21 giugno 2018, flusso libero di pensieri
Solstizio d’estate, giorni liberi dietro e davanti.
Appunti di un viaggio che, a brevissimo, mi condurrà in una piccola isola greca, una di quelle che ha il privilegio di essere, ancora oggi, meta prediletta dalla tartaruga Caretta Caretta.
Proprio il fatto che questo antico animale marino nidifichi in quelle piccole spiagge mediterranee mi ha spinto a scegliere quest’isola, e non un’altra, per il mio viaggetto di fine giugno.
Un po’ perchè è troppo tempo che non vado nella mia amata Grecia, un po’ perchè questo fatto di uova e tartarughe mi mette pace nel cuore, e mi trasmette una sensazione di limpidezza.
L’ARTE DI SEGUIRE L’ISTINTO
Ho sempre vinto la coppa di persona assai impulsiva, ma non lo sono mai stata così tanto come in questo momento. Le emozioni sono la mia costante guida spirituale (lo dimostra anche il nome di questo blog) tuttavia, in molte occasioni, mi sono lasciata sopraffare dal lavorio mentale, dai lambiccamenti macchinosi.
Diverse volte ho pensato troppo prima di agire, prima di fare. E, in alcuni casi, non ho fatto proprio nulla e ho lasciato andare, pentendomene.
Istintiva e impulsiva in certi momenti, pensierosa e nevrotica in altri. Normale amministrazione, sono del segno dei Gemelli e sono una femmina, quindi tutto ok e comprensibile.
Però, ultimamente, riscontro sempre di più la necessità di lasciarmi guidare dal cuore e dalla pancia, e di evitare quelle cose che, istintivamente, mi rubano l’ossigeno o mi chiudono lo stomaco.
Ho rifiutato lavori che nulla avevano a che vedere con me, ho evitato situazioni che erano una presa in giro al mio modo di essere e al mio pensiero, ho smesso di indossare certi vestiti che cominciavano ad andarmi stretti.
Insomma, ho imparato a dire di no, e ho capito che non è una brutta cosa, anzi: il no, a volte, ti salva la vita.
L’ARTE DI SAPER DIRE DI NO
Sono stata iniziata all’arte della pazienza e della consapevolezza.
Per esempio, ho detto no a persone che mi avvelenavano l’anima, no a quello che fanno tutti, no al conformismo. No a sentieri sicuri ma tracciati da altri, no ai sorrisi di circostanza, no alle cose grandi e appariscenti.
Ovvio, a non tutto si può opporre questa parolina di due lettere, ci sono casi in cui bisogna scendere a compromessi. Ma, ho appreso, è necessario che il compromesso valga la pena, che la rinuncia a quel qualcosa, o che quell’incontro a metà strada, serva per il fine più grande.
Il nostro sogno, la nostra volontà, il nostro sentiero della vita.
L’ARTE DI SAPER DIRE DI SÌ
In mezzo a questa caterba di negazioni, ho fatto anche tanti sorrisi sinceri e ho imparato anche a dire nuovi sì. Alle sfide che mi fanno scorrere l’adrenalina nel sangue, al coraggio, ai progetti instabili ma vivi.
Sì alle piccole cose della vita, quelle che chi va di fretta o è impegnato a rincorrere le robe grandi e appariscenti lascia indietro: il tempo passato con i nonni ormai novantenni, le giornate al mare di maggio in mezzo alla settimana, quando non c’è nessuno e il mare è limpido, le nuove rose sul mio balcone, le mille foto finalmente post-prodotte e sistemate.
Il caffè in pasticceria con le amiche, senza fretta. I giri in bici in campagna.
Lo so, per godersi queste cose ci vuole il tempo. Dono di cui, purtroppo, non tutti possono disporre a piacimento.
Io, di tempo, ultimamente ne ho avuto tanto, e sono profondamente grata per questo.
Un regalo preziosissimo che non durerà a lungo, ma che mi ha insegnato tante cose, che mi ha donato la facoltà di imparare a vedere, imparare a sentire, imparare ad aspettare.
L’ARTE DI ACCOGLIERE LE PICCOLE COSE
Di recente ho preso l’abitudine di andare a camminare la mattina. Mi basta allontanarmi un chilometro dal paese, e l’aperta campagna di inizio estate mi abbraccia, maestosa.
Non ci sono macchine, solo qualche mietitrebbia o qualche trattore. I campi di grano sono di un ocra bruciato, e contrastano con il verde degli alberi e l’azzurro di un cielo ancora non soffocato dall’anti-ciclone.
Cammino veloce e respiro, mi guardo intorno.
Fagiani innamorati che si rincorrono schiamazzando, tortore tubanti, rondoni e pure qualche strano rapace che, probabilmente, si è spinto troppo a sud. Leprotti zompettanti in mezzo ai campi di cipolle, bellissime farfalle, un asinello simpaticissimo nel cortile di una vecchia casa colonica, che quando mi vede arrivare si avvicina alla staccionata e si lascia accarezzare.
Tutto questo è unico, e io penso alla fortuna segreta che abbiamo: in ogni momento, quando il nostro cuore è pesante, la natura, il mondo, ci forniscono il conforto, ci forniscono la leggerezza.
Dobbiamo solo esserne consapevoli, riconoscere che sono lì per noi, capire che la farfalla che si appoggia sulla nostra pelle e ci insegue è un segnale importante, una cosa magica e non scontata.
Dobbiamo aprire gli occhi e il cuore, dobbiamo imparare l’arte di accogliere le piccole cose.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
12 commenti
Sara Chandana · 4 Agosto 2018 alle 22:09
Lasciarsi agire, permettendo a cuore e pancia di essere bussole e guide. Sono nel bel mezzo di giornate alle prese con le costellazioni familiari e questo post arriva al momento giusto, è sulla mia lunghezza d’onda. Grazie.
Valentina · 6 Agosto 2018 alle 16:56
Mi fanno davvero piacere queste tue parole! Non potevo chiedere di meglio che di essere utile e di ispirazione per chi mi legge <3
robisceri · 27 Luglio 2018 alle 10:33
Questo articolo è un toccasana. Hai ragione: la farfalla che si appoggia sulla nostra pelle e ci insegue è una cosa magica e non scontata. Avevo proprio bisogno di leggere queste parole… Profondamente emotiva da piccola, sono diventata molto mentale (da brava, anzi bravissima Gemelli), custodendo il mio nucleo chissà dove. Imparare a dire di no, imparare a dire di sì, non dare nulla per scontato, cercare conforto nella natura, essere grati del tempo che ci è dati. E grazie :*
Valentina · 12 Agosto 2018 alle 13:33
Le tue parole e i tuoi commenti Robi mi rendono sempre felice e orgogliosa di continuare a scrivere e a curare il blog! Mi trasmetti positività ed energia, e noto sempre più quanto siamo in sintonia, su tanti aspetti. Mi piacerebbe molto poterti conoscere dal vivo! <3 Intanto ti dico grazie anche io! :*
raffigarofalo · 11 Luglio 2018 alle 9:01
Bellissimo questo post. Le foto che hai scelto si sposano perfettamente con quello che vuoi trasmettere. L’arte di saper accogliere la vita. Sempre.
Valentina · 12 Agosto 2018 alle 13:34
Grazie mille davvero Raffi! <3
elisascuto · 6 Luglio 2018 alle 23:10
Ho avuto la tua stessa fortuna di recente e ho apprezzato cose che per anni ho ignorato…È un’arte importante, quella delle piccole cose, che ci rende molto più consapevoli di cosa è importante davvero!
Valentina · 9 Luglio 2018 alle 16:36
Esattamente! Sembrano parole scontate, ma il saper vedere e apprezzare la magia delle piccole cose non è una questione così semplice! 🙂
Arianna Lenzi · 6 Luglio 2018 alle 13:16
Che bel pensiero <3 sono con te, nelle piccole, e bellissime, cose!
Valentina · 9 Luglio 2018 alle 16:37
Grazie mille cara Arianna! <3 Sono felice che tu abbia apprezzato il mio pensiero!
Selene · 6 Luglio 2018 alle 12:17
Non sai come ti capisco !! sarà che siamo dei gemelli entrambe !! Bisogna apprezzare ciò che si ha e stare bene con se stessi che non sempre è facile!
Ally Blue · 6 Luglio 2018 alle 11:26
I grandi gesti si fanno solo poche volte nella vita, il segreto per apprezzare quello che si ha, sta proprio nell’arte di saper apprezzare la piccole (ma grandi) cose che abbiamo accanto ogni singolo giorno!