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Cibo, natura, Val Badia

Nella vita ho tante, tantissime passioni. Sono una Gemelli del resto, non poteva essere altrimenti.

Alcune di queste passioni vanno e vengono rapidamente, altre mi fanno compagnia per un po’ di tempo, una manciata di esse rimane per sempre.

Tra queste ultime, tre sono sempre state davvero consistenti e totalizzanti sulla mia persona: natura, cibo, montagna.

Cosa succede sul travel blog di una giovine del segno zodiacale di cui sopra, quando il suo cuore batte di un amore folle per un trittico simile? Che con cadenza regolare, i cari lettori si ritroveranno a sfogliare appassionati articoli dedicati ai rifugi di montagna.

In particolar modo, ai rifugi del Trentino Alto-Adige. In particolarissimo modo ai rifugi della Val Badia.

Il motivo portante di questa mia scelta è che la Val Badia la conosco ormai a menadito, ed è uno dei luoghi che maggiormente riesce a coniugare alla perfezione le mie tre passioni alfa.

rifugi in val badia: calice di vino santa magdalena con bottiglia, e sas de putia innevato sullo sfondo
La ricetta della felicità

Perchè fare trekking in mezzo alla natura è bellissimo, e se ci aggiungiamo la montagna, wow! Se ci mettiamo anche una tappa gastronomica, ciao proprio. Capitolo ♥

Vi ho già raccontato di cinque rifugi ladini all’insegna della bellezza, seguiti a ruota da una seconda lista di altri cinque posticini bellissimi e gustosissimi.

Mancava solo una cosa (mancherebbero ancora altri mille mila posti, ma tranquilli che piano piano ci arrivo a parlare di tutti): un omaggio anche a quei rifugi che, se proprio non si distinguono per il design e l’atmosfera fiabesca, sono delle colonne portanti della storia, della cultura di questa terra.

Oltre che i custodi di paesaggi e scenari dolomitici di altri mondi.

SETTE RIFUGI IMPERDIBILI IN VAL BADIA, DAL SAPORE ANTICO E RUSTICO

Pezzi di storia ladina, istituzioni, rifugi nel senso più stretto della parola.

Ma sempre caldi, accoglienti, avvolgenti, pronti a ristorare corpi e anime.

In questo articolo vi cito dunque sette rifugi imperdibili in Val Badia dal sapore antico e rustico. Data la loro peculiare posizione (tra poco vedrete in che razza di paesaggi naturalistici vi sto virtualmente portando), quasi tutti sono aperti solo nel periodo estivo, generalmente da giugno a ottobre.

Siete pronti, impavidi montanari d’altri tempi?

• RIFUGIO PUEZ

un ombelico del mondo a 2.475 metri d’altezza

Al Rifugio Puez c’è un pezzo di me.

Non so dire con certezza quante volte, nel corso degli anni, sono stata qui, nel cuore di uno degli scenari naturali più belli al mondo, in mezzo ad un tappeto di verdissimo prato in cui i più diversi sentieri si incontrano.

rifugi in val badia: il rifugio puez visto dall'alto
Zoom dall’alto sul rifugio Puez

Il Rifugio Puez esiste dal 1889, si trova nel cuore del Parco Naturale Puez-Odle, in un meraviglioso altopiano cromatico alle pendici della cima Puez (2.913 metri), ed è una stazione importante per le Alte Vie dolomitiche 2 e 8.

Si trova dunque in una posizione chiave, che può essere raggiunta da diversi punti e che consente di intraprendere alcuni tra gli itinerari più belli di questa porzione di Dolomiti. Dalla Val Badia, uno dei percorsi più comodi per conquistarlo parte dalla stazione a monte del Col Pradat, mentre un’alternativa assai interessante ha come punto di partenza il Passo Gardena, a quota 2.121 metri.

valentina presso l'altopiano lunare del Puez, con dietro la Vallunga
Io che mi avvio verso il Puez

Ma queste sono altre storie, che vi racconterò nel dettagli in altri articoli. Concentriamoci ora sul nostro Rifugio Puez.

La struttura che accoglie il viandante oggi è moderna, ma conserva ancora intatto il fascino rustico e senza fronzoli dei tipici rifugi alpini d’altri tempi. Tra i tavoli di legno esterni e gli ambienti al suo interno, può ospitare circa cento persone, e nei suoi dormitori possono trovare spazio ottantacinque ospiti.

rifugi in val badia: coniglietti zompettanti al rifugio puez
I custodi pelosini del Puez vi danno il benvenuto!

Riuscite a figurarvi per bene la poesia di assaporare un rustico piatto di uova, speck e patate seduti al sole, dominando un paesaggio che non sembra affatto di questo mondo? Oppure la bellezza di riscaldarvi le mani e il cuore al calduccio della sala interna, con una fumante zuppa d’orzo davanti a voi?

Se non ci doveste riuscire, fatelo realmente.

  • Rifugio PuezParco naturale Puez Odle – Alta Badia. Tel: 0471 795 365 – 338 53 62 580. Mail: info@rifugiopuez.it

• RIFUGIO GARDENACIA (2050M)

scoprire una val badia intatta e selvaggia

Il Rifugio Gardenacia non fa troppo parlare di sé.

Non si inserisce nei più noti luoghi della Val Badia, non fa chiasso, non ci tiene troppo all’apparenza, ai fronzoli, alle mode.

E questo è un bene, perchè io non riuscirei, nè tanto meno vorrei, immaginarlo diverso.

rifugi in val badia: il gardenacia nel suo bel prato
Welcome to Gardenacia Hutte!

Il rifugio Gardenacia è così, e così è perfetto.

Mi piace pensare a lui come una delle oasi più intime e segrete di questa porzione dolomitica, un posto in cui il tempo si ferma e la vita ruota intorno ai ritmi della natura, al moto del sole e delle nuvole.

Un piccolo, grande balcone naturale sulla Val Badia, in cui godere del meraviglioso panorama dolomitico in tranquillità e in pace.

panorama sul sasso di santa croce in val badia
Da qui si apprezzano molto bene le cime Dieci e il Monte Cavallo del Sasso di Santa Croce

Siamo a 2050 metri d’altezza, subito sotto le pendici lunari del Puez, il rifugio è molto carino e offre un’ospitalità ladina di tutto rispetto. Concedersi un bel pranzo nella sua terrazza di legno è un’esperienza che fa molto, molto bene all’anima, che va vissuta senza fretta, godendosi pienamente l’ambiente circostante e gli esseri viventi che lo popolano

rifugi in val badia: mamma capra con caprettina bianca
Scene di vita ordinaria al Gardenacia: una mamma capra attenta e protettiva verso la sua prole
rifugi in val badia: rissa tra capre al rifugio gardenacia
Scene di vita ordinaria al Gardenacia 2: piccoli momenti di risse, non ben giustificate da nessun importante motivo

Due motivi supplementari per convincervi a venire quassù: la possibilità di concedersi una rilassante sauna finlandese con vista diretta sulle Dolomiti, e il pernottamento in una delle camere presenti nella struttura.

Osate desiderare altro?

  • Rifugio Gardenacia Parco Naturale Puez-Odle – La Villa, Badia. Tel: 0471 84 01 28 – 335 81 24 781. Mail: info@gardenacia.it

• RIFUGIO SANTA CROCE (2065M)

alcova sacra e storica alle pendici del sasso di santa croce

Nella mia geografia dell’anima e del cuore, oltre al rifugio Puez e ad altri innumerevoli posti in giro per il mondo, c’è lui.

Questo candido rifugio dall’architettura tipica ladina, accanto ad un ancora più candida chiesetta con campanile, entrambi inseriti in un paesaggio veramente, veramente spettacolare.

rifugi in val badia: la crusc con l'ospizio della croce e la neve
La Bellezza

Il Rifugio Santa Croce sorge infatti a quota 2000 metri circa, proprio sotto lo spettacolare Sasso di Santa Croce, la mia montagna dolomitica preferita in assoluto.

Vanta una storia antichissima: ben cinque generazioni della medesima famiglia hanno gestito, e gestiscono tutt’ora, questa bella casa risalente al 1718. Essa fu inizialmente la dimora del sagrestano operante nella vicina chiesa, sempre aperta anche per i numerosi pellegrini che giungevano in visita al santuario.

il rifugio santa croce, uno dei più antichi e importanti della val badia
Mattini di nubi basse al rifugio

I suoi interni caratteristici si prestano estremamente bene per sorseggiare un caffè o una grappa al pino mugo, in quanto le sue tre stübe avvolgono di antichità e spiritualità il viaggiatore.

Una tappa assolutamente imperdibile per chi è a zonzo in Alta Badia, poichè essa è anche il punto di partenza per la conquista delle cime del Sass dla Crusc e per una meravigliosa escursione ai prati dell’Armentara.

• RIFUGIO GENOVA (2306M)

giochi di luce e legno scuro verso panorami superlativi

Un po’ borderline, dato si trova all’incrocio tra la Val Badia e la Val di Funes, il rifugio Genova merita a pieno diritto di entrare in questa mia lista di rifugi ladini. Se non altro perchè io sono tanto affezionata a questa struttura metà in scuro legno, metà in pietra, sormontata da un tetto verde.

rifugi in val badia: il legno scuro della facciata del genova
Quando il sole batte sul legno del rifugio, il gioco di colori è davvero particolare

Costruito nel 1898, il rifugio Genova sorge in un bel prato a 2306 metri, tra il Sass de Putia e il Gruppo delle Odle. Siamo nuovamente nel contesto del Parco nazionale Puez-Odle, nel punto in cui transitato vari sentieri, tra cui le Alte Vie 2 e 8 ed il Sentiero Europeo Monaco di Baviera-Venezia. 

rifugi in val badia: l'entrata del rifugio genova
Entriamo?

Ottima cucina tradizionale, accoglienza ladina, splendida terrazza panoramica (e che panorama!), possibilità di pernottamento nelle sue rustiche camere o nel dormitorio…

What else?

  • Rifugio Genova – Via Berger 32, Funes. Tel: +39 0472 670072 – +39 347 2667694. Mail: info@schlueterhuette.com

• RIFUGIO ÜTIA DE BÖRZ AL PASSO DELLE ERBE (2006M)

un luogo magico uscito da un libro di fiabe

Il Passo delle Erbe è uno dei miei passi alpini preferiti. Sarà il suo nome, profondamente evocativo e fiabesco (sembra uscire dalle pagine di Lo Hobbit), sarà che unisce e separa due meravigliose valli dolomitiche, la Val Badia e la Valle Isarco (precisamente, una sua valle tributaria, la Val Luson).

Insomma, io amo venire quassù, a respirare l’aria dei suoi 2006 metri, prima di mettermi in marcia per la cima del Sas de Putia, o per fare il giro intorno ad esso.

Ma prima, come sacra abitudine, necessito di un caffè rigenerante, e qui ho l’occasione di sorseggiarmelo in un posticino realmente da fiaba (o da Signore degli Anelli).

utia de borz, bellissimo rifugio albergo al passo delle erbe
Sto parlando dell’ ütia de Börz, naturalmente! Eccola qui

Una casetta di legno, circondata da un bellissimo giardino ricco di pino mugo, tronchi colmi di fiori, decorazioni tipiche ladine, perennemente avvolta da profumi invitanti di cibo. Come resistergli?

La famiglia Promberger, che gestisce con passione e professionalità la struttura, vi accoglierà al meglio e vi farà sentire come a casa. E non finisce qui, perchè oltre al caffè energetico pre-escursione, o ad un lauto e delizioso pranzetto, avrete anche la possibilità di soggiornare direttamente nella struttura, in una delle 24 camere in legno di cirmolo.

  • Rifugio Ütia de Börz Passo delle Erbe , Strada Börz 26, San Martino in Badia. Tel. +39 0474 52 00 66 – +39 348 7019231. Mail: info@passodelleerbe.it

• RIFUGIO CAVAZZA AL PISCIADÙ (2587M)

piccolo grande istituzione nel cuore dell’altopiano lunare

Quando sono approdata per la prima volta al Rifugio Cavazza al Pisciadù, avevo il cuore gonfio di emozione e le gambe tremanti.

Avevo infatti appena ultimato la mia prima via ferrata ufficiale, la Brigata Alpina Tridentina al Pisciadù,e mi sentivo gonfia di orgoglio e felicità.

rifugi in val badia: il cavazza al pisciadù tra le rocce
L’imponente Rifugio Cavazza al Pisciadù

Tra l’altro, come non esserlo quando si approda qui, presso questo storico rifugio di proprietà del CAI, in una delle tante piane lunari del massiccio del Sella?

L’ambiente, che tocca i 2.587 metri d’altitudine, ha qualcosa di sublime, divino e ancestrale insieme: torri e muraglie di roccia, che cambiano colore a seconda dei giochi di luce tra sole e nuvole, racchiudono spazi bianchi e grigi, spruzzati qua e là di macchie erbose, unico tipo di vegetazione presente quassù.

il rifugio cavazza al pisciadù visto piccolino dalla cima del sas ciampac
Qui, invece, il rifugio sembra microscopico (foto scattata dalla cima del Sas Ciampac)

Accanto alla struttura, e in mezzo a questo incanto, vi è un’altra meraviglia: il lago Pisciadù, uno specchio d’acqua alpino posto sotto la cima omonima, di un meraviglioso colore celeste-smeraldo.

il lago pisciadù, tra le bellissime rocce
No, non sembra proprio essere un paesaggio di questo mondo!

L’unico simbolo della presenza umana quassù è il rifugio stesso, che è proprio come deve essere. Essenziale, rude, funzionale. Le sue spesse mura offrono protezione e riparo, eccellenti canederli e rigeneranti kaiserschmarren, preparate alla tradizionale maniera ladina.

rifugi in val badia: sentiero 666 e rifugio cavazza
Un’altra seducente prospettiva per innamorarsi definitivamente del rifugio in questione

È in luoghi come questo che si riesce davvero a percepire, o quanto meno a intravedere, l’essenza della vita, capendo di quante cose possiamo non aver bisogno per essere davvero felici.

  • Rifugio Cavazza al PisciadùBoscdaplan 66, La Villa, Alta Badia. Tel: +39 0471 836 292 – +39 335 60 96 141. Mail: info@rifugiopisciadu.it

• RIFUGIO KOSTNER AL VALLON (2500M)

l’ultimo baluardo di civiltà prima di entrare in un altro mondo

Anche qui, come per il rifugio Cavazza al Pisciadù, siamo molto vicini alle nuvole.

Anche qui siamo incastonati nel Gruppo del Sella, in un altro punto della sua complessa geografia che assomiglia più alla luna che al pianeta terra.

rifugi in val badia: il kostner al vallon con dietro dei nuvoloni
Rifugio Kostner e nuvoloni minacciosi

Il rifugio Kostner al Vallon domina, dall’alto dei suoi 2500 metri d’altezza, una delle pendici di questa misteriosa e imponente montagna dolomitica, proprio ai piedi della vertiginosa parete del Piz da Lech.

Anch’esso appartenente al CAI, è gestito con amore e passione dalla famiglia Agreiter, che propone un’ottima accoglienza, e una deliziosa cucina, ladina. Offre inoltre 28 posti letto suddivisi tra camerette doppie e camerate multiple

l'arrivo di pellegrini al rifugio kostner al vallon
Fratello e padre mi precedono verso il rifugio

Per me, il Kostner al Vallon è l’ultimo baluardo di civiltà prima di inserirsi nel cuore di quel mondo lunare e magico che è il Sella, e amo prendere qui il primo caffè della giornata.


un liquidambar dai colori stupefacenti per celebrare un anno di blog

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog

Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.


9 commenti

Martina · 10 Giugno 2019 alle 20:05

Bellissimo articolo, stiamo organizzando proprio un weekend di trekking sulle dolomiti! Questo post (ma direi tutto il tuo blog) fa davvero al caso nostro! Io di solito queste zone le vedo d’inverno con la neve, sono curiosissima di scoprire anche il loro lato estivo 😁

Martina Bressan · 10 Giugno 2019 alle 13:02

Quanto amo leggere questi tuoi articoli che raccontano le nostre meravigliose montagne. Davvero bello. Mi piacerebbe molto passare una notte al Rifugio Kostner per vedere l’alba da lassù chissà che spettacolo…

elisascuto · 19 Maggio 2019 alle 14:37

Come sai non riesco a resistere al fascino della Val Badia! E allora ho dovuto leggere questo post per vedere se restasse qualche magnifico rifugio ancora da scoprire! E ne ho trovati due, che grazie alle tue parole non mi lascerò scapoare, l’Utia de Borz e il Kostner!

Simona · 11 Maggio 2019 alle 10:48

Hai una carica pazzesca. Quando si parla poi di rifugi immersi nella natura ancora di più, si vede che tè qualcosa che ti appassiona proprio. Io al contrario tuo non sono molto pratica e sono anzi molto imbranata. Eppure solo a pensare ai rifugi mi arriva la sensazione di tepore, di tisane bollenti e di tanta incredibile natura!

Elisa · 10 Maggio 2019 alle 17:55

Sono stata in Val Badia moltissimi anni fa, quando ancora non amavo la montagna e non ero in grado di apprezzarla veramente. Quest’anno dopo tanto tempo ho rimesso piede in Trentino… ed è stato come tornare a casa, in un posto che avevo però quasi dimenticato. Mi piacerebbe moltissimo camminare di nuovo lungo alcuni di quesi percorsi, ricordo una soddisfazione in mensa quando da lontano si cominciava a intravedere il rifugio!

Elena · 7 Maggio 2019 alle 16:59

100 punti ai rifugi magnifici che hai scovato e sperimentato…E 1000 punti alla didascalia della prima foto! 🙂

Dany M · 6 Maggio 2019 alle 18:30

Ho fatto un salto la scorsa estate in Alto Adige e una giornata a Piz Sorega in Val Badia! Che bellezza <3 Mi segno i tuoi consigli per la prossima volta!

Valentina · 6 Maggio 2019 alle 10:14

Adesso che arriva la bella stagione ho proprio voglia di fare qualche escursione in montagna! la Val Badia sembra un’ottima idea, soprattutto il Passo delle Erbe, me lo segno! Grazie per i consigli

Franca · 4 Maggio 2019 alle 17:31

Sei una vera forza della natura!!! Io parecchi anni fa sono salita sulla cima del Sasso della croce ( sas della crusc) e ne conservo ancora un bellissimo ricordo…panorama strepitoso!!
Grazie per i tuoi articoli che mi fanno una gran compagnia 😊un saluto

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