Cosa c’è di più bello, per tutti gli e le amanti della montagna e della neve, dell’immergersi in candidi e bucolici contesti di incontaminata natura?
Se, poi, tali contesti si collocano in territori quali le Dolomiti, preziosissimo Patrimonio dell’Umanità, allora ci si può solo arrendere alla più incredibile bellezza e desiderare di diventare ermellini, cervi, orsi per poter prendere residenza qui, fra boschi e montagne.
Con il presente articolo, è mio intento raccontarvi di una facile escursione in Val di Fassa sulla neve, perfetta se amate le camminate tranquille ma altamente panoramiche.
ESCURSIONE IN VAL DI FASSA SULLA NEVE: DA MUNCION AL RIFUGIO GARDECCIA
L’itinerario che sto per descrivervi conduce in un posticino privilegiato di tutta l’area dolomitica: il cuore del gruppo del Catinaccio (noto anche come Rosengarten in lingua tedesca).

E il bello è che questo luogo incantato si raggiunge molto comodamente, camminando su un percorso ben segnalato e di neve battuta, fattibile anche dai bambini, con gli sci di fondo e con il ritorno in discesa sul bob.
A voi i dati tecnici.
DATI TECNICI
- Punto di partenza: frazione di Munciòn (1.511 m), a pochi chilometri da Pera di Fassa
- Punto di arrivo: rifugio Gardeccia (1.949 metri)
- Lunghezza percorso: circa 4 km
- Dislivello: circa 500 metri
- Difficoltà: facile
IL PUNTO DI PARTENZA
Dalla località di vostra permanenza in Val di Fassa, dovrete muovermi in auto verso Pozza di Fassa, e da lì seguire le indicazioni prima per Pera (di Fassa), poi per la frazione di Muncion. Quest’ultima si colloca in una posizione molto pittoresca, e si raggiunge salendo lungo la strada de Gardecia.
Quando incontrerete il cartello segnalante la fine di Muncion, rallentate: lì inizia una zona a traffico limitato, accessibile solo a vetture autorizzate. Conviene dunque parcheggiare lì il mezzo a motore e proseguire a piedi (io ero insieme ad amici del posto quando ho effettuato l’escursione, e con loro abbiamo proseguito in auto raggiungendo poco più avanti un piccolo parcheggio fra le case).
Qualunque sia la vostra opzione, ricordate di indossare gli scarponcini da neve e la tuta da sci.
IL SENTIERO NELLA SUA VESTE INVERNALE
Come avrete notato leggendo i dati tecnici, il percorso invernale di quest’escursione in Val di Fassa sulla neve misura circa 4 chilometri di lunghezza e quasi 500 metri di dislivello.

Nel suo primo tratto si lascia alle spalle le ultime case e si addentra nel bosco, seguendo l’irriconoscibile tracciato della strada. Fin da subito offre sensazionali vedute sulle Dolomiti circostanti, cominciando sulla destra dal roccioso profilo delle prime guglie dolomitiche.
Il sentiero si presenta ben battuto anche in caso di abbondante neve (come quando ci sono stata io, nel dicembre 2021); questo perché è anche utilizzato come pista per sciatori di fondo e discese selvagge in bob. Prestate dunque un po’ di attenzione al “traffico”, soprattutto se capitate qui nel weekend e nei giorni festivi.

Quasi senza accorgervene, se non per un po’ di fiato grosso e per i cartelli segnalanti la pendenza, macinerete metri su metri di dislivello, e abbandonerete il candido bosco in favore di una veduta più ampia e maestosa verso il Rosengarten e, in particolare, il selvaggio profilo delle sue Crepe di Larsec.
Troverete diversi punti con panchine e tavoli in legno, e notevoli scorci paesaggistici pronti a diventare splendide fotografie.


IL RIFUGIO GARDECCIA E IL CUORE DEL CATINACCIO
Proseguendo lungo il bianco percorso, comincerete a sentire un po’ di più la pendenza, ma don’t worry: sarete ormai a una decina di minuti dall’arrivo, rappresentato dal rifugio Gardeccia.
In realtà, esso non è l’unica struttura in questa zona, che somiglia più a un minuscolo borghetto collocato proprio ai piedi del Catinaccio. Questa illusione è data dalla presenza di altri rifugi e baite, nello specifico le baite Enrosadira e Stella Alpina, Spiz Piaz e il decantato Gardeccia.

Qui terminano il sentiero e l’escursione sulla neve, ma comincia la magia: ci si trova infatti in un angolo incantato di Val di Fassa, dove la neve brilla più che mai alla luce del sole, si respira il silenzio (non vi è infatti nessuna pista da sci nei paraggi) e si ammirano meravigliose vette dolomitiche nella loro veste invernale.
Potrete apprezzare le spettacolari guglie delle Torri del Vajolet, i dirupi di Larséc, il Catinaccio d’Antermoia, il Catinaccio centrale, la Marmolada… .
IL RIENTRO
Va detto che il rifugio Gardeccia rappresenta sì la fine della presente escursione sulla neve in Val di Fassa, ma può essere anche il punto di partenza per ciaspolate, nordic walking e avventure di sci alpinismo.
Per rientrare al punto di partenza, invece, vi basterà semplicemente percorrere a ritroso l’itinerario. Vi aspetta solo discesa, per cui andrete molto più leggeri/e e spediti/e rispetto all’andata.

INDICAZIONI PRATICHE
- L’escursione in Val di Fassa sulla neve qui descritta è un itinerario semplice, tranquillo e super panoramico;
- è un percorso particolarmente adatto a chi ama camminare sulla neve, senza bisogno di indossare le ciaspole, in contesti silenziosi e quasi incontaminati;
- indossate assolutamente scarponcini da neve caldi, scolpiti e impermeabili (se vengo a sapere che siete andati con le Timberland, vi redarguisco!);
- indossate comunque la tuta da sci, e non dimenticatevi per nessun motivo guanti, sciarpa, cuffia, crema solare, burrocacao;
- prima di intraprendere l’escursione, assicuratevi bene in loco dell’apertura dei rifugi. Il Gardeccia è aperto dal 20 dicembre 2021 al 3 aprile 2022, indicativamente dalle 9.00 alle 17.00 e senza possibilità di pernottamento.
- alla luce di quanto scritto qui sopra, portatevi dietro uno zaino contenente cibo e acqua.

Vi piacciono le avventure sulla neve fra le Dolomiti? Se sì, allora dovreste anche:
- cimentarvi in super panoramiche escursioni sulla Plose;
- vivere emozioni invernali in Val Pusteria;
- fare una bella camminata da Bressanone all’Abbazia di Novacella, assaggiando i suoi sublimi vini.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
4 commenti
Mimì · 21 Gennaio 2022 alle 18:53
Che dirti! Hai ragione al cento per cento su tutti i fronti! Le Dolomiti, e in questo caso la Val di Fassa, sono semplicemente uno spettacolo della natura!
La camminata che hai descritto, la ho percorsa in estate ed è davvero spettacolare, in quanto a panorami! Ma in inverno è semplicemente pazzesca!
Dovrò assolutamente tornarci.
Mimì
Valentina · 28 Gennaio 2022 alle 10:52
Grazie mille cara! Io non smetto mai di incantarmi al cospetto dei panorami dolomitici, amo questi posti!
Martina · 21 Gennaio 2022 alle 15:01
Ahahahaha mi hai fatto ridere quando hai scritto di non indossare le Timberland, ma hai fatto bene a ribadire un concetto che dovrebbe essere assodato ma a quanto pare molte persone ancora sottovalutano: bisogna andare ben equipaggiati in montagna! Dopo aver visto persone in infradito sulle Tre Cime di Lavaredo non mi stupisco quasi più di nulla purtroppo! Bellissima passeggiata comunque, che panorami!!!
Valentina · 28 Gennaio 2022 alle 11:49
Ahahahah non ho parole per la gente in infradito guarda! Non ti dico quante ne ho viste, lavorando anche come guida ambientale escursionistica! Mamma mia!