Qual è la prima, primissima cosa che attira l’attenzione quando ci si aggira per il centro di Milano?
Risposta pressoché scontata: il Duomo!
Anche chi è già abituato alla vista di questa straordinaria cattedrale gotica non può non rivolgerle almeno una benevola occhiata quando si trova al suo regale cospetto.

Essa è il simbolo per eccellenza del capoluogo lombardo, è la chiesa più grande d’Italia (se escludiamo la Basilica di San Pietro, che si trova nella Città del Vaticano), è la quarta chiesa più grande al mondo per superficie ed è meravigliosa, punto.
Oggi, tuttavia, non siamo qui per scoprire la struttura, le funzioni, le caratteristiche del Duomo milanese (a questo scopo c’è già un articolo dedicato alla visita del suo interno e delle sue terrazze), bensì per andare a caccia di curiosità insolite e sorprendenti che si celano dentro e fuori da questa iconica chiesa.
10 CURIOSITÀ SUL DUOMO DI MILANO CHE FORSE NON CONOSCEVI
Cominciamo questo stimolante viaggio di scoperta con una lista argomentata contenente 10 curiosità sul Duomo di Milano, che probabilmente non tutti conoscono.
Curiosità molto interessanti e, spesso, parecchio insolite!
• UN PARAFULMINE SPECIALE
Apro il presente elenco con uno degli elementi più noti non solo di questa cattedrale, ma anche di tutta la città; chi non ha mai sentito parlare, infatti, della celebre Madonnina?
Dal 1774 questa statua in rame dorato, di 4,16 metri d’altezza, veglia sulla città ed è la beniamina di tutti i suoi cittadini. Si staglia maestosa sulla guglia più alta del Duomo e oltre ad essere il simbolo religioso e identitario di Milano, la Madunina ricopre un’altra curiosa mansione: proteggere la chiesa dai fulmini.

Avete presente l’alabarda che la Madonnina regge con la mano destra? Ecco, questo strumento è un vero e proprio parafulmine mascherato!
Durante particolari giornate dell’anno, e in occasione di festività e ricorrenze, quest’alabarda-parafulmine si fa portatrice della bandiera italiana; una tradizione che arriva a noi dalle Cinque Giornate di Milano del 1848, quando due patrioti issarono quassù il tricolore per festeggiare l’evacuazione della città da parte delle truppe austriache.
• L’ALTITUDINE MASSIMA DI MILANO
Simbolo della città, protettrice dai fulmini e dalle intemperie, portatrice di orgoglio e senso civico: la statua della Madonnina possiede molteplici valori e significati, ai quali voglio aggiungere un altro.
Con i suoi 108.5 metri di altezza, la Madonnina rappresenta il punto più alto di ogni edificio milanese. Negli anni Trenta fu resa ufficiale una legge secondo la quale nessuna costruzione cittadina poteva superare in altezza l’iconica statua.
Ciò impedì alla Torre Branca e alla Torre Velasca di svettare impunemente sopra il Duomo. Tuttavia, il celebre Grattacielo Pirelli, edificato negli anni Sessanta, misura già 127 metri ed è dunque di ben 18.50 metri fuori legge. Perchè questa illegale concessione?
Semplice: perchè in cima al grattacielo è stata posta una copia in scala della Madonnina, salvando in corner la sacra tradizione.

Ed è proprio per questo motivo che altre copie della Madonnina spiccano anche dal tetto del Grattacielo Unicredit e del “Dritto” a CityLife, i due nuovi edifici più alti della città.
• UN TETTO COMPLETAMENTE CALPESTABILE
Non è così scontato per una cattedrale possedere un tetto completamente calpestabile. Soprattutto se si tratta del tetto calpestabile di una cattedrale gotica più grande del mondo!

Quando vi dedicherete alla scoperta del duomo di Milano non dovrete per nessuna ragione al mondo perdervi la visita alle terrazze, alle quali si può accedere sia a piedi che in ascensore.
Le terrazze e il tetto del Duomo sono un mondo incantato: una vera e propria foresta di marmo di Candoglia pullulante di guglie, torri e statue a più livelli, con suggestivi percorsi in mezzo ad esse.

La superficie totale del tetto del Duomo è di 8.000 mq: un primato unico al mondo da cui, tra l’altro, si gode di un sublime panorama a tutto tondo su Milano!
• UN TRIONFO DI STATUE SACRE, MA ANCHE PROFANE
Una delle curiosità sicuramente più evidenti del Duomo di Milano è la straordinaria varietà di statue.
Tra quelle presenti dentro la chiesa e quelle esterne, le rappresentazioni in marmo e pietra sono in tutto 3.400.

Questo straordinario patrimonio artistico e architettonico è stato prodotto nel corso di diversi secoli cominciando dalla fine del 1300, anno in cui si diede avvio alla costruzione del Duomo.

La parte più antica del complesso è l’abside, in cui possiamo ancora oggi ammirare statue che erano già qui prima della scoperta dell’America. Possiamo apprezzare queste antichissime opere nei capitelli delle colonne intorno all’altare, che tra l’altro rendono il Duomo milanese l’unico esempio al mondo di cattedrale con statue nei capitelli delle colonne.
Nel numero pressoché infinito di statue e sculture troviamo i più diversi personaggi e le più diverse rappresentazioni, nonché un multiculturale crocevia di influssi ed epoche storiche: maestranze lombarde si intrecciano con i dettami scultorei toscani, veneti e francesi, proprio come lo stile neoclassico incontra l’art decò e la religione il diabolico.

Tra santi, angeli, profeti e apostoli troviamo anche sculture demoniache, mostri, gargoyle, draghi, ma anche personaggi della fantasia (come la sirenetta di Andersen), ed altri realmente esistiti. Vi cito, a tal proposito, il sommo poeta Dante Alighieri, il re Vittorio Emanuele, un Benito Mussolini oggi irriconoscibile poiché ritoccato al termine del secondo conflitto mondiale e, persino, i ritratti dei pugili Primo Carnera e Erminio Spalla.
• LA STATUA DELLA LIBERTÀ
In questo colorito trionfo di statue ve ne segnalo un’altra assai insolita, che spicca tra le sculture della facciata principale del Duomo: sopra il portone centrale, sul lato sinistro del balcone, vi è la La Legge Nuova, opera scolpita nel 1810 da Camillo Pacetti.
Che cosa salta subito agli occhi osservando questa statua? Che essa è praticamente identica alla Statua della Libertà di New York.
Questa curiosa somiglianza è tra l’altro supportata da una leggenda, secondo la quale fu proprio lei, la milanese opera di Pacetti, a fungere da ispirazione per la sua famosa gemella d’oltreoceano, realizzata da Frédéric Auguste Bartholdi.
• UN MISTERIOSO MA BUFFO DRAGO
C’è una curiosa leggenda che avvolge le acque di un lago in zona Lodi: pare che, secoli or sono, un temibile drago di nome Tarantasio infestasse questo specchio d’acqua, divorando bambini ed esalando tutt’intorno un fiato pestilenziale.
Questa specie di mostro di Lochness lombardo continuò a seminare in giro puzza e morte finché il prode Umberto, capostipite della nobile famiglia Visconti, lo affrontò e lo uccise.
L’eroica impresa è ricordata da sculture e statue raffiguranti Tarantasio (spesso più simile a una biscia che a un drago), ubicate in vari punti della città: sulla facciata di antichi palazzi, su fontane pubbliche, persino nello stemma dell’Inter e dell’Alfa Romeo.
E sul Duomo, ovviamente. Prima di entrare, avvicinatevi alla parte destra del portone principale e mettete a fuoco le varie sculture incise nel marmo: un po’ più in alto di voi, in mezzo ad altre bizzarre creature, troverete proprio lui, il temibile drago Tarantasio, in una rappresentazione che rasenta la tenerezza.

• UNA RELIQUIA UNICA E PREZIOSA
Una curiosità sul duomo di Milano davvero interessante è la presenza, al suo interno, di una reliquia sacra e preziosa: un chiodo della croce su cui fu crocifisso Gesù Cristo.
Esatto, avete capito bene: tra i vari tesori custoditi in Duomo, vi è anche questo sacro oggetto, che giace in un tabernacolo appeso al soffitto dell’abside. Lo noterete alzando gli occhi verso l’alto e focalizzandovi sulla luce rossa, posta lì proprio a segnalare la presenza del chiodo.

Come ci è finita qui questa speciale reliquia?
La leggenda narra che fu proprio Sant’Ambrogio in persona a incappare nel chiodo: lo trovò nella bottega di un fabbro milanese, il quale non riusciva in nessun modo a scalfirlo, nonostante le brutali martellate.
Una volta all’anno, durante il rito della Nivola (una cerimonia tradizionale che si tiene in settembre), il Santo Chiodo viene tolto dal reliquiario e posto sull’altare; per attuare questa operazione l’arcivescovo di Milano ascende fino ai 40 metri d’altezza del tabernacolo a bordo di un particolarissimo ascensore a forma di nuvola (da qui il nome “nivola”).
• LA MERIDIANA E I SEGNI ZODIACALI
Entrare nel Duomo di Milano per cercare il proprio segno zodiacale: si può fare!
A poca distanza dal portone d’ingresso, sul pavimento, vi è una lunga linea d’ottone, che percorre tutta la larghezza della cattedrale. Immagino che avrete già capito di che si tratta: è una meridiana, costruita nel 1786 dagli astronomi dell’Osservatorio Astronomico di Brera.
La particolarità di questo orologio solare è la presenza, nelle mattonelle circostanti, di quadrati raffiguranti i dodici segni zodiacali. La meridiana del Duomo, infatti, ci segnala anche il segno del periodo: un raggio di sole viene veicolato all’interno del Duomo mediante un buco nella volta della prima cappella, e va a illuminare direttamente il segno zodiacale giusto.
• UNA STATUA UN PO’ MACABRA
Si potrebbe proprio definire un esempio di horror ante litteram la statua che si erge nel transetto destro del Duomo, vicino alla porta d’uscita. E dire che si tratta della riproduzione in pietra di una figura sacra, ovvero San Bartolomeo, uno dei dodici apostoli di Gesù.

È avvicinandosi a lui e alla dorata luce che lo illumina che ci accorgiamo della stranezza: il drappo che il Santo porta sulle spalle non è un mantello, bensì la sua stessa pelle!

Il suo corpo è qui raffigurato senza la propria pelle ed esibisce, con una precisione anatomica sorprendente, i muscoli e i vasi sanguigni del Santo. Una rappresentazione quasi horror (soprattutto se pensiamo che essa si trova all’interno di una cattedrale!).
• LE VETRATE E IL CINEMA ALLO ZAFFERANO
La storia delle vetrate del duomo di Milano comincia nel XIV secolo e arriva fino agli sgoccioli del XX.
Esse sono uno dei fiori all’occhiello della cattedrale, e allietano l’occhio del visitatore da vari punti della chiesa. Uno dei migliori è sicuramente l’abside, dove tre monumentali vetrate ammantano di luce e colori la sacra penombra.
Ve ne sono altre 52 in tutto il Duomo, e oltre ad apportare bellezza, esse avevano (e hanno tutt’ora) una funzione educativa: anche coloro che non sapevano leggere potevano apprendere la storia della Bibbia osservando le figure.

Ma la magia delle vetrate non finisce qui, poichè in esse troviamo le origini della famosa ricetta del risotto allo zafferano. L’ingrediente chiave di questo piatto era infatti un elemento fondamentale per la creazione delle vetrate.
Pare che il garzone del maestro vetraio belga Valerio da Fiandra, chiamato a lavorare alle vetrate del Duomo, fosse molto abile nella preparazione di tinte e colori. I brillanti effetti delle sue colorazioni, in particolar modo del giallo, erano dovuti al fatto che il giovane aggiungeva all’impasto lo zafferano.

Nel settembre del 1574, in occasione del matrimonio della figlia di mastro Valerio, il garzone, soprannominato da tutti Zaffran, volle aggiungere un tocco di colore alle pietanze preparate per l’evento e, d’accordo con il cuoco, aggiunse al risotto (all’epoca si cucinava in bianco o nel brodo) un po’ di zafferano.
Era nato il celebre risotto milanese, che oggi è diventato un’eccellenza gastronomica internazionale Chissà se l’arguto garzone avrebbe mai potuto immaginarlo?
Se vi interessa andare a vostra volta alla scoperta del Duomo milanese, vi consiglio assolutamente di farlo mediante una visita guidata. Così potrete calarvi appieno nella sua magia!

Valentina, l’autrice di Kilig Travel Blog
Scrivo, fotografo, mangio e racconto storie sul mondo e sulle cose belle. Amo l’autunno, i libri, i piccoli borghi, i tramonti sul mare, la mia gatta Trippy, i tortellini in brodo (sono bolognese, come potrebbe essere altrimenti?), la montagna, il caffè.
28 commenti
Beatrice · 26 Giugno 2020 alle 12:09
Te ne dico un’altra. Al Duomo erano conservate le reliquie dei Re Magi che poi furono rubate nel 1162 da Federico Barbarossa, che le portò nel Duomo di Colonia in Germania, dove sono ancora oggi.
Margherita · 19 Giugno 2020 alle 19:24
Interessantissime queste curiosità sul Duomo!! E, soprattutto, very creepy la storia della statua di S, Bartolomeo!!! ahahahah
raffigarofalo · 16 Giugno 2020 alle 7:26
Sono nata a e vissuta a milano per trent’anni, ma di queste 10 curiosità ne sapevo a malapena 3 o 4.
Valentina · 19 Giugno 2020 alle 16:58
Anche a me capita spesso: penso di sapere tutto sulla mia città (Bologna), ma puntualmente scopro aneddoti e curiosità sconosciute! 🙂
Arianna · 16 Maggio 2020 alle 19:35
Uno degli articoli più belli che ho mai letto sul Duomo di Milano. Mi ha scioccato con le statue della sirenetta di Andersen e di Mussolini, per non parlare del santo scuoiato. La prossima volta che tornerò a Milano guarderò da vicino tutti i particolari di cui hai scritto, anzi, mi salvo proprio l’articolo!
Valentina · 20 Maggio 2020 alle 12:06
Ma grazie davvero di cuore Arianna! Mi fa super piacere <3 Sono tutte curiosità che mi avevano colpito molto, e così ho deciso di metterle per iscritto. Se ti capita, non perderti assolutamente la visita alle terrazze del Duomo!
Helene · 16 Maggio 2020 alle 18:45
Mi vergogno a dire che non ho mai visitato il Duomo di Milano ma ce l’ho in programma da parecchio quindi mi auguro di riuscire ad organizzare la visita appena sarà possibile circolare liberamente
Valentina · 20 Maggio 2020 alle 12:07
Anche io fino a un paio di anni fa, non lo avevo mai visitato, quindi non ti preoccupare! 🙂 Ti consiglio proprio di vederlo, dentro e fuori, perchè è un capolavoro!
Veronica Sala · 16 Maggio 2020 alle 15:47
Stupendo questo articolo, alcune curiosità le conoscevo, altre no, ma quella del parafulmine mi ha scandalizzata più di tutte perché non ne avevo la minima idea! Anche io, come te, amo follemente il Duomo, ogni volta che ci passo mi dico “Basta fargli foto che ne hai un miliardo” ma niente, non ce la faccio, è troppo bello per non fotografarlo ogni volta!
Valentina · 12 Giugno 2020 alle 11:17
Ti capisco benissimo! Ma è talmente bello che è davvero impossibile non scattargli sempre qualche foto! 🙂 Sono contenta che ti siano piaciute queste curiosità, grazie di cuore! <3
Serena Proietti Colonna · 11 Maggio 2020 alle 9:57
Io adoro queste curiosità perché ti aiutano a vedere il mondo con occhi diversi e più consapevoli. Prossima volta che andrò a Milano il duomo sarà ancora più bello
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:29
Grazie mille Serena! Hai detto una cosa bellissima: vedere il mondo con occhi diversi e più consapevoli <3 Sono molto contenta che ti sia piaciuto l'articolo!
Raf · 10 Maggio 2020 alle 23:01
La mia ultima visita al Duomo di Milano è abbastanza recente, ma confesso di non conoscere molte di queste curiosità. La visita del tetto però non me la sono fatta scappare!
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:30
Quanto sono belle le terrazze? Io ne sono rimasta super affascinata! E avevo scoperto tutte queste curiosità grazie a un progetto di studio e lavoro di qualche tempo fa 🙂
Lucy the Wombat · 9 Maggio 2020 alle 7:35
Da milanese, ti dico che questo è senza dubbio il miglior articolo sul Duomo che abbia mai letto. Bravissima!! E pensare che non ci sono ancora mai salita, lassù 😱😱😭😭
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:32
Grazie mille davvero Lucy, mi hai fatto un gran bel complimento! <3 Non posso che esserne onorata 🙂 Quando torni qui in Italia e a Milano ti consiglio di fare una visita alle Terrazze, sono meravigliose! Io ero totalmente rapita, quando mi aggiravo lassù 😀
Rossella · 9 Maggio 2020 alle 0:26
Ho studiato a Milano per 10 anni e la frequento spesso per mostre ed eventi, eppure non conoscevo tutte queste curiosità! Non sapevo nemmeno che sopra agli edifici più alti del Duomo fosse stato posta una copia della Madonnina! Quanto guardiamo con occhi poco attenti ciò che siamo abituati a vedere!
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:34
Grazie Rossella! Hai ragione, spesso ci abituiamo alla bellezza delle cose che ci circondano ma ci dimentichiamo di approfondire. Anche a me capita spessissimo con certi palazzi e monumenti della mia città (Bologna). Devo impegnarmi a guardare con occhi nuovi anche le cose intorno a me!
Lucia · 8 Maggio 2020 alle 18:03
Molto interessante il tuo articolo non conoscevo nessuna delle particolarità che hai menzionato. È incredibile come spesso non si conoscono tante cose e si resta alle apparenze.
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:38
Grazie mille Lucia, sono molto contenta che ti sia piaciuto! Hai ragione, spesso ci dimentichiamo di approfondire la bellezza e la storia dei luoghi che ci circondano o che visitiamo. Anche a me capita spesso!
sandra · 8 Maggio 2020 alle 14:51
caspita quante curiosità… non ne conoscevo nessuna. Sono stata in visita al Duomo tanti anni e non ricordo più perchè non ci lasciarono salire sul tetto… l’ho sempre rimpianto
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:40
Grazie mille Sandra! Mi dispiace che tu non sia riuscita a salire sulle terrazze! Io avevo un biglietto comprensivo di visita al Duomo e alle terrazze con la possibilità di saltare la fila, e mi sono trovata molto bene. Credo che esistano anche opzioni per visitare solo le terrazze, nel caso ti interessi tornarci!
firstepilprimopasso · 8 Maggio 2020 alle 14:23
Sono stata a Milano molte volte ma non conoscevo tutte queste curiosità sul Duomo.
Grazie, è un articolo molto interessante, la prossima volta guarderò il Duomo con occhi diversi!
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:41
Grazie mille a te, sono molto contenta che ti sia piaciuto l’articolo! 🙂
Mariangela · 8 Maggio 2020 alle 14:13
Articolo interessante…assolutamente da consevare perchè il duomo di Milano lo voglio assolutamente rivedere con i miei bambini
Grazie
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:44
Grazie a te Mariangela! Sono molto contenta che ti sia piaciuto, e non posso fare altro che consigliarti la visita a questa meraviglia. La salita alle terrazze poi è un’esperienza unica, secondo me! Vedrai che piacerà anche ai tuoi bambini 🙂
Lucia · 8 Maggio 2020 alle 10:53
Milano la conosco bene direi ma alcune di queste cose mi erano del tutto ignote… tipo la curiosità sullo zafferano o il fatto che avessero messo statue della Madonnina anche sui grattacieli più recenti. C’è decisamente sempre da imparare! Grazie, è un gran bel articolo!
Valentina · 11 Maggio 2020 alle 12:45
Grazie mille a te, mi fa molto piacere! In effetti sono proprio curiosità interessanti, alcune decisamente bizzarre 😀