Abbarbicata su tre argentee rupi gessose e avvolta dalla dolce, ma al tempo stesso selvaggia, atmosfera collinare della Valle del Lamone, Brisighella è un piccolo, grande gioiello della Romagna d’entroterra.
Storia, natura e buon vivere fanno di questo borgo una meta assolutamente imperdibile quando si bazzica tra il ravennate (del quale Brisighella è il comune più meridionale) e le pendici dell’appennino tosco-romagnolo; come accade anche ad altri antichi borghi della zona, a Brisighella il tempo sembra essersi assestato in un’epoca sospesa tra passato e presente, fra storia e modernità.

SCOPRIRE BRISIGHELLA: 10 CURIOSITÀ SU QUESTO MERAVIGLIOSO BORGO ROMAGNOLO
È sempre bello concedersi una gita a Brisighella.
Complice quel romagnolo del mio fidanzato, mi capita spesso di farci una capatina, e ogni volta mi incanto al cospetto del fascino quieto e romantico delle sue silenziose viuzze, dei suggestivi panorami, degli splendidi dintorni.
Si tratta di un paese piccolino ma incredibilmente speciale, che ha tanto da raccontare e mostrare a chi lo visita.
Per aiutarvi a scoprire Brisighella al meglio, ho deciso di raccogliere nel presente articolo 10 curiosità e caratteristiche brisighellesi, che vi invoglieranno (si spera) a recarvi tosto in codesto splendido posto!
Bando alle ciance, cominciamo!
• È UN BORGO DA FIABA (SENZA SE E SENZA MA)
Lo so, lo so: i piccoli paesi medievali vengono quasi sempre definiti fiabeschi e pittoreschi, con un abuso più o meno velato di questi aggettivi. Tuttavia, credetemi, nel caso di Brisighella, il richiamo al mondo delle favole è quanto mai azzeccato.
Un borghetto vegliato da un castello, un santuario e una torre merlata distribuiti su tre colli di selenitica roccia gessosa.
Case dai colori pastello, separate da strette stradine tortuose e adornate di piante e fiori.
Uno scenario di natura meravigliosa tutt’intorno, nel quale l’umano occhio si smarrisce tra distese d’erba, calanchi, colline.

Insomma, parlare d’incanto quando ci si riferisce a Brisighella è inevitabile, e concorderete sicuramente con me non appena la visiterete.
• SI COLLOCA IN UN ANGOLO PRIVILEGIATO DEL PARCO REGIONALE DELLA VENA DEL GESSO ROMAGNOLA
La seconda interessante curiosità su Brisighella, che vi ho già un po’ spoilerato nel precedente punto, è la sua ubicazione: si trova in uno dei 15 parchi naturali presenti in Emilia-Romagna, ovvero il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.
Situato nella Romagna d’entroterra, tra Imola e Faenza, questo Parco esiste dal 2005 ed è un’area protetta di oltre duemila ettari di superficie. Il suo nome deriva dalla sua caratteristica più interessante: un’unica catena montuosa composta, nella sua quasi totalità, da roccia gessosa.
Le dimensioni di quest’argentea e immediatamente riconoscibile dorsale, lunga 25 km e larga circa un chilometro e mezzo, ne fanno l’affioramento gessoso più lungo e imponente d’Italia. Intorno ad esso si sviluppano inoltre altri peculiari fenomeni carsici quali doline, valli cieche, numerose grotte.

• OSPITA LA CELEBRE (E UNICA NEL SUO GENERE) VIA DEGLI ASINI
Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare della Via degli Asini di Brisighella!
Essa è il simbolo più noto del borgo, ed è un percorso davvero unico nel suo genere, che possiamo ammirare e percorrere solo qui.
Nota anche come Via del Borgo, si tratta di una strada sopraelevata che nasce nel XIV secolo come baluardo difensivo: da antico camminamento di ronda, poi, è stata coperta e inglobata dalle stesse case del borgo quando perdette la sua funzione difensiva e di controllo.

Nel corso del tempo, dunque, la Via degli Asini divenne una vera e propria strada, utilizzata soprattutto dai birocciai, gli abitanti del quartiere, per trasportare il gesso dalle cave sottostanti il paese. Come lo facevano? Beh, aiutandosi con i loro asinelli!

Le stalle degli asini erano collocate di fronte alle finestre ad arco, mentre al piano superiore vi erano le abitazioni dei birocciai. Sotto, affacciate proprio sulla piazza, vi erano invece degli ampi cameroni scavati nella roccia gessosa, che ospitavano le birrocce (i carri per trasportare il gesso).

L’ingresso ufficiale alla Via degli Asini è marcato dalla Porta delle Dame, forse in ricordo delle signore brisighellesi che erano solite accogliere qui forestieri e viandanti.
• TI TELETRASPORTA NEL MEDIOEVO TRAMITE IL SENTIERO DEL TEMPO
Passeggiando per il dedalo di antiche viuzze che costituiscono il centro di Brisighella, noterete sicuramente delle suggestive indicazioni per un certo Sentiero del Tempo.

Un po’ come l’omonimo sentiero altoatesino presso le Piramidi di Perca (anche se in una chiave e in un contesto completamente diversi), questo peculiare percorso trasporta i visitatori e le visitatrici di Brisighella direttamente… nel Medioevo!

E lo fa snodandosi proprio nel centro del paese, toccando gran parte dei suoi luoghi iconici: via Trebbio, Piazzetta del Monte e Piazzetta del Suffragio, Porta Buonfante, la già citata Porta delle Dame, e molto altro ancora.
Lasciatevi dunque condurre senza paura da questa suggestiva segnaletica: non ve ne pentirete, promesso!
• HA UNA TORRE CON UN OROLOGIO DAL QUADRANTE A SEI ORE
Dopo la Via degli Asini, il secondo simbolo più rappresentativo di Brisighella è senza dubbio la Torre dell’Orologio.

Edificata intorno al 1290 per volere di Maghinardo Pagani da Susinana (1250-1302), noto condottiero e politico italiano dell’epoca, questa torre serviva per tenere sotto controllo la zona e il vicino castello di Baccagnano. Fino al 1500 costituì, insieme alla Rocca (vedi prossimo punto), il sistema difensivo di Brisighella.
Nel corso dei secoli, la Torre fu danneggiata e ricostruita più volte, fino ad arrivare a un completo rifacimento nel 1850; fu in quest’occasione che venne ornata dal famoso orologio.

Consigliatissima (per non dire d’obbligo) una scarpinata fino alla base della torre, da cui si gode di una splendida vista sui calanchi, sui tetti medievali di Brisighella e sulle dolci colline circostanti.
• HA UNA PITTORESCA ROCCA
Posta sul secondo dei tre colli che costituiscono Brisighella, troviamo un’altra delle sue celebri curiosità da scoprire: la Rocca Manfrediana.
Robusta fortezza di stampo medievale, anch’essa è simbolo distintivo del borgo: a edificarla furono, nel 1310, i Manfredi di Faenza (ecco perché si chiama Rocca Manfrediana) e, dopo di loro, transitarono qui altri illustri personaggi e importanti istituzioni del calibro di Cesare Borgia, rappresentanti della Repubblica Veneziana, lo Stato Pontificio, Napoleone (seppur per una breve parentesi, il Regno d’Italia.

Oggi, la Rocca di Brisighella si presenta a noi come uno splendido e imponente castello caratterizzato da un torrione grande e un Torricino più piccolo (si fa per dire), e tipiche fattezze medievali quali fori per le catene, un ponte levatoio presso la porta d’ingresso, camminamenti sulle mura di cinta, feritoie.
Al suo interno ospita un museo dedicato al millenario rapporto tra uomo e gesso, con una sezione, ubicata nella Torre Veneziana, dedicata al Medioevo e al Rinascimento.
• SUL SUO TERZO COLLE OSPITA UN MISTERIOSO SANTUARIO
Proseguendo lungo il pittoresco percorso che collega la Torre dell’Orologio alla Rocca, approderete anche sul terzo e ultimo colle brisighellese. Si tratta dell’altura che ospita il Santuario della Madonna di Monticino, luogo importante per il paese ma spesso non molto considerato dai turisti.
L’alone di mistero intorno a questo edificio dalla monumentale facciata è dato soprattutto dalla presenza di una sacra effigie della Vergine in terracotta policroma del 1626, assai venerata ma di autore ignoto. Pare che sia stata trasferita qui (la sua posizione originaria era su di un pilastro alle porte del paese) per volere dei fedeli, che contribuirono al finanziamento dei lavori per la costruzione della cappella.
Vale la pena una camminata fin quassù per visitare il santuario e i suoi begli affreschi, e per ammirare il superbo panorama. Sul retro dell’edificio, inoltre, vi è una cava in cui fino a non molti anni fa, si estraeva il gesso, che oggi è diventata Museo Geologico a cielo aperto.

• È RINOMATA TERRA DI OLIO, VINO E BUONA TAVOLA
Abbiamo parlato di storia, abbiamo citato monumenti, edifici, suggestivi paesaggi… Direi proprio che i tempi sono maturi per affrontare la tematica cibo, che occupa uno spazio importante nelle curiosità brisighellesi.
Come prima cosa, sappiate che a Brisighella e dintorni si produce l’olio extravergine d’oliva Brisighella DOP, ottenuto dai frutti della specie Olea Europaea. Si tratta di una varietà nostrana, presente negli oliveti locali al 90% (il restante 10% è composto da altre varietà). Il suo colore è un verde smeraldo dai riflessi dorati, l’odore è fruttato, il sapore leggero e con qualche nota piccante e amara.
Oltre ad essere un olio extravergine di qualità, il Brisighella DOP vanta origini antichissime: il recente ritrovamento di un piccolo frantoio ci ha permesso di capire che, già in epoca romana, qui vi era un’intensa attività oleicola.
E già che siamo nel settore gastronomico, come non menzionare i deliziosi e ricchi sapori della tavola brisighellese? Siamo in Romagna, d’altronde, è impossibile mangiare male! Cappelletti, tagliatelle, ravioli, spoja lorda (tipica pasta fatta a mano tagliata in piccoli quadrati riempiti con formaggio), carne di Mora Romagnola (una razza suina autoctona) e di Bovina Romagnola, il carciofo Moretto (che nasce spontaneo nei terreni argillosi intorno al paese), il formaggio con stagionatura nelle grotte gessose… .
Se si accompagna tutto questo con le eccellenze vitivinicole autoctone, ovvero il Sangiovese DOC e l’Albana di Romagna DOCG, che dire… Impossibile non capitolare al goloso richiamo di Brisighella!
• È PATRIA DI SAGRE ED EVENTI MOLTO INTERESSANTI
Poteva forse la medievale e affascinante cornice di Brisighella non essere teatro di colorite sagre e feste? Assolutamente no, e infatti il calendario è sempre ricco di eventi durante tutto l’anno!
Imperdibile la Festa Medievale di Brisighella, che si tiene tutti gli anni (Covid-19 permettendo, ovviamente) nel mese di giugno. In quest’occasione il borgo si riempie di stendardi, accampamenti, botteghe artigiane, e innumerevoli personaggi quali giullari, cantastorie, musici, arcieri, falconieri, combattenti medievali sfilano e si esibiscono in una vera e propria rivisitazione storica della vita medievale.
Oltre a quella, tantissime sono le sagra dedicate al cibo, al vino e alle esperienze di qualità: cene romantiche nel cuore del borgo, Calici sotto le Stelle, Notti Romaniche, Sogni d’Estate: ce n’è davvero per tutti i gusti!
• È UNO STORICO CENTRO TERMALE
Storia, cultura, natura, ottimo cibo, inebriante vino… Cosa manca?
Ve la fornisco io la risposta: il benessere! E vi dico subito che, anche su questo fronte, Brisighella prende voto diesci.
La storica presenza in loco di sorgenti di acque sulfuree e salsobromoiodiche ha reso questo borgo un rinomato stabilimento balneare, dedito al relax e alla cura del corpo. Perfetto punto di incontro tra natura, bellezza e salute, le terme di Brisighella propongono sessioni di:
- Acquaterapia, con immersioni in vasche di acqua termale e massaggi effettuati con l’ausilio di appositi getti d’acqua;
- Ariaterapia, con inalazioni, polverizzazioni, sedute di aerosol e ventilazione polmonare sfruttando le preziosissime proprietà dell’acqua sulfurea salsobromoiodica per prevenire la comparsa delle malattie da raffreddamento;
- Terraterapia, mediante i fanghi delle Terme di Brisighella, composti da granuli d’argilla commista ad acqua termale, molto utile per ridurre il dolore, migliorare la circolazione sanguigna, aumentare il tono muscolare ed il recupero della funzionalità articolare;
- Naturaterapia, che sfrutta il prezioso valore paesaggistico dei dintorni di Brisighella per ristabilire il benessere e l’equilibrio psico-fisico.
Le Terme di Brisighella si trovano a circa trecento metri dal centro storico, e vi rimando al sito ufficiale per maggiori informazioni.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
9 commenti
Patrizia Ferlini · 6 Agosto 2021 alle 9:46
Vabbè, ma non manca nulla! Dalla tua descrizione direi che è il classico borgo dove potrei vivere a vita. Non conoscevo gran parte delle cose che hai scritto tipo l’affioramento di gesso e neanche che ci fosse un centro termale. Penso che organizzerò a breve una gita!
viaggiacorrisogna · 7 Giugno 2021 alle 1:34
Ma che incanto questo borgo! Non lo conoscevo. Immerso anche in un panorama stupendo, terrò sicuramente presente.
Valentina · 14 Giugno 2021 alle 15:47
Grazie mille! 🙂 Se capiti in zona è da visitare!
partyepartenze · 6 Giugno 2021 alle 22:15
Avevo un collega di Brisighella e mi ha invitato per un paio di giorni in questo meraviglioso borgo. Mi è piaciuto moltissimo e, soprattutto, ho mangiato e bevuto divinamente!
Valentina · 14 Giugno 2021 alle 15:48
Grande! Hai fatto benissimo ad approfittarne, i brisighellesi sono maestri nell’arte della bella vita!
Eliana · 5 Giugno 2021 alle 9:46
Ma che bella deve essere Brisighella! É una vita che ci voglio andare per visitare il suo iconico e suggestivo castello e con questo articolo me ne hai fatto innamorare ancora di più! Spero nel bel tempo per i prossimi weekend, non me la farò mancare!
Valentina · 14 Giugno 2021 alle 16:01
Grazie mille Eliana! Spero tu riesca a visitarla presto, è davvero una chicca!
Franca · 18 Maggio 2021 alle 15:53
Fantastica la nostra Italia! Tutta da scoprire….e l’orologio con sei ore?!Veramente particolare
Mi toccherà prendere nota anche di questo angolo….😁 saluti Franca
Valentina · 31 Maggio 2021 alle 14:55
Ciaoo cara Franca! Hai detto bene, non si finisce mai di meravigliarsi di ogni singolo angolo del nostro Bel Paese! 🙂