Dai comuni di Borca e San Vito di Cadore fino a quelli di Selva di Cadore e Colle Santa Lucia, vegliata dall’inconfondibile mole del Monte Pelmo (3.168 m) e del Monte Civetta (3.220 m), si estende la superlativa Val Fiorentina.
Luminosa, lussureggiante, dai sapori antichi e dai ritmi rilassati, questa valle ladina può vantarsi di essere un punto privilegiato in tutta l’area delle Dolomiti, ideale per le più variegate esperienze e avventure all’aria aperta.

Concedersi una vacanza quassù è un qualcosa che fa davvero tanto bene al cuore e allo spirito. Ma cosa succede se, come spesso accade in montagna, la pioggia e il maltempo decidono di soggiornare in valle insieme a noi?
Niente paura gente, scacciate l’ansia e il malumore e continuate a leggere questo articolo per scoprire quante belle cose si possono fare in Val Fiorentina anche sotto la pioggia!
COSA FARE IN VAL FIORENTINA QUANDO PIOVE: 11 IDEE
Musei, tour culturali ed eno-gastronomici, brevi e facili trekking armati di k-way, gite nelle valli limitrofe…
La lista intitolata Cosa fare in Val Fiorentina quando piove può arrivare a contenere davvero un ampio ventaglio di opzioni, e io sono qui oggi per svelarvene alcune.
Undici, per l’esattezza, che sono tutte attività da me personalmente testate (ovviamente ce ne saranno ancora a bizzeffe di cose da fare, ma io vi parlo solo della mia esperienza diretta).
Che dite, lo scoperchio questo uggioso vaso di Pandora?
• INNAMORARSI DELLA CHIESETTA DI SANTA FOSCA
In località Pescul, frazione di Selva di Cadore, sorge una pittoresca chiesetta tanto piccola quanto importante.
Si tratta della chiesa di Santa Fosca, uno degli edifici che meglio rappresenta l’architettura gotica delle Dolomiti.

L’esistenza di questa chiesa viene menzionata per la prima volta in un documento del 1286, e pare che fu riedificata nel 1421 poiché giaceva in stato di rovina. Il campanile fu realizzato dopo, tra il 1454 e il 1456, ma è dal Settecento che si colloca in posizione sopraelevata rispetto alla chiesa.
Sulla facciata di quest’ultima troviamo un gigantesco affresco raffigurante San Cristoforo, il santo medievale a cui è attribuito il potere di salvare le persone in pericolo di morte; e forse la grandezza del dipinto aveva lo scopo di farsi vedere da lontano, e di vegliare sullo stato di salute degli abitanti della valle.
Ecco dunque la prima delle cose da fare in Val Fiorentina quando piove: venire in questo silenzioso angolo, e scoprire questo meraviglioso gioiello spirituale.
- Chiesa di Santa Fosca – Via Santa Fosca 41, Selva di Cadore.
• VISITARE IL MUSEO CIVICO VITTORINO CAZZETTA
Perfetto per le giornate di scrosciante pioggia, e per farsi una cultura sulla storia, la geologia e l’archeologia della Val Fiorentina, il Museo Vittorino Cazzetta è un posticino assai interessante.
Si trova a Selva di Cadore, e dal 1982 è custode e promotore delle importantissime scoperte geologiche e archeologiche effettuate dallo studioso autodidatta, nonché scopritore dell’uomo di Mondevàl, Vittorino Cazzetta.
Le varie sezioni del museo, distribuite su quattro piani, ospitano collezioni di fossili e reperti risalenti alla Preistoria, trovati in varie zone della valle e nel sito archeologico di Mondeval de Sora (a quota 2.150 m). Presso quest’ultimo, in particolare, sono stati documentati i resti di antiche capanne, utensili in selce lavorata, ossa di animali cacciati e carboni di focolari.
Ecco dunque che questo luogo ci accompagna in un tuffo nella storia, mostrandoci come si viveva quassù nel susseguirsi dei millenni e dei secoli.
Consigliatissima una visita!
- Museo Vittorino Cazzetta – Via 4 Novembre 51, Selva di Cadore. Tel: +39.0437.521068 Mail: info@museoselvadicadore.it
• SCOPRIRE COLLE SANTA LUCIA
Un’altra delle primissime esperienze da fare in Val Fiorentina quando piove è una capatina a Colle Santa Lucia, il caratteristico paese che domina la valle dall’alto dei suoi 1.453 metri di quota. Il simbolo principale di Col, il suo nome in ladino, è la sua iconica chiesa, posta in un’invidiabile posizione sopraelevata.
Una passeggiata in paese ci trasporta immediatamente in una fiaba antica: il silenzio, l’atmosfera sospesa, le case, i lussureggianti boschi intorno… Tutto pare collocarsi in un’altra epoca, molto lontana dai ritmi frenetici della vita quotidiana a cui siamo abituati.

Godetevi dunque questo posticino, i suoi mirabolanti panorami, il profumo di erba bagnata, fieno e natura incontaminata. E se tutto ciò vi mette appetito (come succede sempre a me quando sono in montagna) fate una bella mangiatina al ristorante Fursil!
• PERCORRERE UN CANYON DOLOMITICO AI SERRAI DI SOTTOGUDA
ATTENZIONE! A SEGUITO DEI DANNI PROVOCATI DALLA TEMPESTA VAIA DEL 2018, IL PARCO DEI SERRAI DI SOTTOGUDA È CHIUSO PER MOTIVI DI SICUREZZA, COME DISPOSTO DALLA ORDINANZA COMUNALE N° 58 DEL 07 DICEMBRE2018. ATTUALMENTE SONO IN ATTO I LAVORI DI SISTEMAZIONE, MA QUASI SICURAMENTE PER TUTTO IL 2021, NON SARÀ POSSIBILE ACCEDERE ALL’AREA.
Un’esperienza davvero emozionante negli immediati dintorni della Val Fiorentina è senza dubbio l’esplorazione dei Serrai di Sottoguda!
Questo curioso nome deriva dall’espressione dialettale ladina serrar, che significa chiudere e richiama la particolarissima conformazione di questa sensazionale gola dalle pareti verticali. Per secoli, i Serrai di Sottoguda hanno costituito l’unica via di comunicazione per il Passo Fedaia, mentre oggi rappresentano una splendida riserva naturale.
I Serrai si estendono per un paio di chilometri, collegando il paese di Sottoguda, frazione del comune di Rocca Pietore, e Malga Ciapela, località ai piedi della Marmolada.

Entrando in questa sorta di canyon dolomitico, l’impressione è proprio quella di varcare una dimensione misteriosa e magica: il percorso interseca per ben tredici volte il torrente Pettorina, attraversandolo con tanti pittoreschi ponticelli, ed è sovrastato da vertiginose pareti di roccia alte più di cento metri, che in alcuni punti si restringono fin quasi a toccarsi.

L’ideale è percorrere con calma il facile tragitto, scoprendo i suoi numerosi punti di interesse quali la chiesetta di San Antonio, la Madonna Dei Serrai, il Sas Taie (un grosso masso incuneatosi in fondo alla gola in corrispondenza di una sezione particolarmente stretta, presso il quale transitava la vecchia strada).

L’atmosfera dei Serrai di Sottoguda cambia poi a seconda delle stagioni: in estate, dalle alte pareti, scendono fresche cascate che d’inverno si ghiacciano diventando un paesaggio magico e ancestrale (nonché il paradiso degli Ice Climber).

• VISITARE IL CASTELLO DI ANDRAZ
Poco sotto il Passo Falzarego, a circa 20 minuti di macchina da Selva di Cadore, sorge una piccola ma importante istituzione del tempo che fu. Mi riferisco al Castello di Andraz, o meglio, a ciò che resta di esso.
Si tratta infatti di un antico edificio che fu costruito intorno all’anno 1000 e che, per la sua strategica posizione sovrastante la Valle di Fodom accanto alle antiche vie di comunicazione della zona, fu un punto nevralgico fondamentale tra il bellunese e i territori a nord di Caprile. Dal 1416 al 1802 fu di proprietà del Vescovado di Bressanone che approfittò della sua ubicazione per farne un baluardo militare.

L’edificio, di cui oggi possiamo solo intuire la passata magnificenza, fu eretto sopra un enorme masso staccatosi dal vicino gruppo dolomitico del Settsàss. Ecco dunque perché il castello si mostra perfettamente in sintonia con l’ambiente naturale circostante. Tra il 1986 e il 2002, è stato oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, che aggiunsero anche passaggi pedonali per consentire a visitatori e visitatrici di accedere anche al suo interno.
Oggi il castello di Andraz ospita l’omonimo museo, uno spazio espositivo che ci racconta la storia del maniero e del paesaggio circostante. Un bellissimo modo per valorizzare una giornata di pioggia in Val Fiorentina dedicandosi alla storia e alla cultura!
- Castello di Andraz – Località Castello 7, Livinallongo del Col di Lana (BL). Mail: info@castellodiandraz.it Tel: 334 3346680.
• VISITARE LE TRINCEE E IL MUSEO DELLA GRANDE GUERRA AL PASSO VALPAROLA
Un’altra interessante attività da vivere in Val Fiorentina quando piove, in perfetta sinergia con la scoperta del precedente Castello di Andraz e con l’articolo dedicato alle giornate uggiose in Val Badia, è la visita alle trincee del Passo Valparola, e al loro museo.

Subito dopo il Passo Falzarego, infatti, troviamo il valico che mette in comunicazione l’agordino con l’Alta Badia, il Valparola. Qui troviamo l’omonimo rifugio, il Forte Tre Sassi (antica fortificazione austriaca al confine con il Regno d’Italia oggi sede del Museo della Grande Guerra), e il variegato complesso delle trincee.

Tutti e tre questi elementi comporranno la vostra giornata piovosa, ed ecco come ordinarli per trarre il meglio dall’esperienza quassù:
- incominciate con una visita al Museo: potrete calarvi in quella sanguinosa dimensione che ha contraddistinto l’epoca della Grande Guerra, osservando una collezione di armi, equipaggiamenti e oggetti di uso comune utilizzati dai soldati di stanza quassù durante i combattimenti;
- una volta terminata la visita interna, passate all’esterno e andate alla scoperta dei vari percorsi tra le trincee, gli edifici, le gallerie che componevano il fronte. Proverete emozioni contrastanti: se le meravigliose fioriture, la rigogliosa vegetazione e i sublimi panorami dolomitici rendono le trincee un luogo estremamente pittoresco, è impossibile dimenticare ciò che ha significato, nel passato bellico, questo posto, e i terribili avvenimenti che qui si sono consumati;
- tra storia e natura il tempo scorre velocemente e un certo languorino comincia a farsi sentire. Il bello è che la soluzione per il pranzo è sempre qui a portata di mano: il rifugio Valparola, infatti, saprà scaldarvi al meglio e deliziare i vostri stomaci con ottimi piatti locali!

• SCONFINARE IN ALTA BADIA
Se riuscite a concentrare tutte le tre attività sopra descritte al Passo Valparola, e vi rimane il pomeriggio libero, eccovi servita un’altra delle cose da fare il Val Fiorentina quando piove: sconfinare in Alta Badia!
Vi basterà infatti procedere lungo la strada e i suoi pittoreschi tornanti in discesa per ritrovarvi magicamente in quest’altra splendida valle e… in Sud Tirol! Qui le idee per trascorrere un pomeriggio (o una mattinata, o un’intera giornata) si sprecano.
Potreste, per esempio:
- recarvi alla Capanna Alpina e salire a piedi al rifugio Scotoni, riparandovi al calduccio del suo interno e gustando ottima carne alla griglia e specialità altoatesine;
- visitare i bellissimi paesi della valle, i più comodi dei quali sono San Cassiano, Corvara e Colfosco;
- concedervi pranzetti raffinati presso gli innumerevoli ristoranti Michelin presenti in questa valle stellata (io vi consiglio assolutamente La Stria di Colfosco e La Tambra di Corvara);
- fare una bella passeggiata piovosa verso la malga Armentarola, riparando in essa sempre per un pranzetto o un aperitivo;
- scoprire l’esistenza dell’orso ladino dolomitico al Museum Ladin Ursus Ladinicus di San Cassiano.

• FARE UN TOUR DELLE MALGHE
Impossibile trovarsi in questa vallata dolomitica e non godersi i piaceri della gustosa cucina locale! E nelle giornate di maltempo, quando non si può andar verso le alture, un’ottima idea è darsi all’eno-gastronomia e alla scoperta della cultura e della vita locale.
E delle splendide malghe della zona!
Recatevi questa volta in direzione del Passo Staulanza, il valico alpino che mette in comunicazione la Val Fiorentina con la Val di Zoldo al cospetto del Monte Pelmo. Superatelo e, al primo tornante dopo di esso, posteggiate l’auto seguendo a piedi le indicazioni per le malghe Fontanafredda (1768 m) e Vescovà (1740 m).
Si tratta di una facile e pianeggiante passeggiata per il bosco e i prati dove pascolano mucche e caprette, adatta anche alle famiglie con bimbi piccoli. Una volta raggiunto il bivio, potrete scegliere la vostra meta tra le due possibilità; il mio consiglio è di provarle entrambe! Magari lanciandovi in un piccolo tour di degustazioni dei loro eccellenti prodotti caseari.
Le due malghe sono sicuramente aperte durante la stagione estiva.
• PRANZARE AL RIFUGIO BELVEDERE SUL MONTE FERTAZZA
Se optate per il precedente tour delle malghe, quando sarete alla malga Fontanafredda potrebbe esserci un’altra meta ad attendervi. Tempo e vostra volontà permettendo, ovviamente.
Questa meta è il rifugio Belvedere sul Monte Fertazza (2.082 m), che vi accoglierebbe volentieri per un succulento pranzetto con meravigliosa vista sulle Dolomiti circostanti.
Dalla Fontanafredda, seguendo l’ampia carrareccia (sempre in salita, bisogna coprire infatti 320 metri di dislivello) si può raggiungere in un’oretta abbondante questo rifugio, e lo si può fare in due opzioni: raggiungendo il segnalato Rifugio Fertazza e salendo al Belvedere in seggiovia, oppure procedendo a piedi su quella che in inverno è la pista Gran Zuita. Nonostante la ripidità del percorso, non è affatto difficile ed è piuttosto breve.
Se sceglierete quest’ultima opzione, focalizzatevi sull’ottimo pranzetto che vi attende al rifugio Belvedere. E anche sul panorama che questo luogo offre, direttamente sulla parete del Civetta e il lago di Alleghe, sulla Marmolada, sul Gruppo del Sella, sulle Pale di San Martino, sulle cime dell’Alta Badia… Sperando che le nuvole ve lo permettano!
• FARE UNA GITA AL LAGO DI ALLEGHE, NELL’AGORDINO
Un’altra idea interessante per godersi un giorno di pioggia in Val Fiorentina è fare una gita al bel lago di Alleghe.
Questo specchio d’acqua, situato presso l’omonimo paese nell’alta valle del Cordevole (Agordino), si è originato alla fine del Settecento in seguito a una grande frana staccatasi da una propaggine del monte Forca (che sorge proprio di fronte al paese di Alleghe). È circondato da alcune delle vette dolomitiche più iconiche, quali il Monte Civetta e il gruppo della Marmolada.
Da Selva di Cadore si raggiunge in una quindicina di minuti di macchina, e qui è d’obbligo una rilassante passeggiata intorno al lago stesso: l’itinerario è pressoché pianeggiante, si snoda su asfalto sterrato e sentiero boschivo e consente di ammirare lago e panorami da diverse angolazioni, sconfinando anche nel comune agordino di Rocca Pietore e all’abitato di Caprile.

Sebbene la balneazione non sia permessa (in alcuni punti il lago presenta opere di contenimento e briglie per la produzione di energia idroelettrica), è possibile però noleggiare barche a remi e pedalò, per navigare insieme alle tante anatre e cigni.
Prima o dopo il giro del lago, vi consiglio anche una capatina nel centro di Alleghe, per un caffè, un aperitivo o un pranzetto nel suo vivace centro.
• SCOPRIRE L’ANTICO BORGO DI L’ANDRIA
E se si approfittasse dei giorni grigi e uggiosi per andare alla scoperta di uno dei primi insediamenti stabili dell’uomo nell’intero territorio della Val Fiorentina?
Direi proprio che è un’ottima idea, e il borgo di L’Andria è proprio ciò che vi serve! Questo luogo venne infatti scelto dai nostri antenati per la sua posizione favorevole posizione rispetto al sole e per l’abbondanza di acqua nelle vicinanze; e oggi questo villaggio è un prezioso custode della vita contadina di tempi antichi.
Per raggiungerlo si può percorrere un interessante itinerario che parte dalla località di Santa Fosca e sale per Via Perraze, transita accanto alla Chiesetta della Madonna della Neve (eretta per ricordare i defunti tragicamente scomparsi a causa di una frana del 1917), attraversa Pont de Toffol sul torrente Loschiesuoi e si immerge nella storia e nella cultura locale di questo silenzioso borgo.
Percorrendo Via Toffol e Via Landria, ammirerete antichi mulini, alcuni ancora funzionanti, numerosi fienili storici e abbeveratoi, e le caratteristiche case i stile ladino.
Come forse avrete intuito, la Val Fiorentina merita davvero tantissimo, e una vacanza qui è un’esperienza da vivere assolutamente, almeno una volta nella vita (anche se, dopo aver provato, non potrete fare a meno di tornare qui tante altre volte).
A tal proposito, voglio salutarvi con un ultimo consiglio: un posticino favoloso per il vostro futuro soggiorno in Val Fiorentina!
Si tratta dell’Hotel Ca’ del Bosco, una struttura accogliente, intima e molto curata ubicata a Santa Fosca. Composto da dodici splendide camere (ognuna personalizzata con decorazioni e dipinti ispirati alla natura), l’hotel comprende anche una sala da pranzo in cui degustare ottime pietanze preparate con ingredienti di qualità e secondo la tradizione locale (con anche proposte vegetariane e vegane), un ampio terrazzo in legno per ammirare i panorami dolomitici circostanti, una rilassante comfort area… E un occhio di riguardo verso il benessere dei suoi ospiti!
Potete dare un’occhiata virtuale, e prenotare il vostro soggiorno scontato, accedendo da qui al portale dello shop online dell’Hotel Ca’ del Bosco. La vostra prenotazione sarà protetta da una polizza assicurativa, e la vostra permanenza sarà all’insegna del massimo rispetto delle norme anti-Covid.

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
14 commenti
viaggiacorrisogna · 3 Luglio 2021 alle 8:16
Il Pelmo lo riconosci già in lontananza. e lo adoro, ma non conoscevo tutti gli altri punti di vista che hai citato. Bell’articolo veramente dettagliato, che terrò a mente.
Valentina · 6 Luglio 2021 alle 14:34
Grazie mille davvero, sono super contenta che ti sia piaciuto questo articolo! Sono zone indimenticabili, e meravigliose!
Claudia · 9 Maggio 2021 alle 23:05
Noi amiamo queste zone, la scorsa estate abbiamo iniziato ad esplorarle e non ci fermeremo, perché abbiamo ancora tanto da vedere! Bellissimi i tuoi consigli
Valentina · 14 Giugno 2021 alle 16:08
Grazie mille Claudia! Anche io adoro queste zone! Che meraviglia!
Margherita · 5 Aprile 2021 alle 22:32
La scorsa estate siamo stati in Val di Zoldo ed è stato davvero un crescendo di luoghi naturali stupendi! Non sapevamo di questa valle che, a quanto pare, è vicinissima! Al prossimo giro, non ce la faremo scappare!
Valentina · 6 Aprile 2021 alle 15:59
Bellissima anche la Val di Zoldo! E sì, è proprio vicinissima alla Val Fiorentina 🙂
Sarah · 5 Aprile 2021 alle 21:40
Questo articolo ha fatto riaffiorare tanti ricordi 😍 grazie
Valentina · 6 Aprile 2021 alle 16:00
Grazie a te Sarah, mi fa un sacco piacere! Abbiamo una seconda valle in comune oltre alla Val Badia! 😀
Miriam · 5 Aprile 2021 alle 17:58
Essendo amante della montagna quando vivevo in Italia andavo spesso in queste zone che ritengo semplicemente meravigliose. Ho viaggiato abbastanza ma le Dolomiti rimangono il mio posto preferito. Il passo Val Parola e il passo Falzarego lo trovo un luogo speciale
Valentina · 19 Aprile 2021 alle 11:18
La penso esattamente come te! Anche io amo viaggiare e ho visitato già diversi posti, ma non ho ancora trovato nulla che superi le Dolomiti!
paola · 5 Aprile 2021 alle 9:48
Io sono amante di queste zone e alcune attività che hai nominato già le ho fatte, di altre conosco i luoghi ma non ho approfondito, come il Castello di Andraz o le trincee, altre ancora non le conoscevo proprio ma rimedierò. Grazie per questo articolo davvero interessante.
Valentina · 19 Aprile 2021 alle 11:19
Grazie mille a te, mi fanno davvero molto piacere le tue parole! Ci sono luoghi davvero interessanti e affascinanti in queste bellissime zone!
Franca · 2 Aprile 2021 alle 18:09
Vale!!!!!😍😍😍😍Benvenuta a casa mia!!!
Credo non ci siano commenti da aggiungere!
Ma che bello essere onorati dalle tue parole!!
E io non posso che ritenermi fortunata…😉Ti abbraccio 🤗 con tanta felicità ,Buona Pasqua 🐣
Valentina · 19 Aprile 2021 alle 11:21
Grazie mille Franca!! <3 Detto da te che sei una local di questa zona meravigliosa, mi fa davvero tantissimo piacere! Non vedo l'ora di poter tornare tra le tue splendide montagne! Spero che tu stia bene, ti mando un abbraccio! <3 <3