Un venerdì di lavoro ma con la prospettiva di una partenza serale verso il Trentino-Alto Adige, una tappa altamente natalizia a Trento, una successiva fuga in Val di Fassa passando per i mercatini di Natale al Lago di Carezza, una domenica di sole in mezzo alla neve nel cuore del Catinaccio…
Si può forse chiedere qualcosa di più da un weekend invernale trentino?
Anche se verrebbe spontaneo dire di no, in realtà qualcosa di più c’è. Qualcosa che ha reso il mio (e, volendo, anche vostro) fine settimana montanaro un’esperienza ancora più indimenticabile!
A cosa mi riferisco?
Ad una favolosa degustazione di vini presso una piccola ma assai speciale cantina trentina!

REDONDÈL, UNA PICCOLA MA SPECIALE AZIENDA AGRICOLA
Nella botte piccola c’è il buon vino, recita un noto detto. E lo stesso vale anche per la cantina Redondèl.
Ubicata a Mezzolombardo, nel cuore della Piana Rotaliana a una ventina di chilometri da Trento, Redondèl vanta 3 ettari e poco più di vigne di età compresa fra i 35 e i 90 anni, sei giardini e una solida gestione familiare.
Paolo Zanini, che ci ha caldamente accolto in cantina insieme a Mara Dalmonech, porta avanti un’eredità che affonda le proprie radici nel secolo scorso, quando suo nonno produceva Teroldego e lo esportava in Austria, nell’epoca in cui Trento era ancora territorio asburgico.

Con tanto orgoglio e amore per la propria terra e per il proprio lavoro, Paolo ha preso in mano questa tradizione di famiglia trasformandola in una vera missione Teroldego.
Perché Teroldego?
Il motivo è molto semplice: perché Redondèl produce esclusivamente vino Teroldego, nettare ritenuto una delle meraviglie enologiche della regione e re indiscusso della Piana Rotaliana.
LA PIANA ROTALIANA
Per chi non lo sapesse, la Piana Rotaliana si colloca a nord di Trento e nelle propaggini più settentrionali anche del Trentino stesso, costituendosi come una sorta di ponte fra la civiltà latina e quella germanica.
Si tratta, come il nome stesso ci suggerisce, di una pianura alluvionale fra il fiume Adige e il torrente Noce, dalla curiosa forma di un vasto triangolo racchiuso fra le sponde dei due fiumi, con l’imbocco della Val di Non al vertice.
Definita “il giardino delle viti” da nientepopodimeno che Goethe, e “il giardino vitato più bello d’Europa” da Cesare Battisti, la Piana Rotaliana è una terra di secolare tradizione vitivinicola, in cui si produce proprio lui, Mister Teroldego.

I vigneti di Redondèl vengono coltivati senza impiego di prodotti chimici e posseggono nomi che custodiscono la memoria di persone, tradizioni, viti: Vignai, Pasquali, Pozze, Morei, Pradi e, infine, Redondèl. Quest’ultimo è colui che, come avrete intuito, dà il nome all’azienda, alludendo alla forma rotonda del giardino stesso (redondèl è infatti un termine dialettale che significa “rotondo”), e anche a quella che assume il torrente Noce quando accarezza la proprietà Zanini.
L’origine alluvionale della Piana Rotaliana causa una distribuzione non omogenea di ciottoli, ghiaia e pietre, motivo per cui i vigneti Redondèl crescono su terreni differenti. Ogni appezzamento restituisce dunque uve e, successivamente, vini con caratteristiche differenti.
I VINI REDONDÈL
Dopo un’ottima accoglienza e una breve spiegazione dei punti salienti della loro azienda, Mara e Paolo hanno estratto dal cilindro (o, per meglio dire, dalle botti) i loro tesori.
Quattro sono attualmente le etichette firmate Redondèl, e vi spoilero già che ognuna di esse crea dipendenza e illustra molto bene il motivo per cui il Teroldego è definito Tirolergold, l’oro del Tirolo.

Quali sono questi vini? Vediamo un po’:
• ASSOLTO, TEROLDEGO VIGNETI DELLE DOLOMITI ROSATO IGT
Assolto é un vino secco rosato, di moderata gradazione alcolica (12%).
Gli acini pigiati rimangono solo poche ore in macerazione prima di essere “assolti” dal loro compito; ciò permette al futuro vino di conservare intatti inebrianti sentori di fiori rossi, rosa e fragola.
Si tratta di un vino sempre fresco, suadente, pulito e abbinabile alle più svariate pietanze. Come dice Paolo, un vero e proprio gentilvino d’altri tempi.
• DANNATO, TEROLDEGO ROTALIANO DOC
Si cambia prospettiva con il Dannato, un vino secco con una gradazione alcolica del 12,5% che necessita di un lungo affinamento in bottiglia prima di essere assaporato.
Forse più di tutti gli altri vini, il Dannato riflette l’andamento delle varie vendemmie, restituendo un prodotto sempre diverso, di anno in anno e di bottiglia in bottiglia. Equilibrato e armonico nel complesso, si contraddistingue per l’armonia del tessuto, il nerbo deciso e persistente e l’acidità vigorosa ma ben accordata.
Si distaccano note impetuose di lamponi, boero, viole, marasche e spezie dolci.

• INDULGENTE, VIGNETI DELLE DOLOMITI IGT
Indulgente è un vino rosso fermo, con una gradazione alcolica del 13%, proveniente da uve selezionate e raccolte manualmente tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre. La sua vinificazione avviene in acciaio, e necessita di una permanenza di almeno un anno in bottiglia.
Il suo colore è di un intenso rosso rubino, il gusto è asciutto e persistente, ben bilanciato nei suoi sentori tra i quali spiccano la ciliegia, il ribes, il lampone.
Perfetto l’abbinamento con piatti a base di selvaggina, cacciagione e formaggi stagionati.

• BEATOME, TEROLDEGO IGT DELLE DOLOMITI
Beata di nome e di fatto quest’etichetta firmata Redondèl.
Si sale di un gradino non solo nella scala alcolica ma anche nella robustezza e nella personalità del vino: i sapori sono molto intensi, con sentori di prugne secche, genziana, frutta di bosco matura, cacao, caffè, tamarindo e qualche nota di anice. Il suo equilibrio tocca la perfezione, e necessita di molto tempo per schiudere tutta la sua inebriante magia.
Un Teroldego speciale e sopraffino, unico nel suo genere. Un vino volutamente non DOC, spiega Paolo, “così da poter seguire un mio rigore produttivo che va al di là di ogni disciplinare imposto”.
Voto: dièsci!
VISITARE LA CANTINA REDONDÈL: UN VIAGGIO NEI SAPORI, NELLA PASSIONE, NELLA TRADIZIONE
Durante la degustazione ho avuto modo di conoscere Paolo, Mara e la splendida filosofia che si cela dietro la loro azienda agricola.
Una filosofia che ruota intorno a valori profondi e nobili, e che si regge su una potente passione: quella per l’uva e per il vino, per la terra e i suoi ritmi lenti ma genuini, per la cura e la dedizione, che sono la chiave di ogni lavoro fatto bene.

Essere accolti in cantina, fra le botti, i vini e i racconti di Paolo e Mara, significa compiere un vero e proprio viaggio nel gusto, nei sapori, nei profumi di questa terra preziosa, nella storia, nella tradizione, nella bellezza di chi mette l’anima in ciò che fa.
“Faccio vino per il fine ultimo di poterlo condividere con gli ospiti della mia cantina e con quelli che, bevendolo anche da lontano, aprono un sottile e benvenuto dialogo”, recita una delle frasi che compongono il Manifesto di Paolo e dei suoi tesori (dal quale provengono anche molte delle frasi citate che trovate nelle didascalie delle foto).
Ad ogni bottiglia, ad ogni sorso ci si innamora un po’ di più del mondo Redondèl che, seppur piccolo, è davvero accogliente e autentico come pochi altri.

INFORMAZIONI PRATICHE
- Redondèl – piccola azienda agricola di Paolo Zanini vignaiolo si trova in Via Roma 28, 38017, a Mezzolombardo (TN).
- Si raggiunge facilmente da Trento, in una ventina di minuti d’auto.
- Per prenotare una degustazione, visitare la cantina o acquistare i vini non esitate a contattare Mara via telefono o via mail. Ecco i recapiti: Tel. +39 0461 522415 email: info@redondel.it
- La cantina Redondél è aperta dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 18.00 (nel periodo prenatalizio anche la domenica).
- Le visite avvengono su prenotazione.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
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