“Non esistono al mondo tanti posti così incredibili come la miniera di sale di Wieliczka, signorina!”,
mi disse un viaggiatore italiano, residente ormai da molti anni a Cracovia, quando gli domandai incerta se mi consigliava o meno una gita alla suddetta miniera durante il mio viaggio polacco.
Mi sono fidata.
Sono salita sull’aereo, sono atterrata a Cracovia, ho mangiato i pierogies.
Mi sono perdutamente innamorata dell’eleganza maestosa della Rynek Główny e dell’atmosfera vibrante del Kazimierz, ho rimangiato i pierogies, mi sono sentita molto dandy in cafè particolarissimi, ho importunato tutti i gatti del Kocia Kawiarnia Kociarnia; ho visto la fabbrica di Schindler, bevuto champagne a un concerto di musica classica, mangiato in un ristorante stellato, mangiato pierogies (l’ho già detto?), visitato i campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau.
E sono andata a verificare la veridicità dell’affermazione del viaggiatore italo-polacco di cui sopra presso la miniera dal nome impronunciabile.
Volete sapere cosa ne penso? Bene, leggetevi il mio umile reportage 🙂
(Attenzione, piccolo spoiler: ANDATECI!!).
GITE FUORI PORTA DA CRACOVIA: LA MINIERA DI SALE DI WIELICZKA, CON MUSEMENT
A poco più di dieci chilometri da Cracovia, nel cuore delle silenziose e ampie campagne della Polonia meridionale, c’è un luogo intrigante e meraviglioso: la miniera di Wieliczka.
Situata presso l’abitato che le da il nome, essa è una delle più antiche miniere di sale al mondo. È stata in funzione per oltre sette secoli, dal 1200 al 1996, e ha dato lavoro ad intere generazioni di minatori.

La miniera di sale di Wieliczka vanta circa 300 chilometri di cunicoli e gallerie, e tocca una profondità di 327 metri. Nel 1978 è stata dichiarata dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, e il motivo di questa scelta ce lo sottolinea la sua ridondanza internazionale: oltre 45 milioni di turisti, provenienti da tutto il mondo, sono stati qui, e il numero annuale di visite è in costante aumento.
Durante la mia permanenza a Cracovia, ho visitato la miniera affidandomi a Musement, e sono stata molto contenta di questa scelta. Nell’ultimo paragrafo vi fornirò tutti i dettagli pratici, intanto eccovi un piccolo tour virtuale sottoterra.
MINIERA DI SALE DI WIELICZKA: VIAGGIO AL CENTRO DELLA TERRA POLACCA
Visitare la miniera di sale di Wieliczka significa intraprendere un viaggio spazio-temporale davvero speciale.
Si va a ritroso nel tempo, scoprendo i segreti e le tradizioni di un antichissimo popolo e di un antichissimo mestiere e, contemporaneamente, ci si avvicina al cuore della terra, scendendo in profondità nei meandri di un articolato mondo sotterraneo.
Il percorso turistico, quello più gettonato, è lungo circa 3 km, e permette la scoperta di una porzione del giacimento, arrivando fino a 135 metri di profondità. Sappiate che questa zona corrisponde a meno dell’1% della lunghezza totale delle gallerie (giusto per darvi un’idea delle proporzioni).
Si transita in ambienti estremamente salubri, soprattutto per chi soffre di problematiche respiratorie, si incappa in ambienti a dir poco suggestivi, si rimane a bocca aperta per la bellezza e l’unicità di questi luoghi.

Fin dalla sua creazione, la miniera di sale di Wieliczka ha attirato a sè illustri ospiti, curiosi di vederla con i propri occhi. Le testimonianze e, in alcuni casi, le fotografie, ci mostrano, tra gli altri, Mendeleev, Goethe e Karol Wojtyla, prima di diventare papa Giovanni Paolo II.
Uno dei primissimi visitatori fu Niccolò Copernico (1473-1543), celebre astronomo e matematico polacco al quale è dedicata una delle tante grotte della miniera.

C’è poco da dire, la miniera di Wieliczka è un vero e proprio gioiello. Per me la visita è stata a dir poco emozionante, e continuo a rimembrare l’esperienza con un luccichio acceso negli occhi.
Luccichio che mi ha accompagnato fin dall’ingresso in miniera, facendosi beffe dei 378 iniziali gradini in legno in discesa e all’interno di un pozzo verticale, e dell’assenza, per ovvi motivi, di finestre e luce naturale.
Una volta compiuto questo eroico gesto, inizia ufficialmente il cuore della visita, che si snoda tra gallerie, corridoi, grotte, laghetti, fiumi e chiese, addentrandosi ancora di più verso il centro della terra.
GROTTE, GALLERIE LABIRINTICHE, SCULTURE E STORIE D’ALTRI TEMPI
Tre sono gli elementi dominanti della visita: sale, legno e suspense.
Il primo è, ovviamente, il tema centrale della miniera, l’oggetto del capolavoro che è stato costruito apposta per lui. Il solo fatto che venisse chiamato oro bianco ce la dice lunga sull’enorme ricchezza che esso, qui custodito in abbondanza, ha sempre rappresentato per le popolazioni locali.
I cristalli di salgemma, presenti in loco da ormai 14 milioni di anni, venivano estratti e utilizzati non solo per il condimento e la conservazione dei cibi, ma anche come metodo di pagamento. Per Wieliczka, e per l’intera Polonia, la miniera ha dunque giocato il ruolo di fruttuoso e importantissimo business.
Il legno, invece, permea cunicoli, gallerie e soffitti ed è il custode ufficiale dell’oro bianco. Sottoposto alle peculiari condizioni ambientali e di alta salinità del giacimento, diventa duro e impermeabile come una pietra, e quindi perfetto per tenere in piedi tutta la baracca.

Il terzo ingrediente, la suspense, conferisce al visitatore la sensazione di trovarsi in una dimensione altra da quella terrestre, un regno abitato da gnomi, fate, streghe e mostri di vario genere.
Non temete, non sto farneticando, almeno non del tutto. Sculture di strane creature, spesso protagoniste di curiose leggende, fanno capolino in diverse aree della miniera, soprattutto sui binari, tra le macchine e le attrezzature minerarie. Realizzate dagli stessi minatori, queste presenze rallegravano e alleggerivano i cupi ambienti di lavoro, rendendoli più accoglienti.

Tante storie e leggende si collegano alla miniera, e una delle più interessanti è senza dubbio quella inerente la principessa Kinga (Cunegonda). Questa fanciulla, di rara bellezza, era la figlia del re d’Ungheria, e venne promessa in sposa al principe polacco Boleslao V. Ma ahimè, pare che questa unione amorosa non fu molto felice: la profonda devozione religiosa della principessa fece sì che il matrimonio non fu mai consumato e che addirittura la stessa Kinga gettò via l’anello di fidanzamento.
Questo gesto, probabilmente guidato da ispirazione divina, suggerì ai minatori il punto esatto in cui iniziare a scavare per cercare i depositi di sale. E fu così che si scoprì il corposo giacimento sotterraneo di Wieliczka, nel quale, magicamente, fu ritrovato anche il famigerato anello di Kinga, incastonato in un cristallo di sale.

Avrete ormai capito che i lavoratori della miniera erano anche dei bravissimi artisti, dotati di straordinarie capacità ingegneristiche, come ci raccontano le varie statue di minatori, i macchinari, le invenzioni e gli interessanti aneddoti della guida.

LA CHIESA DI SANTA KINGA ED ALTRE CAPPELLE SOTTERRANEE FAVOLOSE
Non sfuggirà al visitatore la profonda religiosità che si respira nelle stanze della miniera. Sapendo di svolgere un lavoro molto pericoloso, i minatori riponevano una fede enorme in Dio, e non perdevano occasione di manifestarla, spesso mediante opere d’arte di rarissima bellezza.
Fiore all’occhiello della miniera di Wieliczka sono, infatti, le chiese sotterranee interamente scolpite nel sale.

Il percorso ci mostra la barocca cappella di Sant’Antonio, quella di Santa Croce e poi lei, la spettacolare e mozzafiato Chiesa di Santa Kinga, nota come la cattedrale in sale della Polonia.

Questo ambiente toglie il fiato per la sua magica bellezza, e per l’atmosfera di pace e silenzio che emana. Siamo in una delle chiese sotterranee più grandi del mondo (la sua superficie calpestabile è di 465 m²), incastonata a 101 metri di profondità, ed è qui che si comprende pienamente l’assoluta devozione religiosa degli antichi minatori.
Basta osservare i bassorilievi incisi sulle pareti: episodi salienti e salini della vita di Gesù, tra cui spicca una meravigliosa Ultima Cena, fanno bella mostra della loro assoluta perfezione, e di tutti i loro infiniti dettagli di grande pregio.

Dal 1999 la cappella di Santa Kinga ospita una statua dedicata a Papa Giovanni Paolo II, anch’essa realizzata interamente in sale. Sappiate inoltre che qui, durante le festività più importanti, si celebrano le funzioni religiose, e che essa è a disposizione anche per eventi privati, quali matrimoni e concerti di musica classica.
LA MAGIA DEI LAGHI SOTTERRANEI
A dare un ulteriore tocco di bellezza e fascino alla miniera di Wieliczka (se mai ce ne fosse bisogno), è la presenza di numerosi specchi d’acqua, armoniosamente inseriti tra le superfici saline.

Ma come è possibile che esistano laghi e corsi d’acqua in un giacimento di sale?! Non c’è il rischio che si sciolga tutto?, domanderete, giustamente, voi.
Ebbene no, cari amici: ogni ipotetica catastrofe dovuta alla presenza di acqua qui sotto viene prontamente scongiurata da ingegnosi accorgimenti. In primis, come abbiamo già detto, si utilizza il legno che, insieme alla conformazione geologica stessa della miniera, funge da impermeabile naturale.
Inoltre, l’acqua dei laghi e dei corsi d’acqua presenta una concentrazione salina estremamente elevata, talmente satura da aver raggiunto un equilibrio con suolo e pareti (per farvi un esempio, la salinità di queste acque è pari a quella del Mar Morto).

INFORMAZIONI PRATICHE
- La miniera di sale di Wieliczka si trova nell’abitato omonimo, a circa dieci chilometri da Cracovia;
- consiglio vivamente di prenotare il biglietto con Musement. Risparmierete, e potrete scegliere tra diverse opzioni: io consiglio quella che prevede, oltre al biglietto di ingresso, anche il trasporto in bus. Dovrete solo recarvi al punto di incontro nel centro di Cracovia con il vostro voucher. In ogni opzione è compresa la guida in lingua italiana;
- la durata del percorso turistico di visita è di circa 3 ore;
- a metà percorso, in prossimità del bar e del negozio di souvenirs, è prevista una piccola pausa;
- c’è anche un ristorante sotterraneo che, dicono, sia molto buono. Io non l’ho provato.
- la temperatura in miniera è costante e si aggira tra i 14 e i 16° C, per cui è bene regolarsi di conseguenza con l’abbigliamento, a seconda anche della stagione;
- indossare scarpe comode! Ci sono circa 800 scalini, di cui 378 all’inizio del percorso;
- I servizi igienici si trovano a circa 40 e 90 minuti dall’inizio del percorso;
- è consentito fotografare o filmare solo se si acquista l’autorizzazione, esibendo durante tutta la durata della visita l’apposito adesivo consegnato alle casse. Costa 10 PNL (2.33 euro).
Post realizzato in collaborazione con Musement

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè
18 commenti
Mammezainoinspalla · 10 Luglio 2019 alle 14:43
Che bei ricordi… Noi ci siamo stati 2 anni fa, esperienza magica anche con i bambini!!
Valentina · 16 Luglio 2019 alle 9:50
Un posto davvero splendido e unico nel suo genere! 🙂
Barbara · 15 Giugno 2019 alle 23:41
Andrò a Cracovia questa estate e dopo avere letto il tuo articolo non mancherò di visitare la miniera di sale! Credo anche che seguirò il tuo consiglio e acquisterò il biglietto per la visita guidata con bus incluso, magari lo farò prima di partire dall’Italia 🙂
Silvia CT · 14 Giugno 2019 alle 22:54
avevo letto di questa miniera sul web ma non in maniera così approfondita come hai fatto tu, certo che gli 800 scalini mamma mia aiutooo
Alice · 14 Giugno 2019 alle 13:31
Avevo già sentito parlare di questa miniera, ma nessuno era riuscito ad incuriosirmi come questo tuo articolo. La inserirò nel mio prossimo viaggio in Polonia. Grazie per tutte le utili informazioni.
Dani · 10 Giugno 2019 alle 14:31
Ho già sentito parlare di questa miniera e mi ha incuriosito molto. Bellissimo il tuo racconto, molto dettagliato.
Julia · 8 Giugno 2019 alle 7:16
Sei stata così dettagliata che mi sembrava di essere lì dentro con te. sicuramente programmo una visita alle miniere di sale, ora mi leggo il resto su Cracovia
Simona · 7 Giugno 2019 alle 12:21
Quando si tratta di esperienze “sotterranee” io sempre un po’ intimorita. Ho letto con grande interesse e sono rimasta invece molto colpita sia dalle statue di sale che dalle decorazioni. Incredibile quanto ci sia nascosto agli occhi dei piu’ e per quanti anni sia rimasto tutto intatto. Mi hai fatto vivere una bellissima esperienza e ti ringrazio perche’ considerando la mia paura non so se mai ci andro’ dal vivo. Almeno grazie a te ci sono stata virtualmente!
Samanta · 7 Giugno 2019 alle 11:53
Adoro le miniere e, più in generale, le grotte! Da piccola mi terrorizzavano e trascorrevo tutto il tempo con il terrore di cadere, ora invece mi concentro sulle sensazioni spesso un po’ magiche che queste stanze cariche di storia e in qualche modo sospese nel tempo fanno scaturire. Le statue di sale, così come le decorazioni della chiesa, sono bellissime e ci rammentano l’incredibile capacità e il talento degli esseri umani..davvero notevole!
una siciliana in cucina · 21 Maggio 2019 alle 14:58
Leggo con piacere questo post perché è un luogo che vorrei visitare la prossima estate insieme al mio compagno durante il nostro viaggio in moto, ti ringrazio molto ho salvato tutto così lo leggerò prima di partire
morenalibrizziMorena · 21 Maggio 2019 alle 14:51
Che meraviglia questo luogo pazzesco! Sembra di stare davvero in un altro mondo 🤩
Bellissima questo mix di storia, cultura, leggenda, particolarità e atmosfera da suspense come la definisci tu.
Ne hai catturato tutta l’essenza 💙
Ci devo troppo andare!!! 😉
Alessandra · 21 Maggio 2019 alle 12:51
Ho visitato questa meraviglia lo scorso dicembre! Gli artisti e gli operai che hanno lavorato per la struttura in sè nonché per realizzare quelle statue stupende sono stati geniali. Sono felice di averla vista. Il tuo post é molto completo e pratico… Complimenti! 😊
Stefania · 17 Maggio 2019 alle 13:30
Ci sono stata e confermo che si tratta di un luogo molto particolare, le statue sono bellissime come la grande chiesa con la riproduzione dell’Ultima Cena. Non ero mai stata in una miniera e perciò entrare nei cunicoli per me è stato l’aspetto più bello della visita.
Valentina · 21 Maggio 2019 alle 11:49
Io ne avevo già visitate altre prima di questa, ma Wieliczka è superlativa! Mi ha stregato!
elena · 17 Maggio 2019 alle 11:35
Cavoli, Valentina, quel signore aveva proprio ragione… Non ne esistono tanti di posti particolari così…tutto sotterraneo, quelle cappelle da brivido… Ed anche i laghi! Mi hai incantata!
Hai ragione, è sempre difficile fare belle foto al buio e al chiuso, ma direi che tu hai catturato bene l’atmosfera! Bellissimo!
Valentina · 21 Maggio 2019 alle 11:47
Grazie mille cara Elena! Tutto merito della bellezza della miniera, e delle sue atmosfere d’altro mondo! 🙂 Non pensavo potesse essere così affascinante!
Valentina · 31 Gennaio 2020 alle 12:53
Grazie mille per la condivisione del mio articolo! 🙂
CRACOVIA: 40 POSTS QUE AYUDAN PARA VIAJAR [3] | Viatges pel Món · 30 Gennaio 2020 alle 8:57
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