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Ricordo ancora molto bene la prima volta che mi imbattei in lei. O meglio, in una sua fotografia, dato che stavo programmando il viaggio estivo a Corfù ed ero alla ricerca di consigli e ispirazioni su cosa fare e vedere in quest’isola greca ionica a forma di cavalluccio marino.

Rimasi talmente incantata da quella paradisiaca visione di mare, roccia, natura e spiaggia da invidiare Harry Potter e la sua capacità di materializzarsi immantinente in un altro posto.

“Non c’è storia, qui ci dobbiamo andare!”, ho detto al fidanzato romagnolo, il mio compagno di quel viaggio greco (e di praticamente tutti gli altri). E così è stato, una volta approdati in quel di Kerkyra (il nome in lingua greca di Corfù).

Porto Timoni si chiama questo posto, e confermo che la meraviglia delle fotografie che lo ritraggono corrisponde alla realtà.

isola di corfù: la doppia baia di Porto Timoni
Non credo ci sia bisogno di aggiungere altro, questo articolo potrebbe tranquillamente terminare qui

RAGGIUNGERE LA DOPPIA BAIA DI PORTO TIMONI: UN BREVE MA SUGGESTIVO TREKKING A CORFÙ

Ebbene sì, Porto Timoni è uno degli angoli in assoluto più belli e pittoreschi di tutta Corfù, insieme ai faraglioni lucenti e levigati da mare e vento di Capo Drastis. Si colloca nella parte nord-occidentale dell’isola presso il promontorio di Afionas, ed è proprio da questa località che parte il sentiero di trekking per raggiungerlo.

Mica pensavate di arrivare, parcheggiare ed essere già comodamente presso la sua stupenda doppia baia, eh? 🙂

Come tutti gli Eden terrestri più belli e incontaminati, anche Porto Timoni si fa un po’ desiderare, mettendo alla prova i suoi futuri ospiti con un selvaggio itinerario immerso nella macchia mediterranea. Ma don’t worry, non è niente di troppo difficile o faticoso, e ora vi spiego tutto nel dettaglio.

RAGGIUNGERE LA DOPPIA BAIA DI PORTO TIMONI: DATI TECNICI

  • Punto di partenza: parcheggio nei pressi della taverna Anemos, ad Afionas
  • Durata: una mezz’oretta / 40 minuti
  • Dislivello: 130 metri
  • Lunghezza: poco più di 1 km
  • Tipo di percorso: sabbioso e misto a sassi e rocce, un po’ scosceso in alcuni tratti.

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COME ARRIVARE AD AFIONAS, IL PUNTO DI PARTENZA

Il giorno della vostra gita alla doppia baia di Porto Timoni, alzatevi presto, fate una buona colazione, inforcate scarpe da ginnastica chiuse o scarponcini (sì, avete capito bene, niente infradito ai piedi!) e partite alla volta della località Afionas.

Considerate che da Corfù città ci vuole un’ora di macchina, da Sidari 25 minuti, da Paleokastritsa 45. Qualunque sia il vostro punto di partenza, dovrete affrontare le tipiche strade corfiote, non proprio il massimo in fatto di comodità e sicurezza. Curve, tornanti, salite e discese sono all’ordine del giorno, soprattutto in questa zona rocciosa e selvatica dell’isola.

Una volta raggiunto il paese di Afionas, rimanete sulla strada principale e dirigetevi verso la taverna Anemos. Potrete posteggiare il vostro mezzo presso il suo parcheggio, nel quale, soprattutto in estate, verrete accolti da un operatore pronto a riscuotere il pagamento (dovrebbe essere 4€ per tutta la giornata).

Il sentiero da imboccare per raggiungere la doppia baia di Porto Timoni si trova proprio accanto alla piattaforma del bar in loco, presso il quale vi consiglio (se già non l’avete con voi) di fare incetta di acqua, viveri e bevande fresche. Lungo il percorso, e presso le due selvagge spiagge, non esistono infatti punti di ristoro.

Fatto questo, la vostra discesa verso il paradiso può ufficialmente cominciare, ma prima non dimenticate di godervi la sublime vista da quassù.

Valentina su una panchina di fronte a un coccodrillo di roccia a corfù, prima di raggiungere la doppia baia di Porto Timoni
Io che ammiro un bellissimo coccodrillo di roccia

IL SENTIERO PER LA DOPPIA BAIA DI PORTO TIMONI

Il sentiero si addentra subito nel cuore della brulla macchia mediterranea, su un fondo roccioso e sassoso ma generalmente pulito. In alcuni tratti diventa parecchio stretto, e occorre fare attenzione a dove si mettono i piedi per non cagionarsi qualche involontaria storta o graffiarsi le gambe con i pungenti arbusti dei cespugli.

Non credo ci sia bisogno di dirlo, ma evitate di abbandonare il sentiero e di inoltrarvi nella vegetazione: quando l’ho percorso io, in ogni angolo al di fuori del tracciato, vi erano ragnatele grandi come castelli, munite di abitanti tra i più immensi che io abbia mai visto in Europa!

il paradisiaco colore del mare di Porto Timoni
Ben presto si inizierà a sentire il caldo e la fatica, ma i bellissimi panorami allevieranno tutto

Anche i tratti più ripidi si affrontano bene, l’importante è fare attenzione a non scivolare sulle rocce più lisce. Poco dopo la metà del tragitto, si arriva ad un punto panoramico a dir poco mozzafiato, da cui si può apprezzare la doppia baia di Porto Timoni in tutto il suo splendore.

la doppia baia di Porto Timoni vista dall'alto del sentiero
Eccolo

Dal balcone naturale presso cui si scatta la qui presente fotografia, mancano solamente poche decine di metri all’arrivo in spiaggia. E una volta raggiunta la brulla linea di mezzeria tra le due calette, resta solo da decidere dove accamparsi.

LA DOPPIA BAIA DI PORTO TIMONI, E UNA TERZA SORPRESA

Inutile dire che dovrete assolutamente godervi entrambe le due splendide e selvagge spiaggette di Porto Timoni, magari concedendovi la mattinata in una e il pomeriggio presso l’altra.

Un sottile sentierino collega entrambe queste due mezzelune. Io mi sono subito accampata in quella di destra (guardando Porto Timoni dall’arrivo del sentiero), mi sono tolta scarpe e vestiti e mi sono tuffata nelle sue acque cristalline.

È stato proprio mentre cercavo di trasformarmi in Ariel, per poter vivere per sempre qui, che mi sono imbattuta in due meravigliose sorprese!

La prima è stata questa:

una stella marina rossa nel fondale di una delle due baie di porto timoni
Una spettacolare stella marina nelle rocce del fondale!

Mentre la seconda è stata:

doppia baia di Porto Timoni: vista sulla terza caletta, raggiungibile a nuoto
Una terza caletta, di fronte alla baia destra di Porto Timoni

Nuotando con maschera e boccaglio, mi sono diretta verso quella lingua di sabbia dorata di fronte a me, scoprendo così una terza, piccola e spettacolare baia, conquistabile solo a nuoto o con gommone/piccole barche.

la vista sul mare dalla terza caletta di porto timoni
Ecco la veduta direttamente dalla terza caletta. Un paradiso assoluto!

Voi potrete fare lo stesso, facendo solo attenzione alle rocce e ai sassi sul fondale prima di arrivare sulla sabbia. Vi sentirete un po’ come dei contemporanei Ulisse, approdati in un posticino speciale senza tracce umane.

Anche la porzione di Mar Ionio che lambisce la baia sinistra di Porto Timoni è fenomenale: i ricchissimi fondali si sprecano, così come le insenature, le piccole grotte, i tantissimi pesci variopinti… Unica nota dolente, che ho riscontrato qui: la temperatura dell’acqua, decisamente più fredda rispetto all’altro lato (che comunque non è proprio caldina, essendo nella parte nord-occidentale dell’isola).

doppia baia di Porto Timoni: insenature nel mare
Suggestivo scorcio verso dal lato sinistro di Porto Timoni

INFORMAZIONI PRATICHE

  • Il sentiero di trekking per raggiungere la doppia baia di Porto Timoni non è lungo e non è difficile, ma richiede comunque un po’ di attenzione, dimestichezza con i percorsi in natura e assenza di vertigini;
  • le infradito mettetele nello zaino, e indossate scarpe da ginnastica chiuse, possibilmente con la suola scolpita;
  • portate con voi un’abbondante scorta d’acqua, di viveri e, se volete un po’ ombra, un ombrellone o una tenda: entrambe le baie sono selvagge, non vi è nessun tipo di attrezzatura o punto ristoro;
  • spalmatevi abbondante crema solare e indossate cappellino e occhiali da sole durante il trekking;
  • non dimenticatevi la maschera con il boccaglio e anche le pinne, per godervi al massimo le paradisiache nuotate che farete;
  • ricordatevi che siete in un luogo di natura da proteggere e tutelare: non disperdete rifiuti, cibo, mozziconi di sigaretta nell’ambiente;
  • rispettate anche il silenzio e la quiete del posto: materassini e palloni teneteli in serbo per spiagge più idonee al loro utilizzo;
  • e se proprio non avete voglia di faticare per raggiungere Porto Timoni, potete sempre arrivarci via mare, noleggiando una barca.
doppia baia di Porto Timoni: valentina dall'alto del sentiero al tramonto
Un ultimo saluto da questo posticino al tramonto!

TIPS SPECIALI – Siete alla ricerca di altri consigli e ispirazioni su Corfù? Ecco qui allora altri due articoli che fanno al caso vostro! Troverete consigli su dove mangiare bene e local in giro per l’isola, e tante bellissime spiagge da non lasciarsi sfuggire!


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Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog

Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.


7 commenti

Sara · 16 Ottobre 2021 alle 15:56

Corfù è una di quelle isole che mi piacerebbe moltissimo visitare, il tuo articolo mi ha fatto venire ancora più voglia!! Prima o poi ce la faremo.

    Valentina · 29 Ottobre 2021 alle 10:26

    Grazie mille, mi fa molto piacere! È un’isola davvero ricca di sorprese e sfacettature!

Riccardo · 27 Agosto 2021 alle 0:40

frequentavo questa spiaggia con la mia famiglia già alla fine degli anni ’80 e primi ’90…all’epoca mia madre chiamava questo posto “i due mari”, trascorrevamo intere giornate da soli, io facevo pescasub e trovavo un mare pieno di vita…lo si raggiungeva a nuoto (faticaccia) o noleggiando un pedalò (altra faticaccia) dall’unico che ne aveva un paio, in fondo alla spiaggia di Agios Georgios…era un paradiso.
mi fa male scoprire che i taxi boat hanno raggiunto anche questo posto…non dovrebbero permetterlo…sono luoghi segreti riservati a chi è disposto a fare un sacrificio per poterne godere, a chi ama il silenzio, il sole, il vento e la sabbia sulla pelle.

paola · 1 Agosto 2021 alle 22:52

Conosco proprio poco di Corfù, ma questo trekking ha un paesaggio mozzafiato. Complimenti per i dettagli e le bellissime foto.

Paola · 31 Luglio 2021 alle 15:52

Sono stata a Corfù di sfuggita, come tappa in crociera e mi era piaciuta molto!
Bellissimo questo trekking, con paesaggi e colori mozzafiato!

Eliana · 16 Luglio 2021 alle 18:17

Un trekking breve ma sicuramente appagante e adatto ai più: la vista al tramonto è splendida e le due calette sono davvero meravigliose! Che dire, mi piacerebbe partire per Corfù e un giorno esaudirò questo desiderio!

anna · 16 Luglio 2021 alle 10:59

Sto adocchiando dei voli per Corfù in questi giorni. In realtà ci già sono stata da ragazza con i miei, ma ho visitato poco. Questo trekking è stupendo, secondo me vale proprio la pena! Con il bambino appresso direi che è obbligatorio portare l’ombra per evitare di riportarlo a casa cotto.

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