Geometrie pulite, linee essenziali, colori pastello in perfetta armonia con la dimensione dei sogni.
Se ripenso a Tresigallo, ecco la prima definizione che mi viene in mente.
Immersa nel silenzio e nella pianura tra Ferrara e le Valli di Comacchio, questa città sembra proprio appartenere a un mondo altro, nebuloso e rarefatto. Forse perché, in effetti, lo scopo alla base della fondazione di Tresigallo è stato proprio questo: ergersi a dimensione ideale di vita, relazioni e lavoro.
E se oggi tutto ciò non rispecchia più la realtà (Tresigallo vide i suoi albori come città durante il triste periodo fascista), essa si contraddistingue oggi come vero e proprio gioiello architettonico, seppur ancora poco conosciuto e decisamente fuori dai margini della realtà.
LA CITTÀ METAFISICA DELLA PIANURA FERRARESE
Anche se le sue radici affondano nel Medioevo, è dai primi anni ’30 del Novecento che Tresigallo si ricava uno spazio nel grande libro della Storia; l’allora Ministro dell’Agricoltura Edmondo Rossoni (convinto sindacalista sempre pronto, nonostante l’aderenza al fascismo, a lottare per i diritti dei lavoratori), inseguiva un proprio ideale di vita e di città corporativa, e decise di concretizzare tale utopia edificando una città ideale, modellata a partire dai rapporti sociali dei cittadini.
Ecco che, in quell’epoca, il piccolo paese di campagna inizia la sua trasformazione: nuove strade e nuove piazze vengono create, sorgono imponenti edifici con funzione di centri sportivi, industriali, educativi, sanitari, si gettano le basi per un’organizzazione urbanistica volta a bloccare l’esodo verso la più grande e movimentata Ferrara.
Tutto questo seguendo una logica di progettazione democratica: il sogno di Rossoni era infatti quello di creare a una comunità basata sulla collaborazione tra lavoratori e datori di lavoro, e di dar vita a un vero e proprio polo produttivo, assai diverso dalle altre città che stavano sorgendo nelle paludi Pontine bonificate.

Numerosi ingegneri, architetti e progettisti noti vennero coinvolti in questo progetto, ma anche giovani esordienti alle prime armi. “Erano periodi in cui si disegnava un’intera città in un progetto artistico con rapporti armonici. Una fusione tra architettura e arte, non già zone artigianali, zone di futura espansione senza architettura”, proferisce l’architetto Roberto Pirzio Biroli, artefice di restauri dell’architettura razionalista novecentesca.

Città del Novecento, Città Metafisica, impeccabile esempio di città rifondata: Tresigallo è, insomma, un importante bene storico e culturale, inserito dalla Regione Emilia-Romagna nel prestigioso circuito delle Città d’Arte.
COSA VEDERE A TRESIGALLO
Non aspettatevi una città nel vero senso della parola.
Non pensate di trovare a Tresigallo traffico, rumore, folla.
Il segreto per poterla apprezzare è proprio dimenticare qualunque pietra di paragone, e fare previa incetta di tanta curiosità e spirito di osservazione.
A colpirvi sarà sicuramente l’atmosfera, la cui definizione più veritiera è rarefatta. Silenzio, tanta luce e poca ombra, geometrie razionali, assenza di orizzonti, scenari quasi da villaggi del Far West (con poco legno e molto cemento).
Prima di andare alla scoperta di Tresigallo vi consiglio di munirvi della mappa cittadina, scaricabile dal sito ufficiale. In essa è tracciato un itinerario con i punti chiave essenziali, e troverete informazioni che vi aiuteranno ad apprezzare al meglio la città.
Vi suggerisco inoltre di continuare la lettura del presente articolo, in cui vi fornirò una lista dedicata proprio a cosa vedere a Tresigallo, con alcuni di questi luoghi cardine.
Io non perderei altro tempo e, se siete d’accordo, proseguirei.
• PIAZZA DELLA REPUBBLICA
Collocata lungo l’asse urbano che connette la zona industriale al cimitero, Piazza della Repubblica è un emiciclo imperfetto che, con le sue ampie dimensioni, rappresenta il cuore della città.
Sorprendentemente, però, questo luogo non è mai stato la sede delle funzioni civili e politiche: i portici che la racchiudono erano semplicemente uno spazio dedicato a funzioni simboliche e formali, atte più a rivendicare la centralità del popolo, piuttosto che quella dello stato.

Prima di chiamarsi Piazza della Repubblica, il suo nome era Piazza della Rivoluzione, non si sa se in riferimento a quella fascista o a quella proletaria.
• IL CIMITERO
Imboccando Via Gramsci prima, e Via Corridoni poi (l’asse stradale longitudinale che attraversa Piazza della Repubblica e collega l’area industriale con quella del “riposo”), si potrà arrivare al cospetto del cimitero.
Un portale a trifora segnala l’ingresso, precedendo la tomba monumentale di Rossoni; sulla facciata della chiesetta-camera mortuaria troneggia un particolarissimo angelo-operaio, ritrattodallo scultore Enzo Nenci nell’atto di spiccare il volo sopra una fiaccola in marmo verde.

- Cimitero di Tresigallo: al termine di Via Corridoni (in direzione nord)
• EX S.A.I.M.M (OGGI PROPRIETÀ PRIVATA E SEDE DI ATTIVITÀ ARTIGIANALI
La S.A.I.M.M altro non era che una fabbrica metalmeccanica dedita alla produzione di macchinari agricoli (trebbie, presse, aratri, sarchiatrici, e così via), fondata nel 1888 e sottoposta in seguito all’applicazione della visione rossoniana. Fu infatti trasformata in una sorta di industria moderna e ideale, munita di capannoni, laboratori e abitazioni delle maestranze.
Parzialmente restaurato nel 2015, oggi il complesso ospita piccole imprese locali e laboratori artigianali.
- Ex S.A.I.M.M: Via Giordano Bruno (subito dopo Piazzale dei Mille)
• EX CASA DELLA G.I.L (OGGI CASA DELLA CULTURA)
Casa del Balilla prima, e Casa della Gioventù del Littorio poi, questo austero edificio è stato il luogo per la formazione fisico-ideologica dei giovani del tempo.
Una palestra, l’ufficio per la formazione premilitare, la scuola guida si trovavano qui dentro, e contribuivano a forgiare il corpo e lo spirito della gioventù secondo i dettami del fascismo.

- Casa della Cultura: Via del Lavoro, 2
• I VECCHI BAGNI (OGGI URBAN CENTER)
Proprio accanto all’appena descritta Casa della Cultura, sorge l’edificio più iconico di Tresigallo, quello più instagrammato: l’Urban Center, la casa lilla pastello sormontata dalla scritta Sogni.

All’epoca, qui, sorgevano gli spogliatoi e i bagni per i giovani inquadrati nelle formazione propagandistiche del regime. Questa funzione, tuttavia, durò per un paio d’anni, e durante il secondo conflitto mondiale fu utilizzata come rifugio per gli sfollati.
- Urban Center di Tresigallo: Via del Lavoro, 8
• C.A.L.E.F.O
Accanto a Piazza del Popolo vi è un altro complesso importante: la sede del Consorzio Agrario Lavorazione ed Esportazione Frutta e Ortaggi.
Costruita nel 1936 quale luogo di raccolta e lavorazione di frutta e ortaggi, la C.A.L.E.F.O si specializzò presto nella produzione vivaistica di qualità, ottenendo un certo successo nel mercato ortofrutticolo. Negli anni Quaranta, a causa dello scoppio della seconda guerra mondiale, fu utilizzata come magazzino e successivamente ospitò anche altre attività quali un’autofficina e un gommista.
Oggi è di proprietà dell’amministrazione comunale, la quale ha provveduto al suo restauro.
- C.A.L.E.F.O: accanto a Piazza del Popolo
• IL TEATRO CORPORATIVO (OGGI TEATRO DEL NOVECENTO)
Costruito a più riprese tra il 1933 e il 1939 dagli operai locali costituitisi
nella Società Immobiliare Operai, il Teatro Corporativo fu una grande e importante novità per Tresigallo.
Dopo la sua inaugurazione, avvenuta nel 1935 con la proiezione del film Passaporto Rosso, ebbe il grande merito di portare a Tresigallo l’opera lirica, ospitando tra l’altro l’orchestra del Teatro dell’Opera di Roma diretta da Mario Mascagni.

L’edificio è stato restaurato tra il 2002 e il 2005, con nuove poltrone che seguono la linea estetica delle originali; nel 2016 è stata riaperta la galleria in presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini, e oggi è la sede dell’Associazione Musicale Arianna Alberighi – Scuola di Musica Banda Filarmonica.
- Teatro del ‘900: Viale Roma, 63
• IL BAR ROMA E L’EX CASA DEL FASCIO (OGGI CASERMA DEI CARABINIERI)
Affacciati su Viale Roma troviamo altri due edifici che hanno segnato la storia di Tresigallo: quella che è stata la casa del fascio, nella triste epoca del regime, e il bar Roma.
La prima, come immaginerete, è stata la sede del partito nazionale fascista locale. Essendo dunque uno degli edifici più rappresentativi del regime, esso si distingueva per la monumentalità (conferitagli dallo sfasamento dei volumi della facciata) e per l’uso del travertino romano. Come per altri edifici della città, fortunatamente tutto ciò è solo un lontano ricordo, e qui oggi vi è la sede della Caserma dei Carabinieri.
Accanto ad essa sorge l’emblematico bar Roma, collocato in posizione arretrata rispetto all’imponente vicina proprio per sottolineare, se mai ce ne fosse stato bisogno, l’importanza di quest’ultima.
Il bar Roma conserva ancora gran parte degli elementi originali: gli infissi in ferrofinestra e il rivestimento in litoceramica del piano terra, l’insegna in cemento con i caratteri tipici dell’epoca, l’atmosfera rigida e razionale.

- Ex casa del fascio e bar Roma: Viale Roma, 48
• CHIESA DI SANT’APOLLINARE E PORTICO
A guardarla non direste mai che la Chiesa di Sant’Apollinare ha origini romaniche. Eppure, la torre campanaria ci conferma che è proprio il 1044 d.C la data di fondazione del complesso.
Varie trasformazioni si sono succedute da quell’epoca: lastre di travertino in marmo, ricche di bassorilievi e decorazioni monumentali, celano l’originale facciata della chiesa, poste lì proprio per uniformare lo stile architettonico dell’edificio con quello della città.
Interessante anche il suo portico, il cui impianto curvilineo in cemento armato rivestito di intonaco in graniglia dovrebbe conferire eleganza e armonia all’area urbana su cui sorge.

Un particolare di pregio è la lunga sequenza di formelle lapidee poste sulla parte superiore del portico, raffiguranti i simboli della cultura agricola.
- Chiesa di Sant’Apollinare: Piazza Italia
• DOMUS TUA (ORA PROPRIETÀ PRIVATA)
Un altro edificio iconico della città metafisica è la Domus Tua. Edificata anch’essa negli anni Trenta, presso la rotonda all’ingresso di Tresigallo, ospitava una sala da ballo.
In origine aveva uno sviluppo planimetrico maggiore di quello attuale, ridotto in seguito a un incendio che portò alla demolizione del corpo retrostante.
Il suo aspetto più iconico e curioso è la torretta bianca con tre finestre che svetta sull’edificio.
- Domus Tua: Viale Giuseppe Verdi, 30
Nonostante Tresigallo sia una città abitata, e con diverse attività produttive in auge, inutile nascondere la sua essenza di città fantasma. Che cosa è successo? Cosa è andato storto nell’utopica progettazione di Rossoni?
Risposta: la guerra. Proprio mentre la città ideale stava decollando, arrivò il secondo conflitto mondiale, che arrestò bruscamente la sua traiettoria verso i sogni. Rossoni fuggì, e non rimise più piede a Tresigallo fino alla sua morte, quando trovò dimora nel cimitero.
Tresigallo, però, non dimentica, e rimane lì, a metà tra Ferrara e il mare, a sorprendere i visitatori con la propria idealistica storia.
Care lettrici e cari lettori, la mia lista dedicata a cosa vedere a Tresigallo termina qui. Ci sono tante altre cose che non ho menzionato, per cui ora lancio la palla a voi: andate dunque a scoprire le sfumature, i segreti, le storie che questa particolarissima città del ferrarese ha da raccontarci.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
28 commenti
Alessia · 21 Marzo 2021 alle 15:36
Ho scoperto Tresigallo soltanto quest’anno. Mi da l’impressione di essere una cittadina molto vintage grazie alle sue insegne molto instagrammabili e che il tempo si sia davvero fermato. Sarei davvero curiosa di visitarla!
Valentina · 25 Marzo 2021 alle 19:48
È la stessa impressione che Tresigallo ha esercitato su di me! Una cittadina vintage e un po’ desolata… Ma comunque molto interessante e da conoscere!
partyepartenze · 14 Febbraio 2021 alle 22:55
Avevo letto qualcosa su questa particolare cittadina metafisica, un sogno ideale di un luogo perfetto. Sembra davvero un set cinematografico degli anni ’50. Le foto sono incredibili e la sua storia è da fiction televisiva. Mi ha colpito moltissimo: chissà, magari una serie tv…
Valentina · 8 Marzo 2021 alle 11:29
Ma grazie mille! Che bellissimo complimento! In effetti Tresigallo si presterebbe molto bene a set cinematografico un po’ retrò… La sua atmosfera metafisica è super intrigante!
Stefania · 13 Febbraio 2021 alle 12:18
Mmmmm sono un po’ perplessa, non è proprio il genere di luoghi che amo visitare. Mi hai sicuramente incuriosita, ho cliccato sul link perché non sapevo assolutamente cosa mi avrebbe aspettato. È un posto di cui si parla poco e che pochi secondo me visitano ma ti ringrazio per avermelo fatto conoscere attraverso il tuo racconto
Alessandra · 5 Febbraio 2021 alle 15:18
Come sai, ho visitato Tresigallo alcuni anni fa e mi ha colpito molto, soprattutto per il progetto che c’è dietro. Hai ragione, visitandola sembra di essere su un set cinematografico. Ti consiglio, se vuoi approfondire, di leggere il saggio ‘Tresigallo: città di fondazione’ di Stefano Muroni che approfondisce la nascita di questo borgo con molte interviste originali.
antomaio65 · 27 Gennaio 2021 alle 14:20
Ho vissuto per anni in zona e Tresigallo è sempre stata per me solo una cittadina sperduta nella bassa. Leggendo il tuo articolo scopro un progetto interessantissimo con una storia unica: un progetto fascista in fondo mai decollato nel cuore rosso dell’Emilia. Ci devo assolutamente andare!
Beatrice · 26 Gennaio 2021 alle 11:32
di Tresigallo ne ho sentito parlare per la prima volta anni fa, le foto mi hanno sempre fatto pensare a qualcosa di decadente e un po’ triste, tipo Crespi d’Adda se hai presente. ma sicuramente se ne avrò occasione la visiterò perchè è molto particolare.
Sara Slovely.eu · 21 Gennaio 2021 alle 15:03
In effetti la casa con la scritta “Sogni” è fantastica! 🙂 Meriterebbe il viaggio solo per farci una foto! 😉
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:45
Tresigallo ha un’atmosfera davvero onirica! E l’edificio con la scritta Sogni è molto speciale! 🙂
Everywhere On the Road · 21 Gennaio 2021 alle 8:22
Lo stile fascista si vede anche nelle scritte degli edifici principali! Deve essere una bella e particolare cittadina da visitare sicuramente
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:48
È proprio una città unica nel suo genere! Se ti capita di essere in zona, non devi lasciartela sfuggire 🙂
Arianna · 20 Gennaio 2021 alle 22:57
Non conoscevo Tresigallo ma dalla tua descrizione mi piace molto. Vorrei girare maggiormente in Italia chissà se tutte queste restrizioni lo consentiranno
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:50
Grazie mille! In effetti nel nostro paese ovunque ti giri c’è qualcosa di speciale! E anche io non vedo l’ora di poter andare di nuovo a zonzo…
Elisa · 20 Gennaio 2021 alle 16:05
Non abito lontano da questa città, ma non ne avevo mai sentito parlare, un luogo interessante che terrò a mente per un prossimo giretto in zona!
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:54
Con la primavera te la consiglio assolutamente! 🙂
Virginia · 20 Gennaio 2021 alle 9:08
Mi ha incuriosito subito il titolo, volevo scoprire come mai l’hai definita una città “metafisica”. Senza dubbio, è un luogo sui generis ed è interessante da scoprire. Grazie per l’articolo.
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:56
Grazie mille a te, sono contenta che ti sia piaciuto l’articolo! In effetti Tresigallo è proprio una città particolarissima 🙂
firstepilprimopasso · 19 Gennaio 2021 alle 23:21
Non conoscevo questa città così particolare. Mi piacerebbe fare un bel tour della città e delle sue insegne super instagrammabili, davvero carinissime!
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 10:58
So che c’è la possibilità di fare anche dei tour guidati con professionisti locali. Oppure puoi scaricare la mappa dal sito, così non ti perderai nessuno dei suoi luoghi iconici 🙂
Miriam · 19 Gennaio 2021 alle 15:05
Una curiosità città che vale la pena visitare soprattutto per la sua storia e l’architettura!
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 11:00
Assolutamente sì! Non ce ne sono tante altre in giro come lei 🙂
Lisa Trevaligie Travelblog · 19 Gennaio 2021 alle 12:54
Un posto che sposa perfettamente la mia passione per la storia d’Italia, soprattutto del regime e post bellico. Segno subito anche i musei e i centri culturali da visitare. Credo ne valga davvero la pena,
Valentina · 26 Gennaio 2021 alle 11:03
Assolutamente sì! L’ideale sarebbe fare un tour guidato, oppure scaricare dal sito la mappa e le informazioni necessarie per entrare nel mood di questa stranissima città 🙂
Eliana · 17 Gennaio 2021 alle 20:26
Incredibile come a Tresigallo siano riusciti a mantenere questa architettura razionalista e ha trasformare i luoghi di memoria in luoghi accessibili a tutti senza però modificarne radicalmente l’aspetto: ottimo esempio di rivalorizzazione storica e culturale!
Valentina · 18 Gennaio 2021 alle 12:49
Esatto! Si tratta proprio di un esempio prezioso di città recuperata e di rivalorizzazione di architettura e storia in una nuova veste!
Teresa · 15 Gennaio 2021 alle 17:09
Che belli i paesi della pianura padana, a me piacciono un sacco anche se non ne ho visitati molti. Tresigallo mi pare davvero molto grazioso, mi incuriosisce molto, soprattutto la fontana con le gazelle che si abbeverano è molto originale.
Valentina · 18 Gennaio 2021 alle 12:56
Si tratta di una città davvero curiosa, e dalla storia molto particolare! Te la consiglio assolutamente, magari da inserire nell’ambito di un bel tour alla scoperta delle città di questa zona!