Luglio 2017: Altopiano del Golgo e Cala Goloritzè
Questa foto ritrae due simpatici asinelli sardi, residenti nel misterioso quanto affascinante territorio dell’altopiano del Golgo, nella zona di Baunei (Nuoro).
Si tratta di un ambiente assai selvaggio, un vasto pianoro basaltico a circa 630 metri sul livello del mare, separato da quest’ultimo da ripide e brulle montagne e ospitante una fitta vegetazione di macchia mediterranea, lecci e ginepri.
Ai due espressivi musi qui sopra immortalati sono legati alcuni ricordi per me indelebili di un viaggio meraviglioso alla scoperta della Sardegna del Sud-Est. Ricordi di una giornata di avventure, posti meravigliosi, sale sulla pelle, pesci, mare, montagna.
Di una strada tortuosa in macchina sotto il sole del mattino, già cocente, nel mezzo di un paesaggio che avrei definito lunare se non fosse stato per la ricca vegetazione ed il particolarissimo contrasto cromatico creato dal verde mescolato al bianco delle rocce calcaree.
Di un sentiero altrettanto ripido che scende inesorabile in un canalone naturale scavato nel cuore delle montagne, in cui fermarsi ogni tanto a godersi l’ombra di maestosi lecci e individuare le tracce e i resti delle antiche carrarecce, utilizzate dai carbonai per trasportare il carbone giù al mare e caricarlo sulle navi mercantili. Ma anche, come raccontano alcuni locali, dai minacciosi pirati saraceni per raggiungere l’entroterra.
Ricordi di altissimi pinnacoli di roccia inclinati dal vento, dell’intenso profumo del mare e della macchia mediterranea, di paesaggi sublimi sempre in movimento.
Scenari lunari, scenari di montagna, scenari brulli.
Sole spietato, sassi, sabbia, sudore, una curva, un arco di roccia, un sorso d’acqua centellinato per non sprecarne.
E finalmente il mare, non più quella linea lontana disegnata all’orizzonte, ma una tavoletta di tutte le più limpide tonalità dell’azzurro e dello smeraldo a portata di mano, a soli pochi passi ancora.
Asinelli sardi e altre cose belle
Cala Goloritzè mi ha accolto come un potente incanto, imprimendosi in modo indelebile nei miei occhi e nella mia mente, la quale anche a distanza di tempo continua a sottopormi l’immagine di questo piccolissimo angolo di paradiso e di tutta la sua infinita selvaggia bellezza.
Qui, sulle sue rocce bianche, mi sono tolta le scarpe e lo zaino, ho preso la maschera e mi sono tuffata in quelle acque da sogno che, in un lampo, hanno lavato via sudore, sabbia e stanchezza.
Ho nuotato tantissimo, lasciandomi cullare dalle leggere onde e scaldare dal sole, ma anche guardando il mondo subacqueo, popolato da tantissimi pesci multicolore.
Mentre galleggiavo pigramente sotto l’arco di pietra naturale, simbolo di Cala Goloritzè, un energico cormorano si è tuffato in picchiata nell’acqua accanto a me, è sceso velocissimo verso il fondo e ha catturato al volo un pesce, esibendo poi il suo trofeo senza paura una volta riemerso in superficie.
Ho mangiato un panino al prosciutto sardo, quello saporito e tagliato in fette spesse, e un paio di albicocche mentre mi asciugavo al sole, poi mi sono arrampicata su alcuni scogli per vedere il panorama dall’alto e scattare qualche foto.
Mi sono tuffata nuovamente, e subito dopo ho scritto su un quadernino tutte le impressioni e le emozioni che stavo provando, bagnandolo completamente, ma non importa; la carta un po’ strapazzata aggiunge ancora più valore alle parole che ci imprimiamo sopra.
Quando si è fatta l’ora di ritornare indietro, ho cercato di memorizzare quanti più dettagli potevo: le delicate sfumature di colore dei granelli di sabbia della riva, il profilo di questa caletta visto dal mare, la forma di quel pesce lungo e sinuoso color argento (che non ricordo mai come si chiama).
Ho percorso in salita lo stesso sentiero immerso nelle montagne e nella macchia mediterranea, in costume e con ancora il sale sulla pelle e le guance rosse dal sole della giornata.
E poi, rientrata nuovamente al Golgo, stanca ma con il cuore gonfio di felicità, sono stata festosamente accolta da loro: questi due simpatici asinelli sardi, in cerca di coccole e cibo!
E mentre li accarezzavo e li fotografo, ho provato un fortissimo senso di gratitudine verso il mondo, la natura, la bellezza delle cose semplici.
E ho pensato che giornate così sono rare e preziose, e vanno custodite e protette gelosamente.
21 commenti
Simona · 29 Dicembre 2018 alle 17:34
Hai saputo raccontare un’emozione. Mi è davvero sembrato di essere lì con te tanto da sentire il profumo del panino e il sale che pizzicava la pelle. La Sardegna deve essere davvero magica, ahimè non ci sono ancora mai stata!
Viaggiare con Laura · 8 Aprile 2018 alle 14:19
Che splendida immagine! Peccato che tu non abbia aggiunto altre foto, una per esempio dei meravigliosi colori di Cala Goloritzè, tra i luoghi più belli della Sardegna!
Valentina · 9 Aprile 2018 alle 18:36
Grazie Laura! Questo è solo un pensiero associato a una foto in particolare (ovvero questa), scritto di getto. Presto scriverò anche un post sulla meravigliosa Cala Goloritzè 🙂
Alessandra · 30 Marzo 2018 alle 15:30
Adoro gli asinelli: sono, insieme ai gatti, i miei animali preferiti😍😍😍
Tre cuori e una valigia · 18 Febbraio 2018 alle 20:47
Giornate così rimangono davvero nel cuore. La Sardegna e i suoi paesaggi sono unici, quanta dolcezza nel post 😊
drinkfromlife · 5 Gennaio 2018 alle 18:37
Che belli i luoghi così selvaggi. E gli asinelli sono dolcissimi.
Valentina · 9 Gennaio 2018 alle 16:36
Sono i luoghi più autentici! E gli asinelli erano anche morbidissimi <3
Lara C · 23 Dicembre 2017 alle 22:55
Sono andata in Sardegna per diverse estati ma questa zona mi manca.
Grazie per gli utili suggerimenti!
Valentina · 27 Dicembre 2017 alle 22:58
Grazie a te Lara per essere passata dal mio blog!! 🙂 questa fetta di Sardegna è davvero molto affascinante, se ti capita organizza un viaggetto! 😉
Paola · 15 Dicembre 2017 alle 19:32
Leggere della Sardegna ti fa immaginare due posti completamente diversi: da un lato il mare e le destinazioni turistiche, dall’altro delle aree rurali lontano da tutto!
Valentina · 18 Dicembre 2017 alle 12:31
Esatto, ed è proprio così! L’isola sarda non è solo un paradiso di spiagge, sole e mare caraibico.. anche l’entroterra offre paesaggi ed esperienze che non sono da meno! 🙂
Giorni Rubati (@GiorniRubati) · 1 Dicembre 2017 alle 23:01
Ma sai che vado in Sardegna da una vita e la discesa a piedi a Cala Goloritzè è una delle più belle esperienze che io abbia fatto… in generale tutto il Golfo di Orosei è da scoprire, specialmente fuori stagione…quando si cammina meglio!
maria millarte · 1 Dicembre 2017 alle 17:35
Anche io ho avuto una esperienza con gli asini. Devi sapere che in Puglia c’è una specie protetta, gli asini di Martina Franca e, checché se ne possa dire sugli asini, fanno davvero tenerezza e dubito che siano… somari!
Valentina · 1 Dicembre 2017 alle 19:59
Ahahahah hai ragione Maria!! 😀 sono animali dolcissimi e super coccoloni! Non sapevo della specie protetta pugliese, molto interessante!! Grazie 🙂
claireinsicily · 1 Dicembre 2017 alle 12:18
gli asini sono degli animali davvero straordinari, ho avuto modo di stare a stretto contatto con loro durante un’escursione ( ma in Sicilia) e devo dire che mi hanno trasmesso una serenità incredibile!
Valentina · 1 Dicembre 2017 alle 19:58
Che bello!! <3 infatti ispirano tanta coccolosità e simpatia!! 🙂
Bruna Athena · 1 Dicembre 2017 alle 12:13
Fantastico! Sono stata ad agosto a Cala Gonone, purtroppo era ventoso e non abbiamo potuto fare la gita in barca per vedere tutte le cale, Goloritzè compresa. Siamo stata a Cala Fuili, lì abbiamo trovato le caprette <3
Valentina · 1 Dicembre 2017 alle 19:57
Grazie mille Bruna!! peccato che non sei riuscita a vedere Cala Goloritzè! Ma Cala Gonone non è certo da meno in termini di bellezza, e immagino quanti altri bellissimi posti hai visitato in quella zona della Sardegna <3 Non sono mai stata a Cala Fuili! La inserisco subito nella lista delle cose sarde da vedere! 😀
robisceri · 1 Dicembre 2017 alle 9:49
Complimenti per il modo in cui usi l’italiano… Mi piace la poesia che hai messo in questo articolo: non è da tutti. Siamo in tempi di blogging selvaggio, per cui non è facile trovare che parlino di sensazioni con vocaboli più forbiti di “fantastico” e frasi meno banali di “mi ha rubato il cuore”. Brava <3
Valentina · 1 Dicembre 2017 alle 19:47
Non sai quanto mi ha fatto piacere leggere le tue bellissime parole Roby! Ti ringrazio tantissimo, davvero! <3 <3 mi sento lusingata e sono contentissima che ti sia piaciuto l'articolo e che sia riuscita a trasmetterti qualcosa! Grazie mille ancora! Un abbraccio!
robisceri · 1 Dicembre 2017 alle 19:53
Un abbraccio a te cara! Non è facile essere apprezzati quando non si usa un linguaggio comune…