Ho conosciuto Paolo durante il corso formativo AIGAE per diventare Guida Ambientale Escursionistica. Insieme ad altre otto aspiranti guide, abbiamo trascorso quattro mesi a studiare ed esplorare la natura dell’Emilia-Romagna, andando a zonzo in lungo e in largo dall’Appennino al Delta del Po.
Amante della natura e degli animali, Paolo si è subito guadagnato il distintivo di fotografo ufficiale all’interno del nostro gruppo: fin dalla prima lezione in esterna, infatti, si è presentato armato di macchina fotografica e teleobiettivo, non lasciandosi mai sfuggire l’occasione di immortalare il meraviglioso mondo naturale, producendo scatti meravigliosi.
La profonda curiosità, la precisione e la simpatia che lo contraddistinguono, hanno fatto di lui un’ottima guida naturalistica, della quale sono orgogliosa di essere collega (sì, abbiamo entrambi passato l’esame e ottenuto il patentino, yeah!). Come lo so? Ho partecipato ad una delle sue prime iniziative da professionista: un workshop di natura e fotografia realizzato insieme al fotografo Mirko Mancini nel Parco Regionale dei Laghi Suviana e Brasimone, dedicato ad un tema molto particolare: il bramito del cervo.
IL BRAMITO DEL CERVO: DI CHE SI TRATTA?
I cervi sono animali meravigliosi. Il portamento maestoso, l’anatomia elegante del corpo, le lunghe e snelle zampe, quello sguardo liquido e curioso, sormontato da buffe orecchie sempre sul pezzo.
Come si fa a non innamorarsene?

Notoriamente schivi nei confronti dell’uomo, ad esclusione degli esemplari da allevamento, questi regali quadrupedi erbivori prediligono zone boschive alternate ad ampie radure, a quote solitamente non troppo elevate.
Per gran parte dell’anno, maschi e femmine vivono in branchi separati, con le femmine che allevano e proteggono i cuccioli. Tuttavia, all’inizio dell’autunno, queste tradizionali abitudini vengono scompaginate, poichè inizia ufficialmente il periodo degli amori, ovvero la stagione del bramito.

Dalla metà di settembre fino a metà ottobre circa, i cervi maschi sciolgono il loro solidale gruppetto e iniziano a sfidarsi tra loro, prima a colpi di bramito e poi, se serve, anche a mezzo di sonore scornate. Lo fanno per conquistare le femmine, rivendicandone poi il possesso di fronte agli altri pretendenti.

In questo periodo, dunque, la vita dei cervi maschi cambia radicalmente: essi abbandonano i luoghi abituali e vagano, inquieti e irascibili, alla ricerca delle femmine. Quando trovano un gruppetto appetibile, con fare supremo radunano le cerve in branchi da 5 a 15 esemplari, e attendono impazienti che queste ultime siano “pronte” per l’accoppiamento.
Nel mentre le proteggono gelosamente, bramendo e minacciando i maschi che osano avvicinarsi.



La parola bramito si riferisce insomma al caratteristico verso che i cervi maschi emettono continuamente in questo periodo, una sorta di muggito nervoso e ridondante, alternato a rapidi respiri ansimanti (particolarmente sinistri, soprattutto se ascoltati di notte).

Partecipando al workshop di Paolo e Mirko, ho avuto occasione di vivere il bramito dei cervi per la prima volta nella mia vita, e di portare a casa splendidi scatti realizzati sotto le loro preziose direttive.
Si è trattato di un’esperienza unica e affascinante, che ora vi racconto.
IL BRAMITO DEL CERVO E UN WORKSHOP FOTOGRAFICO, NELL’APPENNINO BOLOGNESE
Il workshop dedicato al bramito del cervo ha caratterizzato i fine settimana da metà settembre a inizio ottobre, nel verdeggiante contesto del Parco regionale dei Laghi Suviana e Brasimone, uno dei polmoni verdi della provincia bolognese.
L’area intorno al bacino artificiale del Brasimone, scarsamente abitata dall’uomo, ospita infatti una nutrita fauna selvatica composta da daini, cinghiali, caprioli e, ovviamente, i nostri amici cervi.
Basandosi sullo studio preventivo della zona e dei più recenti avvistamenti, il workshop prevedeva escursioni e appostamenti fotografici, con l’intento di incontrare, osservare e fotografare i cervi nel loro habitat naturale.
Il tutto senza disturbarli o farli sentire minacciati.

Durante le giornate di workshop (che potevano essere, a scelta, da una a tre), ci siamo appostati come dei veri e propri cecchini fotografici, muniti di attrezzatura e abbigliamento mimetico, in vari punti della zona ed in diverse ore del giorno, sperando di avvistare qualche ungulato in amore.
Per quanto mi riguarda, io e gli amici che erano con me siamo stati davvero fortunati! In ognuna delle varie uscite, che fosse in notturna, all’alba, al pomeriggio o al mattino inoltrato, ci siamo imbattuti in diversi branchi di cerve e cerbiatti, e in svariati esemplari di cervi maschi, che ovviamente ronzavano ansiosi intorno alle femmine.




Non avrei mai immaginato che essere spettatori del bramito dei cervi fosse un’esperienza così totalizzante. Non trovo una parola migliore per descrivere l’emozione di essere parte integrante dell’habitat e della vita di questi animali selvatici, in un momento di grande importanza per loro.





EMOZIONI RARE
Il freddo frizzantino dell’escursione in notturna è stato ampiamente soppiantato dall’inquietante meraviglia di ascoltare i versi del bramito, vicinissimi e portentosi; e dall’incanto di trovarsi sotto una coltre di stelle, rarissima da vedere.
La sfacchinata dell’alzataccia pre-alba (sempre nel freddino proprio dei mattini appenninici), è stata ripagata dalla visione di un’alba settembrina su una distesa di ondulati prati, pullulanti di cervi rissosi e di femmine e cuccioli placidi, al pascolo e sul crinale.


La fatica di dover trasportare e gestire cavalletti, macchine fotografiche, teleobiettivi e teli mimetici, è stata minimizzata dai preziosi consigli della guida e del fotografo, e dal bellissimo regalo di vedere gli animali vicinissimi a noi.

La fame, scaturita dopo ore di appostamenti, è stata splendidamente ed egregiamente soddisfatta dai succulenti piatti della locanda Gabana di Camugnano, regina della cucina appenninica di qualità.
Insomma, esperienze come questa sono rare. Stare ferma, quasi immobile al margine di un boschetto, nei panni di silenziosa spettatrice al cospetto della “semplice” quotidianità dei cervi, mi ha fatto capire quanto infinitamente grande e ricca sia la Natura, quanto infinitamente importante sia capire il suo cerchio, entrare a farne parte senza ostacolarne il corso, rispettarlo.

Ho lasciato il cuore, in quei pratoni d’Appennino. E, in cambio, ho portato via con me un dono tra i più delicati e preziosi che ci possano essere (oltre agli splendidi scatti che vedete in questo articolo).
Ciao bellissimi animali, ci vediamo il prossimo anno!
NOTE PRATICHE
- il workshop Il Bramito 2019 è stato organizzato e promosso dalla guida ambientale escursionistica Paolo Pifferi e dal fotografo professionista Mirko Mancini, i quali hanno saputo dare vita ad un progetto di altissima qualità;
- vi consiglio dunque di tenere monitorati i loro riferimenti sul web (ecco la pagina Facebook di Paolo), per rimanere aggiornati sulle loro prossime attività (e per rimanere incantati davanti ai loro spettacolari scatti!);
- per coloro che non erano in possesso di attrezzatura fotografica, è stato possibile noleggiarla da Mirko, il quale ha affiancato i partecipanti negli scatti e nella post-produzione;
- tutte le fotografie che vedete in questo articolo, insieme a quelle pubblicate su i miei Instagram e Facebook, sono state realizzate da me, e ne vado estremamente fiera! Non sarebbe stato possibile per me tutto questo senza l’aiuto e la supervisione di Paolo, che ringrazio ancora sentitamente

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), il basilico, il caffè.
26 commenti
Federica Assirelli · 3 Aprile 2021 alle 21:15
Vivendo anch’io in Appennino ho pensato spesso di partecipare a un’escursione per ascoltare il bramito dei cervi e, ora che ho letto il tuo articolo, spero di potervi partecipare non appena sarà di nuovo il periodo giusto! Non l’avevo mai trovata abbinata al workshop fotografico, ma ora lo valuterò perché sono appassionata anch’io di fotografia!
VALERIA · 14 Dicembre 2019 alle 20:41
Fantastico! Avevo adocchiato la stessa esperienza per l’Abruzzo, ma anche nella tua Emilia-Romagna sembra molto interessante!
Valentina · 19 Dicembre 2019 alle 12:58
Mi è piaciuta tantissimo questa esperienza! Davvero speciale, e bellissima per comprendere meglio la natura e la vita di questi meravigliosi animali. Se ti ricapita l’occasione il prossimo anno, te la consiglio vivamente!
Maria · 2 Novembre 2019 alle 18:24
Insomma, si vede che te la sei goduta pienamente e hai fatto benissimo! Io non so che darei per poter effettuare un’esperienza del genere, a contatto con la natura e gli animali! Alzatacce mattutine a parte.
Valentina · 4 Novembre 2019 alle 12:27
Ti consiglio assolutamente un’esperienza del genere! Vedrai che ti piacerà tanto, e ti dimenticherai la fatica dell’alzataccia 😀
Ilaria Fenato · 27 Ottobre 2019 alle 18:20
Quanto deve essere stato emozionante!! *_* fino a qualche giorno fa avrei solo potuto immaginarlo ma ho avuto un incontro ravvicinato anche io ultimamente e sono rimasta di sasso, immobile di fronte a tanta eleganza e bellezza 😍
Bellissima esperienza la tua e foto stupende!
Valentina · 14 Novembre 2019 alle 19:18
Grazie mille Ilaria! Allora anche tu puoi comprendere l’emozione unica di incontrare questi animali.. Uno spettacolo!
Claudia · 25 Ottobre 2019 alle 16:40
Foto bellissime complimenti =) Penso sia davvero affascinante fare il “cecchino fotografico” all’alba…l’alzataccia è stata ricompensata!
partyepartenze · 21 Ottobre 2019 alle 19:25
Ho provato qualche anno fa l’esperienza di un’escursione notturna alla ricerca del bramito ed è stato meraviglioso. Immagino cosa possa essere unito a un workshop fotografico. Amo avvicinarmi alla natura e coglierne misteri e suoni: tu ne hai conservato anche le immagini.
Valentina · 24 Ottobre 2019 alle 19:41
Grazie mille, che bel complimento! 🙂 Ti confermo che è proprio come dici tu: un’esperienza stupenda, e unica nel suo genere!
LaZiaRo · 18 Ottobre 2019 alle 16:25
Che foto fantastiche! Questa cosa deii workshop di fotografia è molto interessante. Spesso purtroppo costano un botto! Ma quando hanno un tema particolare come questo, sono sicura che ne valga assolutamente la pena!
Valentina · 21 Ottobre 2019 alle 18:48
Grazie mille davvero! 🙂 Ti assicuro che davvero ne è valsa la pena! Ovviamente se si ha la passione per la natura, gli animali e la fotografia. Sono esperienze queste che difficilmente, senza affidarsi a degli esperti, si possono vivere..
Raggio di Sole in Valigia · 17 Ottobre 2019 alle 9:46
Proprio ieri sera, guardando un documentario sull’autunno, ho scoperto questo comportamento del cervo, per certi aspetti anche un po’ aggressivo, che proprio non mi aspettavo. Ho sempre visto, proprio come te, solo tanta eleganza e delicatezza in questi animali! 😉
Bellissima esperienza e bellissime foto!
Valentina
Valentina · 18 Ottobre 2019 alle 10:20
Grazie mille!! Mi fa moltissimo piacere che tu abbia apprezzato articolo e foto 🙂 Anche io, prima di questa esperienza, non immaginavo minimamente cosa significasse il periodo del bramito.. La Natura ci stupisce sempre!
francesca · 11 Ottobre 2019 alle 14:34
Bellissima l’escursione in cerca di cervi “bramanti”, davvero interessante e originale. Complimenti anche al fotografo che vi ha accompagnati per l’iniziativa
Valentina · 16 Ottobre 2019 alle 15:42
Grazie mille Francesca! Confermo che è stata davvero una meravigliosa esperienza!
Alessandra · 11 Ottobre 2019 alle 13:59
Ma che bella esperienza hai fatto e le tue foto sono davvero bellissime!! Complimenti e complimenti anche per aver superato l’esame! Questo King mi sembra un po’ rompiscatole a dirla tutta!!! Povere cerve che se lo devono sorbire!! : DD
Valentina · 16 Ottobre 2019 alle 15:41
Grazie mille Alessandra! Ahahah infatti era proprio così, il King non le lasciava in pace un attimo! 😀
Simona · 11 Ottobre 2019 alle 12:17
Sono animali estremamente affascinanti. Per me hanno sempre avuto una non so che di elegante e spavaldo al tempo stesso. Trovo molto bella questa iniziativa di workshop fotografico soprattutto perche’ non li disturba e infastidisce. Posso solo immaginare l’emozione di vederli dal vivo, magari non il litigio a cornate eh!
Valentina · 16 Ottobre 2019 alle 15:40
Grazie Simona! Un ottimo modo per osservarli e fotografarli, come dici tu senza intromettersi nella loro vita. Il litigio in realtà è durato pochissimo, ed è la fase finale del bramito, quella che, se possibile, i due esemplari coinvolti eviterebbero volentieri. Ma se si ignorano i bramiti d’avvertimento, ecco cosa succede!
PAOLO PIFFERI · 9 Ottobre 2019 alle 21:39
Che dire? Ci fa davvero molto piacere aver condiviso con te questi momenti e soprattutto che tu abbia vissuto favorevolmente questi attimi di ritorno alla Natura.
Valentina · 10 Ottobre 2019 alle 9:21
Esperienza bellissima, che non vedo l’ora di ripetere il prossimo anno! 🙂 E che mi ha fatto capire ancora una volta quanto sia importante la nostra professione!
Elena · 8 Ottobre 2019 alle 17:59
Che esperienza strepitosa!
Valentina · 10 Ottobre 2019 alle 9:22
Grazie mille Elena!! È stata proprio uno spettacolo, e se ami la natura non posso fare altro che consigliartela! 🙂
Ugo · 8 Ottobre 2019 alle 16:13
Wow, ogni articolo è migliore del precedente!
Valentina · 10 Ottobre 2019 alle 9:22
Ma grazie mille davvero Ugo!! 🙂 Mi fa davvero tanto piacere!!