, ponti sospesi, carrucole, liane… .
L’ideale sarebbe posteggiare l’auto presso il parcheggio in loco (gratuito), che però può essere estremamente gettonato e tende a riempirsi in fretta. Potete fare comunque un tentativo, ma se doveste essere sfortunati (come la sottoscritta), potrete sempre ripiegare sul parcheggio Panorama (a pagamento, sigh!) poco più in basso, lungo la strada che da Torbole sale al Parco.
In quest’ultimo caso, dovrete percorrere a piedi la distanza che vi separa da Busatte, tagliando i tornanti della strada mediante i sentieri pedonali in loco. C’è un po’ di salita, ma in 15/20 minuti sarete al cospetto del Parco, e al punto di partenza ufficiale dell’escursione.
Se gradite un caffè energizzante, in zona c’è il risto-pub Le Busatte, un locale immerso in uno splendido prato pullulante di ulivi. Approfittatene anche per fare incetta, se già non l’avete con voi, di acqua e viveri: lungo il sentiero non troverete altri punti di ristoro.
L’INIZIO DEL SENTIERO BUSATTE TEMPESTA
Dopo l’eventuale pit-stop al bar di cui sopra, si può finalmente dare inizio all’escursione.
Ah, mi raccomando: cercate di essere qui di buon mattino, per evitare di trovare troppo affollamento lungo il sentiero e per non soccombere al caldo (se si è in primavera/estate). In alternativa, potreste anche optare per il tardo pomeriggio, ma non so dirvi di più perché io l’ho percorso di mattina.
Tornando a noi, dal parcheggio del Parco delle Busatte (o dal risto-bar omonimo), dovrete fare attenzione a imboccare il sentiero giusto; per farlo, vi basterà seguire le indicazioni per l’ingresso del Parco Avventura vero e proprio, seguendo la stradina che transita accanto al locale Le Busatte.
Il percorso si addentra in un boschetto, e in breve tempo comincerà a costeggiare il lago di Garda.

Già questo primo tratto concentra molto bene le caratteristiche salienti del percorso: tratti ombrosi nel bosco si alternano ad altri più aridi e caldi, esposti al sole e a quegli indimenticabili panorami sul lago che vi faranno fermare in ogni punto possibile. In questi ultimi, rocce calcaree, arbusti e lecci fanno da padrone, sottolineando al massimo l’essenza spiccatamente mediterranea del sentiero.

Un punto interessante, sempre di questa prima parte di itinerario, è l’area dei Detriti delle Marocche; si colloca accanto al sentiero, è ricca di sassi, rocce e detriti franati e costituisce un’importante testimonianza dell’ultima era glaciale (circa 200.000 anni fa), epoca in cui i ghiacciai si ritirarono e fecero precipitare materiale geologico dalle alture delle montagne verso valle.

LE SCALINATE
Tra candide rocce, profumi di macchia mediterranea e vedute mozzafiato sul Garda, si arriverà in men che non si dica al Salt de la Cavra, la prima delle scalinate di ferro che compongono e contraddistinguono il percorso.
Con i suoi 116 gradini, essa compare all’improvviso ed è (come anche le scalinate che seguiranno) una specie di raccordo tra le porzioni di sentiero vero e proprio. Anche se è assolutamente sicura, munita di parapetto e saldamente ancorata alle rocce, non è molto adatta a chi soffre di vertigini: si scende in modo assai ardito, al cospetto di un panorama emozionante e a picco sulla vegetazione della costa del lago.

Sarebbe fondamentale, in questi tratti, non avere troppa gente intorno: sarete così liberi di godervi gli scorci sul paesaggio, fermandovi a fare tutte le fotografie che volete. Molto importante anche evitare le ore più calde: nella bella stagione, al mattino, non c’è molta ombra in questo tratto.
In breve tempo, arriverete alla seconda scalinata, il Corno di Bò, che con i suoi 238 gradini è la più lunga di tutto il tragitto. Lungo il suo corso troverete diversi pianerottoli, perfetti per contemplare, ancora una volta, la vista sul lago e sulle montagne.

In questo tratto del Sentiero Busatte Tempesta, infatti, il panorama sul Garda è, se possibile, ancora più sorprendente: l’ampia distesa blu si estende verso sud come se fosse un mare, punteggiata qua e là dalle scie bianche dei windsurfisti e delle barche.

Dopo un’ultima scalinata (di soli 33 gradini), e qualche intramezzo di sentiero vero e proprio, ci si immetterà nuovamente sul sentiero, oramai nei pressi dell’arrivo.
L’ARRIVO A TEMPESTA E IL RITORNO A TORBOLE
Non tutti lo sanno, ma la località di Tempesta, punto di arrivo della prima parte del trekking a soli 7 km da Malcesine, ha avuto un ruolo molto importante nella storia: ai tempi dell’Impero Austroungarico, infatti, essa segnava in questa zona il confine italo-austriaco.
Qui si è già molto vicino al Veneto, e quando il sentiero sfocia presso la strada forestale di Tempesta, si può considerare ufficialmente terminata l’andata dell’escursione. In questo punto troverete dei segnali e un tabellone descrittivo dell’itinerario e delle possibili varianti per il rientro. Il percorso che ho seguito io, e che vi consiglio or ora, compie una sorta di piccolo anello, risalendo in parte la strada forestale ed evitando di percorrere a ritroso due delle tre scalinate.

Troverete le indicazioni per questa variante al bivio segnalato, e questo tragitto vi permetterà anche di passare da un altro sensazionale punto panoramico, a 385 metri di quota.

Vi sono altre alternative, ovviamente: la prima è rientrare compiendo il medesimo percorso dell’andata (affrontando tutte e tre le scalinate in salita), la seconda è proseguire raggiungendo l’abitato di Tempesta e tornare a Torbole in autobus. Attenzione, però: l’autobus vi lascerà proprio nel centro di Torbole, dopo dovrete comunque andare a piedi a Busatte, con una mezz’oretta di camminata.
Una terza possibilità è il Sentiero dei Paloni, che però è adatto solo ad escursionisti esperti ed è più lungo.
INFORMAZIONI PRATICHE
- Il Sentiero Busatte Tempesta non è affatto difficile: i tratti di scalinata sono ben protetti e segnalati, tuttavia potrebbe non essere il massimo per chi soffre di vertigini o non è avvezzo a percorrere sentieri e gradini.
- Proprio per la sua natura, non è un itinerario percorribile da biciclette, mezzi a motore, passeggini e carrozzine.
- Essendo semplice e molto suggestivo, troverete qui ogni tipologia di turista, e nei periodi di alta stagione potrebbe essere decisamente affollato.
- Non è consigliabile in piena estate (potrebbe fare molto caldo) o in inverno (i gradini potrebbero essere ghiacciati o scivolosi).
- Anche se vedrete tantissime persone in infradito e All Star, non dimenticate che comunque si tratta di sentiero in natura! Da guida ambientale escursionistica quale sono vi imploro: indossate un paio di scarponcini o scarpe da trekking in suola scolpita!
- Non dimenticate di portare con voi una scorta d’acqua e di viveri: lungo il sentiero non vi è nessun punto ristoro.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
8 commenti
alessia.taglianetti · 8 Agosto 2021 alle 11:17
La vista delle montagne a ridosso dell’acqua è uno scenario mozzafiato! Il Garda non è neanche troppo distante da me, spero di farci tappa al più presto per sperimentare il tuo itinerario! Grande Valentina!
Franca · 8 Luglio 2021 alle 11:28
Ciao Valentina, che meraviglia poter viaggiare anche solo attraverso le emozioni e i viaggi di una persona così puntuale e sensibile….. leggo sempre volentieri i tuoi articoli grazie ☺️
Mimì · 4 Luglio 2021 alle 16:34
Un panorama davvero spettacolare!
Segno e “allungo la lista”
Mimi
Valentina · 6 Luglio 2021 alle 14:32
Grazie mille cara! Assolutamente sì, questo sentiero deve rientrare nella tua lista! 🙂
Libera · 2 Luglio 2021 alle 23:39
Devo dire che avete seguito un itinerario davvero sorprendente . Mi piacerebbe seguire questo percorso
Valentina · 6 Luglio 2021 alle 14:34
Se capiti nel Garda Trentino, specialmente a Torbole o Riva del Garda, devi assolutamente farlo! Meraviglia!
Valentina · 2 Luglio 2021 alle 8:35
Ciao Valentina, grazie infinite per questa tua recensione a questo sentiero che prima o poi, casomai a inizio autunno per evitare la folla, farò.
Mi salvo il tuo articolo, così seguirò passo passo le tue dritte.
Solo una domanda: trattandosi di un percorso libero, i cani posso percorrerlo, vero?
Valentina · 6 Luglio 2021 alle 14:37
Grazie mille Vale, sono davvero contenta che ti sia piaciuto l’articolo! 🙂 Esatto, inizio autunno (o primavera) sono i momenti migliori per percorrerlo, soprattutto al mattino presto o verso il tramonto. Sì, anche i nostri amici a quattro zampe possono percorrerlo, non è difficile! 🙂