Se vi dico Gaudí, qual è la prima città che vi viene in mente?
Risposta scontata: Barcellona!
E se vi chiedo di elencare le opere del noto architetto catalano?
Facilissimo: Sagrada Familia, Casa Battlò, Casa Pedrera, Parc Güell…
Se avete risposto così siete già a buon punto nella Scala della Conoscenza Gaudiniana. Tuttavia, non posso ancora darvi voto diesci poiché vi sono tante altre opere del nostro Antoni sparse per la città e i suoi dintorni.
In questo articolo sto per svelarvi proprio una di queste, un gioiello nascosto ma di grande valore che non tutti conoscono. Assegnerò cinque punti bonus a chi, prima ancora di leggere l’articolo, mi scriverà nei commenti di essere già a conoscenza dell’esistenza della Cripta Gaudí alla Colonia Güell, fornendomi le prove.

LA COLONIA GÜELL
La Cripta della Colonia Güell è un piccolo, grande capolavoro di Gaudí situato poco fuori dalla capitale catalana, presso la Colonia Güell.
Sono sicura che il nome Güell vi dice qualcosa, vero? Esistono infatti a Barcellona diverse opere architettoniche di grande valore che si chiamano così, (tipo il Parc Güell e il Palau Güell, per citarne due).
Ebbene sì, c’è proprio un filo rosso che collega tutti gli edifici con questo nome, e questo filo rosso è il cognome di un famoso nobile e industriale barcellonese: Eusebi Güell (1846-1818).
A differenza di molti altri suoi colleghi, Eusebi Güell aveva a cuore le condizioni sociali dei lavoratori al suo servizio. Nel 1891 comincia a dare forma a una sua idea innovativa, volta proprio a garantire il benessere, la salute e la vita stessa dei suoi dipendenti. Ecco che fonda così la Colonia Güell, una sorta di villaggio urbano nella zona del Baix Llobregat (presso il comune di Santa Coloma de Cervelló) con case, edifici culturali e religiosi, negozi, scuole, ospedali, teatri.
Il tutto plasmato dai canoni del Modernismo, la corrente artistica e architettonica che ha dominato le costruzioni e l’arte di quell’epoca.

La Colonia fu pensata per ospitare i circa ottocento lavoratori al servizio della fabbrica tessile di Güell, per farli vivere e lavorare in un contesto tranquillo, salubre e lontano dai continui tumulti della città.
Indovinate un po’ chi fu l’architetto incaricato di realizzare l’intero progetto? Proprio lui, Antoni Gaudí, coadiuvato dai suoi fidati aiutanti Francesc Berenguer e Joan Rubiò.
L’area fu suddivisa in due zone principali: quella industriale e quella residenziale, entrambe disposte a forma di L e delimitate da edifici di grande importanza simbolica (la cripta e la scuola). Oggi è possibile (e altamente consigliabile), esplorare a piedi queste aree contemplando i più importanti edifici modernisti quali Ca l’Espinal, Ca l’Ordal, il centro parrocchiale, la casa del medico, il teatro e la scuola.

Questa sorta di villaggio operaio ideale (un po’ come la Tresigallo della pianura ferrarese) rimase attivo fino al 1973, quando la fabbrica fu costretta a chiudere per via della crisi generalizzata nel settore tessile. Oggi, però, l’intera struttura è perfettamente integrata nelle attività del comune di Santa Coloma, è in parte abitata e dal 1991, proprio per la ricchezza del patrimonio storico e architettonico che la contraddistingue, è un bene di interesse culturale.
LA CRIPTA DELLA COLONIA GÜELL
Se per altri edifici importanti (vedi paragrafo precedente) Gaudí delegò gran parte del lavoro ai suoi collaboratori , per la Cripta della Colonia Güell si avvalse solo del proprio genio. Il risultato fu l’opera architettonica più importante e iconica dell’intero villaggio modernista.
La storia della Cripta Gaudí della Colonia Güell è parecchio travagliata; le sue fondamenta furono gettate nel 1908, rispondendo a un progetto che prevedeva diversi piani e torri alte 40 metri. L’idea di Güell era infatti quella di creare una grande chiesa per i lavoratori della Colonia.
Di questo grandioso piano, tuttavia, fu realizzata solo la cripta: alla morte del conte Güell, avvenuta nel 1918, i lavori vennero interrotti e l’opera rimase incompleta.

Ecco dunque che la Cripta della Colonia Güell entra nel club delle opere incompiute di Gaudí, proprio come la sua sorella più famosa, la Sagrada Familia.
Nel 1936, durante la Guerra Civile Spagnola, la cripta venne assaltata, incendiata e in seguito utilizzata come magazzino fino all’anno del restauro, il 1939. Nel 1955, con la benedizione del vescovo di Barcellona, si trasformò in parrocchia e nel 2005, dopo una seconda opera di restauro, fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
UN GIOIELLO ANCORA POCO FAMOSO DELL’ARCHITETTURA MODERNISTA
Visitare la Cripta della Colonia Güell è una scoperta ricca e affascinante, come solo le opere del genio gaudiniano sanno essere. La sensazione imperante è quella di instabilità, data in particolare dalle colonne del porticato che sembrano ripiegarsi su se stesse e fondersi con la pineta circostante. Ovviamente, questo effetto dinamico e di squilibrio è voluto e progettato a tavolino dal nostro Antoni, che ha sempre fatto del proprio lavoro un inno alla natura e ai suoi mutevoli elementi.

La Cripta Gaudí incorpora, per la prima volta, quasi tutte le straordinarie innovazioni architettoniche del suo progettista: archi, uso inedito dei mattoni, pareti sagomate, struttura fluida e dinamica dello spazio, giochi di luci e ombre, fusione degli elementi artificiali con l’ambiente naturale.

L’interno si presenta assai rustico per una chiesa, e l’atmosfera scura e fresca viene spezzata dal cromatismo delle splendide e suggestive vetrate, che si ispirano a fiori e farfalle. L’impressione è quella di trovarsi dentro una grotta naturale, protetta da un folto bosco ricco di ombre e alberi, con i raggi dorati del sole che fanno capolino tra il fogliame.

Una precisa simbologia si annida in questa peculiare struttura. L’idea di Gaudí era quella di indicare a fedeli e visitatori, la via per la salvezza, partendo dall’oscurità dell’Inferno (ovvero dall’odierna cripta), e approdando in alto alla dimensione dorata, bianca e azzurra della gloria eterna (che sarebbe stata rappresentata dalla chiesa superiore).
COME RAGGIUNGERE LA COLONIA GÜELL DA BARCELLONA
La Colonia Güell e la Cripta Gaudí si trovano a Santa Coloma de Cervelló, a una ventina di chilometri da Barcellona.
Si possono raggiungere in due modi:
- in auto: se siete così temerari da muovervi per Barcellona su un vostro mezzo a quattro ruote, prendete dunque l’autostrada C-32 in direzione Sitges. Imboccate l’uscita 53 e proseguite per Sant Boi e, infine, per Colonia Güell. Fate molta attenzione (il traffico catalano non perdona!) e tenete a portata di mano il navigatore: le indicazioni non sono proprio facili da seguire!
- in treno: recatevi a Plaça de Espanya e optate per un treno ferrocarril della FGC, che vada in direzione Martorell/Igualada/Manresa. Le linee idonee sono S4, S8 e S33. Tutte queste fermano alla stazione Colonia Güell, dalla quale poi dovrete camminare per 5 minuti seguendo le indicazioni sul pavimento. Il treno impiega circa 20 minuti e parte ogni quarto d’ora, tranne alla domenica che si riduce a uno all’ora. Attenzione: la fermata Colonia Güell è in zona 2. Se il vostro abbonamento dei mezzi pubblici dovesse coprire solo la zona 1 (come la Hola BCN), vi conviene scendere alla stazione Molí Nou-Ciutat Cooperativa (quella prima della Colonia Güell) e camminare per un quarto d’ora.
INFORMAZIONI PRATICHE
- La Colonia Güell è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 19 (da novembre ad aprile fino alle 17), mentre il sabato e la domenica e i festivi apre al pubblico dalle 10 alle 15. Il 25 e 26 dicembre, l’1 e il 6 gennaio e il venerdì santo prima di Pasqua rimane chiusa.
- La Cripta della Colonia Güell si trova in Carrer de Claudi Güell, nel villaggio di Santa Coloma de Cervelló.
- Per accedere alla Colonia e alla Cripta si paga il biglietto. Vi rimando al sito ufficiale per visionare le varie opzioni.
- All’interno della Colonia troverete alcuni bar ristoranti. Vi segnalo Ateneo Unió, il vecchio bar sulla piazza principale, con una terrazza all’aperto e El Capritx, vicino alla chiesa.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
14 commenti
marina lo blundo · 12 Febbraio 2021 alle 23:15
3 volte a Barcellona, a pensare che avevo visto tutto il tuttibile di Gaudì e poi scopro che esiste una Colonia Guell che è la summa delle esperienze architettoniche, della poetica e dell’ispirazione di Gaudì? Ma io ti ringrazio infinitamente, perché mai più avrei immaginato! Meraviglioso! Grazie grazie grazie!
Laura · 12 Febbraio 2021 alle 18:17
Sono stata a Barcellona ma questo luogo proprio non lo conoscevo… ci sarebbero così tante cose da vedere… grazie per il prezioso spunto!
Veronica · 28 Gennaio 2021 alle 0:04
Barcellona non l’ho ancora visitata ma le opere di Gaudì in città sicuramente godono di fama internazionale. Anche se la Colonia e la Cripta Guell non le avevo mai sentite nominare. Sicuramente se andassi a Barcellona, prenderei il treno e andrei a visitarla.
Arianna · 27 Gennaio 2021 alle 21:58
Ecco sarei già bocciata perché mi fermavo alle classiche opere di Gaudì, non conoscevo questa da te descritta. In effetti poco conosciuta e da consigliare invece perché sembra molto interessante
partyepartenze · 27 Gennaio 2021 alle 21:18
Premetto che non ho mai visto dal vivo nè Colonia nè Cripta. Ma ho un bellissimo libro fotografico a casa, regalatomi da cari amici di Barcellona, con tutte le opere di Gaudì. Tra queste, Colonia e Cripta, fotografate in tutto il loro splendore. Prossima volta che capiterò a Barcellona, giuro che ci vado!
firstepilprimopasso · 27 Gennaio 2021 alle 21:11
Devo essere sincera… Conosco bene il Parco Guell e le opere più famose di Gaudì, ma questa Colonia Guell non l’ho proprio mai sentita! Interessantissima la storia e bellissima la cripta, da visitare assolutamente la prossima volta che andrò a Barcellona, una città che adoro…
Eliana · 27 Gennaio 2021 alle 18:39
Non sono mai stata a Barcellona ma mi piacerebbe proprio visitarla e fare un tour delle bellezze di Gaudì tra cui la Cripta che tu hai perfettamente descritto e immortalato. Gaudì era un genio assoluto, fuori dagli schemi, non si può non adorare!
ERMINIA SANNINO · 27 Gennaio 2021 alle 15:43
La conosco, ma non ci sono ancora stata. E dove vivo???? A Barcellona!!!!!!!! Però, quest’estate ho visitato Casa Vicens che è la prima casa/opera di Gaudì, per cui mi ritengo salva! A parte gli scherzi, non ho ancora avuto l’occasione di andare alla Colonia Guell e so che merita. Magari in primavera, provo ad organizzarmi!
Claudia · 27 Gennaio 2021 alle 0:50
Non posso assolutamente prendermi il 10 nè i punti bonus perché proprio non avevo mai sentito parlare di questa colonia o della sua incredibile cripta. Pensa che spettacolo che sarebbe stata se Gaudì l’avesse completata. Una vera meraviglia. Grazie mille per avermela fatta conoscere!
Teresa · 26 Gennaio 2021 alle 18:02
Non sono mai stata a Barcellona, lo confesso; ma so che la città è strettamente legata alle opere di Gaudì, che tra l’altro sono Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco. Non nego che prima o poi mi piacerebbe farci un salto!
Alessia · 26 Gennaio 2021 alle 15:26
Mannaggia Valentina, niente diesci per me o bonus da 5 punti…perchè non avevo mai sentito parlare di quest’opera di Gaudì… Affascinante l’idea del villaggio ideale per i lavoratori, mi ha ricordato alcune realtà del nord Italia come a Crespi d’Adda, pure quella nata itorno a una industria tessile. Però qui c’è il genio di Gaudì che fa il resto…
Lisa Trevaligie Travelblog · 26 Gennaio 2021 alle 14:58
Uno dei posti che più amo di Barcellona, tanto da tornarci ogni qual volta metto piede in città. Anche per mangiare un panino al volo mi dirigo a Parc Guelle, per gustarmelo mentre gli artisti di strada danno sfoggio delle loro abilità.
Federica Assirelli · 21 Gennaio 2021 alle 14:57
In effetti ho trascorso a Barcellona due settimane tanti anni fa, ma questa opera di Gaudì mi manca! Quelle a Barcellona le ho visitate, ed amate alla follia, tutte! Un ottimo motivo per tornarci direi!
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:47
Se ti ricapita di passare per Barcellona, allora questa gita fuori porta è d’obbligo! È davvero molto interessante, non solo per la Cripta ma anche per la Colonia intera, tutta in stile modernista 🙂