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La mia prima volta in Alta Badia risale al 1998.

Avevo 8 anni, ero a San Cassiano con i miei genitori e mio fratello. Lì ho comprato il paio di scarponcini blu che uso ancora adesso, a vent’anni di distanza. Mi stavano larghissimi, allora, ma poi il mio piede non è più cresciuto tanto, e adesso mi calzano a pennello.

La prima volta che li ho indossati non potevo essere a conoscenza del potente filo rosso che mi avrebbe legato per sempre alla montagna e ai paesaggi dolomitici, anche se l’amore per questi luoghi iniziava già a scorrere nelle mie vene.

E, soprattutto, non potevo sapere che, da grande, avrei messo la bandierina su gran parte delle cime intorno alla valle, e che essa stessa sarebbe diventata il mio posto preferito nel mondo.

Quello di cui non avrei più potuto fare a meno, quello in cui sarei andata almeno una volta all’anno, sempre a inizio settembre, sempre nel mio periodo prediletto.

ABC DELL’ALTA BADIA

Dal lontano 1998, salvo qualche raro passaggio, sono tornata in Alta Badia nel 2013, e non me ne sono più andata. Nel senso che, dal 2013, tutti gli anni vengo qui, e sempre con la mia famiglia.

L’Alta Badia è il nostro momento, il posto che ci unisce e in cui passiamo i momenti più spensierati e felici.

Sarà per questo che la amo così profondamente, anche se la sua rigogliosa natura, le sue montagne, la sua cucina, la cultura ladina, il profumo dell’aria, il silenzio della notte, le sue piccole chiese, i suoi boschi, la sua cultura del benessere, i suoi masi, gli animali e le sue stelle hanno influito parecchio sul mio sentimento nei suoi confronti.

valentina in relax ai prati del pralongià
Io e miei scarponcini blu, nel nostro posto

Il mio sogno nel cassetto è di venire a vivere qui. E intanto che i miei occhi guardano in questa direzione, io penso a lei, alla mia Alta Badia, e a tutto quello che offre di bello a chi ancora non la conosce. Scrivo le lettere dell’alfabeto, e ad ognuna associo un elemento, una caratteristica, un luogo, un sapore particolare di questa valle.

Un ABC dell’Alta Badia, che non può comprendere tutto purtroppo, ma che può essere una piccola base di partenza per avventurarsi alla scoperta di una terra meravigliosa.

Cominciamo dal principio!

A COME: ARMENTARA

Inauguriamo questo stravagante ABC dell’Alta Badia con una delle mie parole preferite: Armentara!

Di che si tratta? Di una vetta montuosa? Un rifugio? Un passo alpino?!

Niente di tutto questo. L’Armentara è un luogo fatato, composto da un insieme di rigogliosi prati alpini alle pendici del mistico Sasso di Santa Croce.

sublimi panorami ai prati dell'armentara
Un paesaggio sublime, insomma

Ad un’altezza che spazia tra i 1.600 e i 2.000 metri, l’Armentara ospita un’impressionante varietà di coloratissimi fiori, freschi boschetti, biotopi ed eccezionali panorami sulle Dolomiti circostanti.

Il paradiso di mucche, cavalli, caprette e scoiattoli!

ABC dell'Alta Badia: prati dell'armentara
Bovine felici e spazi sterminati

L’escursione all’Armentara è un must se si è in zona, e nell’articolo a lei dedicata ti spiego perchè.

B COME: BADIA

Detta anche Abtei in tedesco, Badia è uno splendido paesino dell’omonima valle, che sorge a metà tra il Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies e quello del Puez-Odle.

Una posizione assai invidiabile, che consente al viaggiatore di raggiungere facilmente le più belle montagne della zona, nonchè i centri abitati più grandi quali Corvara, Colfosco, La Villa e San Cassiano.

ABC dell'Alta Badia: San Leonardo in Badia
Badia, e la chiesa di San Leonardo, fanno capolino in una cornice verdeggiante

Badia conserva e tutela usi, costumi, tradizioni della cultura ladina. Le sue antiche viles di masi, così come la splendida chiesa di San Leonardo in Badia, una delle più belle dell’Alto-Adige, rendono questo paesino il luogo ideale in cui mettere radici e vivere, per sempre.

C COME: CORVARA E COLFOSCO

Corvara e Colfosco sono le più note località dell’Alta Badia. Soprattutto durante la stagione invernale, in cui si trasformano in due importantissimi e prestigiosi poli sciistici.

Entrambi i paesi sono infatti privilegiati campi base per il Sellaronda, e per alcune delle più belle piste da sci dolomitiche, come la Gran Risa.

ABC dell'Alta Badia: caratteristici segnavento
Welcome to Alta Badia!

Situate rispettivamente a 1.568 e 1.645 metri, Corvara e Colfosco sono centri abitati pieni di vita, comfort, hotel e ristoranti gourmet, e di paesaggi naturali indimenticabili.

D COME: DOLOMITI

Troppo facile questa! Ma, d’altronde, bisogna pur geolocalizzare in qualche modo il territorio di cui vi sto parlando.

E si da il caso che l’Alta Badia giaccia proprio nel cuore dei Monti Pallidi, in una zona di incomparabile bellezza e unicità paesaggistica.

ABC dell'Alta Badia: panorama nevoso sul Sella
Vista privilegiata sul massiccio del Sella e sul Piz Boè

Intorno ad essa troviamo infatti alcuni dei gruppi dolomitici più famosi: Col di Lana, Gruppo del Sella, Conturines e La Varella, Gruppo del Puez, Lagazuoi, Gruppo delle Odle, Sasso della Croce, Sassongher

ABC dell'Alta Badia: panorama sulle dolomiti di Braies
Si dominano le Dolomiti di Braies

Dalle sue alture si gode inoltre di una sublime vista su Marmolada, Monte Civetta, Pelmo, Gruppo del Sassolungo, Gruppo del Catinaccio, Tofane, Antelao, Alpi Pusteresi, e potrei andare ancora avanti ma mi fermo qui per non annoiarvi troppo.

ABC dell'Alta Badia: prati e cime dolomitiche
Da sinistra: Sasso di Santa Croce, La Varella, Piz de Conturines

E COME: ENROSADIRA

Più che una semplice parola, una formula magica. Un termine che non trova nessun altro corrispettivo univoco in altre lingue (proprio come kilig!).

Enrosadira deriverebbe infatti dalla parola ladina rosadüra, o enrosadöra, e designa un fenomeno naturale molto particolare: il processo del “diventare di color rosa” che tinge di spettacolari sfumature cromatiche le pareti rocciose delle Dolomiti.

Questo incanto (non trovo altre parole per definirlo) si verifica all’alba e al tramonto, quando gli obliqui raggi del sole si mescolano alla particolarissima conformazione geologica delle montagne in questione, donando loro le più varie e meravigliose sfumature di rosa, rosso, arancione e viola.

ABC dell'Alta Badia: enrosadira sul sasso della croce
Enrosadira sul Sasso di Santa Croce

L’enrosadira è uno spettacolo da vedere almeno una volta nella vita, e l’Alta Badia è uno dei luoghi più indicati per farlo.

F COME: FANES

Fanes, che figura anche nel nome del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, è magia pura. Si tratta di un’alpe leggendaria, legata a misteriose storie di un antico regno, quello appunto dei Fanes, che popolava le superbe cime dolomitiche della zona.

ABC dell'Alta Badia: laghi e fiumi a Fanes
Ultimo discendente equino della dinastia dei Fanes

Fanes è un territorio difficilmente descrivibile a parole. Va visto e vissuto di persona. Per ora vi posso solo dire che si localizza a est della Val Badia, racchiuso tra le Dolomiti di Braies, a nord, e il Passo Falzarego, a sud.

ABC dell'Alta Badia: Fanes
Porzione di Fanes

Una terra unica, che alterna prati lussureggianti, piccoli torrenti di acqua celeste, cime d’argento, altopiani lunari.

Paesaggi lunari e autunnali a Fanes
Un altro pianeta

G COME: GARDENACCIA

Il termine Gardenaccia può significare due cose distinte, ma contestuali: il bellissimo altopiano semi-lunare nel parco naturale Puez-Odle, dominato dalla celebre vetta del Sassongher (2.665 metri), e l’omonimo rifugio, a quota 2.050 metri, collocato in un paesaggio superbo che guarda l’intera Val Badia.

ABC dell'Alta Badia: il rifugio Gardenaccia
Il Rifugio Gardenaccia, che fa il timido

Questa zona è assai selvaggia, il posto adatto per entrare in contatto con la natura e tutti i suoi elementi più puri.

ABC dell'Alta Badia: panorami meravigliosi
Sublime panorama

H COME: HOTEL DA SOGNO

Tempio stellato del gusto, della natura, della montagna, del concetto di bellezza in generale (no, non sto esagerando!), l’Alta Badia non poteva non offrire anche soggiorni da sogno in hotel da sogno.

E non mi riferisco solo ai resort di lusso, come lo Sporthotel Panorama e l’Hotel Sassongher di Corvara, il Rosa Alpina Hotel & Spa e il Ciasa Salares di San Cassiano. Sto parlando anche di hotel più abbordabili, in cui il rapporto qualità-prezzo è davvero eccellente! Strutture meravigliose dal punto di vista dell’arredamento e del design, in cui si mangia e si dorme benissimo, con tutti i comfort immaginabili.

ABC dell'Alta Badia: ospitalità ladina
L’ospitalità dell’Alta Badia è unica al mondo!

Uno di queste è l’Hotel Cavallino, nel pittoresco paesino di San Leonardo in Badia. Il mio hotel del cuore! 

Sotto le pendici del Sasso di Santa Croce, il Cavallino funge anche da residence, ed il rapporto qualità-prezzo che propone è il meglio assoluto. Camere spaziose e profumate di pino cembro, connubio perfetto tra tradizione e modernità, cucina eccellente, area wellness da favola, ottimi vini e piccole sorprese giornaliere, rendono la permanenza qui un qualcosa che fa molto bene all’anima.

I COME: IDIOMA LADINO

Riconosciuto, insieme a italiano e tedesco, come una delle tre lingue ufficiali dell’Alto-Adige, il ladino è parlato da circa il 4% della popolazione, concentrandosi particolarmente in cinque vallate: Val Badia, Val Gardena, Val di Fassa, Livinallongo e Ampezzo.

Questo particolarissimo idioma affonda le radici nei secoli successivi all’integrazione di codesti territori alpini nell’impero romano, quando le lingue retica e norica locali cominciarono a mescolarsi con il latino e il volgare.

La lingua ladina è intimamente correlata con la cultura di questi luoghi, con le tradizioni, i prati, le montagne. Ha rischiato, e rischia tutt’ora, di scomparire. Oggi, oltre all’area dolomitica, esistono altre tre aree in cui si parla ladino: il cantone dei Grigioni, in Svizzera, il Comelico e il Friuli.

L COME: LA VALLE

Scritto proprio così, con un ruolo cardine per l’articolo “la”, La Val, in ladino, è il primo paese altoatesino ad aver ottenuto la certificazione Europas Wanderdörfer come “terra di escursionisti“.

E, visitandolo, si capisce subito perchè.

ABC dell'Alta Badia: veduta area de la valle
Panoramica su La Valle, dal Monte Cavallo (2.907 metri)

Alle pendici del Sasso di Santa Croce, a quota 1.348 metri, La Valle è immersa nel verde, nelle tradizionali viles di masi, in un’atmosfera fiabesca. Qui il viaggiatore può cimentarsi in una varietà di sentieri, da quello dei prati a quello (consigliatissimo!) della meditazione, passando per eccellenti ristorantini.

ABC dell'Alta Badia: chiesetta di santa barbara e sass de putia
La chiesetta di Santa Barbara dominata da un Sass de Putia fumante

M COME: MASI LADINI

I masi ladini, in Alta Badia, sono una vera e propria istituzione.

Solitamente raggruppati in piccoli nuclei abitativi, le viles, essi incarnano oggi la più antica cultura del popolo ladino: quella della vita collettiva di una o più famiglie di contadini, che nella loro individuale quotidianità potevano contare su di un mutuo supporto.

ABC dell'Alta Badia: masi ladini a longiarù
Masi ladini a Longiarü

Oggi è possibile conoscere queste splendide costruzioni in legno, eccellentemente tutelate e preservate, tramite escursioni guidate o splendide passeggiate culturali nelle Tru dles viles, i sentieri dei masi.

ABC dell'Alta Badia: maso di legno soleggiato
Maso in cornice di rami

N COME: NEVE

Qui andiamo sul facile e, per molti conoscitori della zona, sullo scontato. Ma non si poteva non includere lei, la Neve, nell’ABC dell’Alta Badia!

In inverno la valle si trasforma in un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci, degli sport invernali, delle candide distese che rendono ancora più indimenticabili i bellissimi paesaggi.

La Neve è la protagonista indiscussa del posto, che è una delle aree sciistiche più belle e attrezzate dell’intera regione. Se non ci credete, vi consiglio la visione di questo video!

O COME: OIES E OSPIZIO DELLA CROCE

L’abitato di Oies è famoso per due motivi principali: si trova poco sopra Badia e San Leonardo in Badia, in una posizione incantata tra prati e masi protetti dal retrostante massiccio del Sasso di Santa Croce, e ha dato i natali, nel lontano 1852, a San Giuseppe Freinademetz.

Sacerdote della diocesi di Bressanone prima, cooperatore presso la comunità di San Martino in Badia poi, Freinademetz decise un giorno di seguire il suo sogno, e diventò missionario. Si stabilì prima a Steyl, nei Paesi Bassi, e poi, nel 1879, a Hong Kong, in Cina, paese in cui rimase per tutta la vita dedicandosi alla propria missione caritativa.

Il forte legame con la terra natale non vacillò mai, anzi; dopo la morte di Freinademetz, avvenuta nel 1908, esso acquistò nuovo vigore grazie ai pellegrini che, dal lontanissimo Levante e da altre parti del mondo, cominciarono ad arrivare ad Oies per onorare le radici del Santo.

ABC dell'Alta Badia: micio bianco, custode di oies
No, non è San Giuseppe, bensì uno dei custodi pelosi di Oies

Il piccolo paesino conserva dunque un pezzo di storia preziosissima. E proprio da qui parte una splendida via crucis che conduce ad un altro luogo cardine dell’Alta Badia: l’Ospizio della Croce, rifugio e chiesa ubicato proprio sotto la parete del Sasso di Santa Croce, a 2.045 metri d’altezza.

ABC dell'Alta Badia: prima neve all'ospizio della croce
Uno dei luoghi chiave dell’Alta Badia

P COME: PRALONGIÀ

Impossibile non includere nell’ ABC dell’Alta Badia questo meraviglioso anfiteatro naturale con vista sulle Dolomiti più belle!

ABC dell'Alta Badia: fiori viola e sella in sfondo
Angoli di Pralongià

Tempio dello sci e degli sport invernali nella stagione fredda, lussureggiante altopiano in estate, una tappa al Pralongià, situato tra Corvara, La Villa e San Cassiano, è d’obbligo.

ABC dell'Alta Badia; l'altopiano del Pralongià
Sentieri, prati, panorami sulle Dolomiti

L’ideale è arrivarci tramite l’ovovia del Piz La Ila, da La Villa, oppure la seggiovia del Col Alto, da Corvara, o anche l’ovovia del Piz Sorega da San Cassiano. In tutti i casi si potrà intraprendere un bellissimo sentiero panoramico con destinazione rifugio Pralongià, il quale vanta una cucina sopraffina, spesso curata da chef stellati nel corso di varie iniziative golose.

Q COME: QUATTRO PASSI

Anche con questa lettera andiamo sul facile (e poi è assai difficile trovare altre parole con la q!). Se voglio andare a “fare i quattro passi” in tutta comodità, dove vado?

Certo, ci sono Arabba e Canazei, rispettivamente in Veneto e Trentino, ma volete mettere il fascino e i servizi subito al di là del Passo Campolongo, in Alta Badia?

Corvara, Colfosco (vedi lettera C) e La Villa sono i campi base altoatesini più gettonati per intraprendere il Sellaronda, dove niente può mancare ai bisogni e ai sogni dello sciatore più selettivo.

R COME: RIFUGI DA SOGNO

D’altronde, se l’Alta Badia si è guadagnata la coppa di valle a sei stelle Michelin, si può andare sul sicuro riguardo ai suoi rifugi alpini. E non mi riferisco solo a quelli gourmet e con la stellina rossa accanto, ma proprio alla quasi totalità di queste istituzioni montane sparse per le Dolomiti.

ABC dell'Alta Badia: dettagli bellissimi al rifugio col pradat
Cura dei dettagli al rifugio Col Pradat

L’andar per rifugi in Alta Badia significa entrare in contatto con posticini da sogno per gli occhi e per il palato! Pensiamo al Rifugio Scotoni (di cui vi ho parlato qui) nel cuore del parco naturale Fanes-Sennes-Braies sopra a San Cassiano, o al Las Vegas Lodge, al Mouritzino, al Rifugio Pralongià, sull’altopiano del Pralongià.

la facciata principale del rifugio scotoni, in alta badia
Lo splendido Scotoni

E ancora al Rifugio Jimmy, vicino al Passo Gardena, alla pittoresca Ütia Paraciora e al mio amato Ranch da Andrè, nei prati dell’Armentara.

ABC dell'Alta Badia: calice di Santa Magdalena e sass de putia innevato
La combo dei sogni, al Ranch da Andrè

Odio il fatto di non poter menzionare tutti questi piccoli templi del gusto, ma ne ho parlato più dettagliatamente qui e qui, in due articoli dedicati a dieci istituzioni ladine del gusto e della bellezza.

ABC dell'Alta Badia: il bel rifugio puez
Però non potevo non citare lo storico Rifugio Puez!

S COME: SASS DE PUTIA

Come un imponente e solitario guardiano, il Sass de Putia (2.875 metri) segna il confine tra la Val Badia e la Val di Funes.

ABC dell'Alta Badia: l'erboso sass de putia
Eccolo, in tutta la sua rigogliosa bellezza

Ciò che lo rende irresistibile è il suo erigersi solitario, nel bel mezzo di ridenti e morbidi prati che ne lambiscono una buona parte. Nonostante sembri un bonario e innocente gigante, per arrivare sulla sua cima bisogna fare un piccolo tratto di ferrata e, lassù, ci si ritrova in una vera pietraia da fine del mondo.

ABC dell'Alta Badia: veduta ravvicinata del sass de putia
Zoom sulla cima

È inoltre possibile girarci intorno, rimanendo nei suoi bellissimi prati, in un pittoresco sentiero popolato da allettanti masi e rifugi!

T COME: TRU DI LEC

Il Tru di Lec, ovvero il sentiero dei laghi, consente di andare alla scoperta di un’Alta Badia insolita e segreta, un po’ fuori dai più celebri percorsi.

Si tratta di una facile passeggiata che, partendo da Badia o da Pedraces, si inoltra tra i freschi boschi e i bei prati ai piedi della Gardenaccia (vedi lettera G), e tocca due pittoreschi laghetti: il Lech da Sompunt e il Lech dla Lunch.

ABC dell'Alta Badia: laghetto segreto nel tru di lec
Angoli selvaggiamente belli

In questo silenzioso anfratto di paradiso, c’è anche un eccellente punto di ristoro, rigorosamente di cucina ladina: il Maso Runch!

U COME: URSUS LADINICUS

Più piccolo e snello rispetto ad altri suoi colleghi pelosi, il temibile Ursus Ladinicus è stato il re delle caverne ladine, nella remota epoca interglaciale.

La scoperta di tale razza di orso risale al 23 settembre del 1987, quando un certo Willy Costamoling si imbattè in strani resti fossili, all’interno di una grotta a 2.800 metri in zona Conturines.

Ricerche successive stabilirono che non si trattava del comune e noto Ursus Spelaeus, bensì di una specie inedita che popolava a frotte le valli ladine. La si ribattezzò così Ursus Ladinicus, e i resti di questi antichi orsacchiottoni si possono apprezzare al Museum Ladin Ursus Ladinicus di San Cassiano, sede distaccata del Museum Ladin Ciastel de Tor di San Martino in Badia.

Inoltre, un simpatico Ursus legnoso vi accoglierà nel paesino di Oies (vedi lettera O), presso la Tana dell’Orso, ristorantino meraviglioso sia in fatto di arredamento e design, sia in fatto di cibo.

ABC dell'Alta Badia: statua in legno dell'ursus ladinicus a oies
Temibilissimo orso ladino

V COME: VIA FERRATA TRIDENTINA

La Tridentina è una tra le più famose vie ferrate della zona, ed è stata la mia prima arrampicata ufficiale! Ci sono molto affezionata.

Valentina sulla Tridentina
Io sospesa tra rocce e precipizi

Si tratta di un meraviglioso percorso che inizia poco prima del Passo Gardena e si introduce in verticale nel massiccio del Sella costeggiando per un tratto la cascata Pisciadù. Consta di tre tronconi principali, e termina presso il pittoresco rifugio Franco Cavazza al Pisciadù (quota 2.587m), in una bellissima valle lunare nel cuore del Sella comprensiva anche di un bellissimo laghetto celeste.

ABC dell'Alta Badia: laghetto celeste nel cuore del sella
Laghetti lunari

Un’escursione adrenalinica e, se siete alle prime armi, impegnativa. Ma al cospetto di panorami veramente eccezionali.

Ve ne parlerò prossimamente, sempre qui su questi schermi!

Z COME: ZUPPA D’ORZO LADINA

Ricetta deliziosa e intramontabile, la zuppa d’orzo è un’istituzione della cucina ladina, ed è ottima da gustare in rifugio o la sera, nel calduccio dei ristoranti altoatesini.

La tradizione la vuole servita insieme alle turtres, dei ravioloni giganti ripieni, generalmente, di misteriosi ingredienti tra cui si annoverano crauti (o spinaci), cipolla, ricotta e patate.

ABC dell'Alta Badia: zuppa d'orzo ladina con turtres
Buon appetito!

un liquidambar dai colori stupefacenti per celebrare un anno di blog

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog

Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.


51 commenti

Famigliainfuga · 23 Gennaio 2019 alle 22:07

Quello che più amo di questi posti è la cucina ladina, mi fai tornare a quando ci andavo da piccolo.

    Valentina · 24 Gennaio 2019 alle 11:11

    Grazie mille! 🙂 La cucina ladina, in effetti, è un qualcosa di favoloso!!

Martina · 30 Dicembre 2018 alle 8:22

Amo l’alta Badia e per me Natale fa rima con questi luoghi! Quindi non posso che amare il tuo articolo e, anzi, mi hai fatto venire voglia di visitare questa zona anche d’estate 😊

Stefania · 28 Settembre 2018 alle 17:26

Quest’anno abbiamo trascorso la nostra prima vacanza in montagna in famiglia e abbiamo scelto il Friuli e questo tuo articolo mi ha dato l’ispirazione per la prossima estate!

Denise · 24 Settembre 2018 alle 10:03

Mi hai messo tantissima voglia di montagne con le tue foto! Io sono sempre andata in vacanza a Corvara per sciare!

Paola_scusateiovado · 22 Settembre 2018 alle 15:25

Foto bellissime a parte… Questo post è una figata! A parte che ha scoperchiato la mia ignoranza sulla zona (le mie amate e splendide Dolomiti!), mi hai fatto venire ancora più voglia di una cosa… Niente zuppa, la NEVE! <3

Claudia · 21 Settembre 2018 alle 14:18

Complimenti Valentina per quest’articolo così particolareggiato. Ti ringrazio perché lo terrò come Bibbia sulla Val Badia. Io abito vicino s Bolzano da 3 anni e in Val Badia sono stata poco ma a questo punto dovrò provare tutto quello che consigli… una curiosità: che numero porti di scarpe? Com’e Possibile che tu vadano le scarpe di quando avevi 8 anni! A me il piede sembra che cresca ancora… adesso scarpe da trekking comprate qualche anno fa mi vanno piccole. 🤔

Sara · 9 Settembre 2018 alle 19:14

Complimenti per il tuo splendido articolo!
Tante informazioni utili, belle foto, curiosità e tanti consigli!
Lo terrò in considerazione per questo autunno, quando saremo in quelle zone per qualche giorno…

    Valentina · 17 Settembre 2018 alle 18:22

    Grazie mille Sara!!:) Sono proprio contenta di esserti stata utile! Io sono appena tornata da questa meravigliosa terra, e già mi piange il cuore! Vacci assolutamente, e pensami! E se ti servono info, non esitare a contattarmi 🙂

Gia · 8 Settembre 2018 alle 14:14

Adoro le Dolomiti, anche se la mia preferita è la val di Fassa. La Val Badia però è anch’essa spettacolare…il verde è unico per la sua brillantezza.

Silvia - The Food Traveler · 7 Settembre 2018 alle 13:37

E io che ero convinta che le “mie” montagne – quelle piemontesi – fossero le più belle del Nord Italia 😉 Conosco pochissimo la tua zona ma direi che le immagini si commentano da sole: posti da favola, ti capisco benissimo quando dici che vorresti vivere lì.
Mi segno i nomi degli alberghi perché non mi dispiacerebbe il prossimo anno programmare una vacanza da quelle parti 😍

Maria Grazia · 3 Settembre 2018 alle 10:11

Quante cose mi hai fatto scoprire dell’Alta Badia che non conoscevo! Ci sono stata soltanto in inverno, ma a giudicare anche dalle tue foto, anche in estate è una meraviglia!

    Valentina · 3 Settembre 2018 alle 17:15

    Te lo assicuro! è sempre bellissima, in ogni veste e in ogni stagione <3

Francesca Maria Matteucci · 1 Settembre 2018 alle 21:11

Che paesaggi pazzeschi offrono le Dolomiti .. Ti capisco davvero. A me il mare piace molto ma trovo che la montagna abbia un fascino maggiore, perlomeno su di me ha questo effetto. I panorami d’estate, la neve d’inverno .. e poi mi rilassa molto, cosa che invece il mare non fa. Bel post, complimenti =)

    Valentina · 3 Settembre 2018 alle 17:16

    Grazie mille Francesca, che piacere leggere le tue parole! 🙂 Anche io sono come te.. Bellissimo il mare, ma non mi regala le stesse emozioni della montagna! Questa è il mio posto preferito, quella in cui dò il meglio di me e sono veramente felice! 🙂

Giulia · 1 Settembre 2018 alle 15:19

Bello questo alfabeta, soprattutto la Z con Zuppa d’orzo ahah 😀 la chiesa di Santa Barbara è davvero incredibile, sia per la posizione sia per l’intensità del verde che la circonda!

    Valentina · 3 Settembre 2018 alle 17:17

    Grazie Giulia! Confermo che la chiesetta è una meraviglia, davvero unica e particolare! E ti confermo anche la delizia della zuppa d’orzo ladina <3

Diparaffo · 31 Agosto 2018 alle 22:10

splendide foto, soprattutto quelle delle dolomiti e dei paesaggi montani. come sempre l’Italia è un paese tutto da scoprire!

raffigarofalo · 31 Agosto 2018 alle 21:06

Bellissimo questo post. Non so come hai fatto, ma trovare 21 argomenti in ordine alfabetico per raccontare questa meravigliosa terra non è per niente facile.

Gia · 31 Agosto 2018 alle 20:54

I luoghi delle mie vacanze da bambina. Posti in cui mi sento davvero a casa e in cui riesco a rappacificarmi col mondo.

cheza90 · 31 Agosto 2018 alle 20:02

Leggere di questi luoghi mi riempie il cuore, anche perché anche io da bambina e ragazza andavo spesso in montagna e precisamente sulle Dolomiti con i miei genitori. Davvero meravigliose! E poi adoro i tuoi scarponcini blu 🙂

sariblogger · 31 Agosto 2018 alle 17:46

Un articolo super completo, è stato un piacere leggerlo e conoscere posti e luoghi che non conoscevo. Da come ne parli si vede che ne sei innamorata ed hai fatto innamorare anche me

Sabrina Barbante · 31 Agosto 2018 alle 16:58

Mi sembra un posto di cui innamorarsi perdutamente già a prima vista, e portare sempre nel cuore, figurarsi quando appartiene al tuo bagaglio di memorie personali-

Arianna Lenzi · 31 Agosto 2018 alle 11:32

Che emozione, leggerti <3 grazie per aver parlato delle montagne, che sui nostri blog non lo facciamo mai abbastanza <3

labioepoque · 30 Agosto 2018 alle 10:29

Posti incantevoli che mi sono ripromessa di visitare! Grazie per questo interessantissimo articolo!

Mademoiselle Champagne · 28 Agosto 2018 alle 11:16

Posti meravigliosi che conosco anche se non bene come te, purtroppo. Tra paesaggio,natura e atmosfera ladina molto bella questa tradizione di ritrovarsi tutti gli anni con la famiglia! Ti auguro di realizzare il tuo sogno di andare a vivere, prima o poi, tra quelle meravigliose montagne!

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:28

    Grazie Sabrina per questo bellissimo commento! <3

Cristiana Franzini · 28 Agosto 2018 alle 10:48

bello bello bello e ancora bello. foto stupende e tanti spunti utilissimi! pensavo di conoscere la Val Badia e invece non arrivo neanche a mezzo alfabeto!!

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:30

    Grazie mille Cristiana!! <3 Ci sono sempre tantissime nuove cose da scoprire! Qui avrei voluto citare tutto, ma non si può 🙂 Anche io stessa, nonostante ci vada tutti gli anni, non ho ancora finito di imparare nuove cose!

Giulia - La Famiglia EMME · 28 Agosto 2018 alle 7:45

Compimenti davvero! un post completo … un vero abc della val Badia!!! che ho nel cuore, dato che anche io ho iniziato da piccola a visitarla ogni inverno…e per tanti anni Colfosco è stata la meta della nostra settimana bianca!!! mi ha fatto davvero piacere leggere questo articolo!

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:30

    E a me fa davvero piacere leggere queste tue parole Giulia! Grazie per essere passata di qua! Condividiamo un bellissimo luogo <3

sheila · 27 Agosto 2018 alle 21:31

un’immagine più bella dell’altra sono rimasta piacevolmente colpita da questo posto meraviglioso

monicabruni · 27 Agosto 2018 alle 17:49

Non sono mai stata in Alta Badia ma le tue immagini mi hanno fatto innamorare, in particolare quella di Badia e la chiesa di San Leonardo. Bellissimo.

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:32

    Badia e San Leonardo sono infatti i due luoghi che adoro più di tutti! 🙂 Grazie mille davvero Monica! <3

drinkfromlife Sara Chandana · 27 Agosto 2018 alle 16:50

Non avevo mai letto un ABC di questo genere e mi piace moltissimo il tuo modo di raccontare i luoghi, tra poesia e semplicità, e di catturarli attraverso bellissime fotografie.

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:33

    Sono davvero felice che ti sia piaciuto il mio ABC!! E grazie mille per le tue bellissime parole, ne sono davvero lusingata! Mi hai trasmesso una gran carica di energia! <3

elisascuto · 26 Agosto 2018 alle 1:29

Oh mamma che post meraviglioso!!! Hai reso perfettamente giustizia ad una valle che quasi non si puo’ descrivere a parole da tanto e’ bell…Anche io ci vado da quando ero bambinetta e ogni anno ne sento il richiamo! Abbiamo persino in comune lo stesso hotel del cuire che e’ il Cavallino…con quella sua vista sulla montagna del.mio cuore: il Sasso Croce! Mi hai anche insegnato il termine “enrosadira”…perfetto per quel magico spettacolo sulla roccia dolomitica..!

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:37

    Dai ma che bellooo!! Anche tu vai al Cavallino?! <3 Chissà, magari ci siamo pure incontrate qualche volta!! Io di solito sono lì tra l'ultima settimana di agosto e la seconda di settembre, e come te AMO il Sasso della Croce! Non so se ti è mai capitato di fare il martedì sera l'aperitivo nel giardino dell'hotel.. Nelle serate terse il Sasso si incendia, e si ammira una delle più belle enrosadire del mondo! <3 Felicissima di condividere con te la passione per questi luoghi, e grazie mille per il tuo commento!

panannablogdiviaggi · 24 Agosto 2018 alle 12:33

Stupenda questa idea dell’alfabeto dell’Alta Badia, davvero un bel articolo! Che ridere la storia degli scarponcini, una volta si usava prendere tutto in crescere, tante cose si consumavano prima ancora di diventare della taglia giusta!!

    Valentina · 29 Agosto 2018 alle 19:41

    Grazie mille cara! Ahahah guarda, anche io a volte mi chiedo come sia possibile che io, all’alba dei 28 anni, indossi ancora gli scarponcini che ho comprato quando ne avevo 8…! Assurdo, ma è così! 🙂 E ti dirò di più, sono ancora in ottimo stato (a parte il colore sbiadito)!

Martina Bressan · 23 Agosto 2018 alle 10:43

Complimenti davvero per questo articolo, oltre ad essere un’idea molto originale, fa trasparire proprio l’amore che hai per questa terra. Da qualche anno passo qualche giorno d’estate a Selva di Cadore, e anche io mi sono innamorata delle Dolomiti, comunque Complimenti ho scoperto anche moltissimi posti che non conoscevo. Grazie di aver condiviso con noi queste informazioni 🙂

    Valentina · 23 Agosto 2018 alle 11:16

    Anche io ho conosco benissimo Selva di Cadore! Ci andavo spesso fino a qualche anno fa, e anche lì è un paradiso <3 Non è lontanissimo dall'Alta Badia, bisogna andare ad Arabba e da lì fare il Passo Campolongo. Adoro i profili di Pelmo e Civetta! <3 Grazie mille davvero per le tue parole, ne sono davvero felice e mi trasmettono tanta energia positiva! 🙂

centrifugato di mamma · 23 Agosto 2018 alle 1:05

non sono una grande amante della montagna ma le dolomiti sono magiche

    Valentina · 23 Agosto 2018 alle 11:12

    Io la amo profondamente (come si sarà capito, eheh!).E sì, le Dolomiti sono uniche al mondo!

Stefania Ciocconi · 22 Agosto 2018 alle 17:45

Troppo bella l’Alta Badia 🙂 Le tue foto stupende invogliano proprio a visitarla e il video di promozione turistica è davvero simpatico e originale 🙂

    Valentina · 23 Agosto 2018 alle 11:13

    Grazie mille Stefania! Al di là del mio legame affettivo, l’Alta Badia è davvero un paradiso unico!

Vittoria · 22 Agosto 2018 alle 9:52

Si può ricaricarsi guardando delle foto? Si! Mamma che spettacolo. La ricarica di energia che riesce a dare la montagna con i suoi colori, la sua aria, i suoi panorami è qualcosa di indescrivile. Post con tante info utili da copiare! Grazie

    Valentina · 22 Agosto 2018 alle 15:10

    Grazie mille a te Vittoria per il tuo bellissimo commento! Mi fa davvero piacere! <3

ingirovagandomum · 21 Agosto 2018 alle 13:19

Questo ABC e’ una splendida idea! Con il tuo racconto e le tue foto mi hai fatto innamorare di questa valle, che e’ entrata nella mia lista di viaggi da fare 🙂

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